Vanessa Incontrada nella nuova fiction “Fosca Innocenti”

«La protagonista è come me: ama i profumi e li sa riconoscere» spiega l’attrice. «E ogni odore diventa un indizio chiave per le indagini»

8 Febbraio 2022 alle 08:54

Pronti a fare la conoscenza della nuova eroina interpretata da Vanessa Incontrada? Si chiama Fosca Innocenti ed è la protagonista della fiction omonima, prodotta da Banijay Studios Italy per Rti, e al via dall’11 febbraio per quattro puntate in prima serata su Canale 5. Un personaggio sfaccettato: un vice questore che ha un fiuto speciale per le indagini. E non in senso metaforico, ma proprio letteralmente: ha un olfatto molto sviluppato e ogni odore che percepisce diventa subito un indizio chiave per le indagini in corso...

Vanessa, lei invece per che cosa ha un fiuto strepitoso?
«Per le persone. Intuisco al volo se posso fidarmi o se devo tenermi alla larga. Succede di rado che mi faccia trarre in inganno».

E quali sono gli odori che la mettono subito di buon umore?
«La rosa e la vaniglia. Sono un’appassionata di profumi, ne ho tantissimi. E vado sempre a caccia di nuove fragranze, ricercate e personalizzate».

La sua Fosca è a capo di una squadra di polizia molto affiatata, composta in prevalenza da donne. Sul set, come nella storia, c’è stata solidarietà femminile?
«Con le colleghe è scattata subito una splendida alchimia. Con Desirée Noferini e Cecilia Dazzi (le ispettrici Giulia De Falco e Rosa Lulli, ndr), Irene Ferri (la pubblico ministero Giuliana Perego) e Giorgia Trasselli (Bice, l’anziana tata di Fosca) ci siamo viste anche fuori dal set, abbiamo mangiato insieme. E abbiamo creato una chat di gruppo, ci sentiamo e ci prepariamo a girare la seconda stagione».

Quindi si farà il sequel?
«Siamo in fase di scrittura. Fosca avrà un antagonista...».

Intanto ha un buon amico, Cosimo, il fascinosissimo oste interpretato da Francesco Arca, che la chiama “Foschina”...
«Il diminutivo è un’idea di Francesco, non c’era nel copione. E al regista Fabrizio Costa è piaciuta molto».

Nascerà del tenero tra loro?
«E chi lo sa... Non è automatico. Perché Cosimo è un gran donnaiolo, proprio come il padre di Fosca. Il papà non c’è più, ma il suo ricordo è ancora vivo e condiziona alcune sue scelte. Se sul lavoro Fosca è tosta e ottiene sempre ciò che vuole, nella vita privata è introversa, diffidente. Ed è difficile che si lasci andare con gli uomini».

Per le donne il padre è sempre una figura molto importante, un punto di riferimento.
«Sì, è sempre stato così anche per me. Il mio papà, Filippo, è il mio primo e più grande consigliere. Tra di noi ci confrontiamo spesso sulle scelte più importanti della nostra vita».

Insomma, con Fosca avete molto in comune. Per esempio l’amore per gli animali.
«Fosca si sente libera quando cavalca il suo adorato cavallo, Sansone».

Che somiglia molto al suo, Alfio.
«È vero! Io però non cavalcavo bene, per la serie ho preso lezioni di equitazione: non ho usato una controfigura».

Neanche per la guida?
«No, in scena guido sempre io. Fosca è affezionata al vecchio fuoristrada del padre che ogni tanto la lascia in panne. A me piace moltissimo guidare e possiedo un’auto sportiva».

Lei abita a Follonica (GR) da tanti anni. Le è piaciuto girare nella ormai “sua” Toscana?
«Moltissimo. Perché il centro di Arezzo è un vero gioiellino, la gente è accogliente e si mangia bene».

I piatti tipici che adora?
«I pici (un tipo di pasta fatta a mano, simili agli spaghetti ma più larghi, tipici del sud della Toscana, ndr) con qualsiasi sugo. E la rosticciana (carne di maiale alla brace, ndr)».

Anche parlare toscano le sarà venuto naturale, quindi.
«Ho un po’ forzato volutamente la cadenza, aspirando bene tutte le “C” (ride) perché volevo rendere bene l’anima toscana di Fosca».

Nel 2018 aveva interpretato il capitano Maria dei carabinieri. Ora, come Fosca, ha il distintivo della polizia. Ma quando le è capitato di fare una denuncia si è rivolta all’Arma o è andata in Questura?
«Ho scelto sempre il posto più vicino! Ma delle differenze ci sono: sul set di “Il capitano Maria” i Carabinieri venivano a controllare che la divisa fosse in ordine... E un capitano non può guidare l’auto, è sempre accompagnato. Fosca invece veste come vuole. Nella prima puntata arriva al lavoro con i pantaloni inzaccherati di fango...».

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