Ivan Cotroneo, autore della serie di Raiuno campione di ascolti, rivela che non ci sarà un seguito ma...
«Rossella O’Hara nel celebre “Via col vento” diceva: “Dopotutto, domani è un altro giorno”. In fondo, quel che doveva succedere era successo, e a chi sarebbe interessato il seguito?». Ivan Cotroneo, autore di tante serie tv di successo, spiega così la scelta di non dare un vero e proprio seguito a «Un’altra vita», la fiction che lo scorso autunno è stata campione di ascolti su Raiuno, ma di trasformarla in un progetto televisivo articolato
Altre storie che, raccogliendo l’eredità della coraggiosa Emma, interpretata da Vanessa Incontrada, raccontino nuovamente la forza delle donne e la loro straordinaria capacità di rinascita. «Emma ha compiuto il suo percorso, ha trovato la sua “altra vita”. Raccontarne il quotidiano o rendere la sua esistenza un inferno lastricato di catastrofi per tenere alta l’attenzione dei telespettatori avrebbe rischiato di deludere noi stessi e il pubblico» spiega ancora l’autore.
Capisco la scelta, però c’era grande attesa per un seguito di «Un’altra vita».
«Le storie hanno il loro arco, i personaggi non sono alberi in perenne fioritura. Ci è sembrata una scelta nel segno del rispetto e del rilancio».
Ora, quindi, sta scrivendo un nuovo capitolo di quella che sarà una serie antologica, con luoghi e personaggi sempre diversi.
«Sì, con l’autrice Monica Rametta inizieremo raccontando la storia di Chiara. Una giovane avvocatessa di una metropoli italiana, agiata, single e senza figli, costretta a rientrare al suo paese d’origine per la misteriosa scomparsa della sorella».
Quindi c’è anche la componente del mistero.
«Già, Chiara deve tornare nel luogo da cui è fuggita anni prima per inseguire libertà e carriera. E lì ritroverà l’uomo che amava e che non ha mai dimenticato, ma che proprio sua sorella le portò via. Dovrà quindi affrontare il dolore di quell’amore rubato e il fantasma ingombrante di sua sorella. Ma per lei questa sarà anche l’occasione per rimettere in discussione tutta la sua esistenza».
E non sarà facile...
«L’uomo della sua vita è diventato il marito di sua sorella, di cui ora non si hanno più notizie, padre di due adolescenti e di un bambino piccolo. Chiara dovrà prendersi cura di tutti loro, e questo la porterà a farsi molte domande: “Perché non ho figli, perché non mi sono fatta una famiglia, quella che sto vivendo è la vita che voglio?”. Domande che la porteranno a un’altra vita, appunto».
Girerete ancora a Ponza?
«No, a me piacerebbe molto Matera, un luogo dell’anima, misterioso e affascinante. E ancora poco sfruttato da fiction e cinema».
Gli attori sono stati già scelti?
«Non ancora, perché siamo in fase di scrittura. E non saprei nemmeno dirle che attrice vedrei nei panni di Chiara. Mentre scrivi, il personaggio si trasforma sotto i tuoi occhi».
E dopo Chiara racconterete altre storie di donne...
«Intanto cominciamo con queste sei puntate dedicate a Chiara, che inizieremo a girare in autunno. Poi, se le cose dovessero andare bene, potremmo lavorare ad altri capitoli. Diciamo che stiamo già pensando ad altre tre storie. Ci piacerebbe raccontare la “geografia femminile” di oggi. Donne di età e vissuti diversi, ma unite dalla stessa capacità di rimettersi in gioco e rifarsi una vita».