La miniserie tedesca racconta la vita dell'intransigente Caterina e delle tre figlie nella Berlino del 1956, tra rock'n'roll ed emancipazione femminile
Arriva la grande fiction internazionale. Per tre venerdì di fila a partire dall'11 agosto, su Raitre andranno in onda le tre puntate della ministerie tedesca «Una stada verso il domani - Ku’damm 56», realizzata nel 2016 e diretta dal regista Sven Bohse per la sceneggiatura di Annette Hess. Tre episodi da 90 minuti l’uno che raccontano la Berlino anni ‘50 attraverso gli occhi di Caterina Schöllack e delle sue tre figlie, tutte in età da marito.
Trama
Se prima della Seconda Guerra Mondiale in Germania c’erano gli swing kids, nel dopoguerra tra i giovani nasce la passione per il rock’n’roll. È il 1956 e Caterina Schöllack è la severa direttrice di una scuola di danza al numero 56 della Kurfürstendamm, viale brulicante di vita noto comunemente solo come “Ku’damm”. Caterina ha tre figlie ormai grandi, e ciò che sogna per loro è un matrimonio con un buon partito e una normale vita borghese nel rispetto delle convenzioni. L’indole conservatrice della madre sta un po’ stretta alle figlie ma, se Eva ed Helga sembrano comunque intenzionate a seguire il volere di Caterina, lo stesso non si può dire per la più piccola, Monika. Sarà l’amore per il rock’n’roll a darle il coraggio necessario a ribellarsi alla madre per vivere la sua vita come ha sempre voluto.
«Una strada verso il domani» è una storia prima di tutto di emancipazione femminile, quindi, condita da una colonna sonora rock’n’roll dal sapore nostalgico. La ministerie è un vero e proprio spaccato della società tedesca del dopoguerra: "Si potrebbe dire che la Germania moderna è stata fondata dalle donne", aveva spiegato in un'intervista Nico Hofmann, a capo della casa di produzione di «Una strada verso il domani». "Non c'erano uomini, sei milioni erano morti in guerra. È una società femminile". Oltre alle critiche alla mentalità del tempo, la miniserie, che in patria ha vinto numerosi premi, mostra con accuratezza storica la nascita delle nuove mode dell'epoca, dall'abbigliamento alla musica.