Vanessa Incontrada sul set di «Scomparsa» ha vissuto l’incubo di ogni madre

È protagonista della fiction di Rai1 che racconta la misteriosa sparizione di una figlia adolescente, in onda dal 20 novembre

17 Novembre 2017 alle 17:55

«Questa è stata una delle serie più “difficili”, lo metta tra virgolette, che abbia mai fatto». Vanessa Incontrada parla così di «Scomparsa», la fiction (prodotta da Endemol Shine Italy e diretta da Fabrizio Costa), in onda da lunedì 20 novembre su Raiuno, che la vede protagonista nei panni della psichiatra Nora Telese.

Vanessa, perché è stato «difficile»?
«Nel mio Dna c’è il sorriso e il mio modo di essere è esplosivo: in questa serie non rido mai. D’altronde è la storia di una madre che non ha più notizie della propria figlia».

Angosciante.
«Sì. Qualunque madre farebbe suo il dolore di Nora. Ma è allo stesso tempo una serie bellissima perché in ogni puntata accade qualcosa di nuovo e di sorprendente. È suddivisa in sei puntate ma la storia si svolge tutta in 48 ore, scandite da un conto alla rovescia».

E cosa succede in queste 48 ore?
«Innanzitutto l’ambientazione è San Benedetto del Tronto, una cittadina affacciata sull’Adriatico dove Nora e la figlia Camilla si sono trasferite dopo aver lasciato Milano. La donna ha un passato complicato, e a poco a poco si scoprirà perché il padre della ragazza non è lì con loro. Ma tutto sembra andare bene: il rapporto tra madre e figlia è sereno, Nora è una psichiatra stimata e apprezzata e Camilla ha tanti amici e una compagna del cuore, Sonia».

Qualcosa, però, va storto.
«Un sabato sera le due ragazze vanno insieme a una festa di amici del liceo, ma la mattina dopo si scopre che non sono rientrate a casa. Sembrano sparite nel nulla. La polizia apre un’indagine guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Nemi (Giuseppe Zeno, ndr) e col passare delle ore la paura di Nora cresce sempre di più. E le ore sono segnate dalle varie fasi della ricerca delle ragazze. C’è un filo di cupezza che attraversa tutta la serie e che abbiamo cercato di trasmettere anche lavorando sul mio aspetto fisico».

In che modo?
«Per interpretare Nora ho tagliato e scurito i capelli. L’apprensione le si leggerà sul viso, segnato. I vestiti e il trucco adesso per Nora non hanno più importanza: tutto passa in secondo piano davanti a questa difficile situazione. Resa ancora più terribile dal fatto che la donna scopre della figlia aspetti e problemi che non aveva mai nemmeno sospettato».

Ed è anche una psichiatra...
«Già. Nora pensava che Camilla non avesse segreti con lei. E invece... Come spesso accade, quando si tratta dei nostri figli, noi mamme facciamo fatica a vedere realmente le cose come stanno».

E lei che figlia era da adolescente?
«A 16 anni ero piuttosto peperina, direi una vera ribelle. E quello che meno mi interessava era lo studio. Ora capisco cosa ho fatto passare a mia madre. Ricordo che pensavo: “So tutto io e voi non capite niente”. Il periodo turbolento è durato dai 14 ai 17 anni, poi quando ho cominciato a lavorare mi sono calmata. Ma se oggi ripenso a come ero allora, mi prenderei a sberle da sola. Lo devo proprio dire».

Questa serie è stata girata a San Benedetto del Tronto, che è una cittadina di mare come la sua Follonica, dove vive.
«Sì, e hanno dei punti in comune. Primo fra tutti quel modo di vivere, che amo tanto, tipico dei piccoli centri dove tutti si conoscono, dove ci si incontra, si parla, ci si ritrova nello stesso ristorantino. Fra l’altro, da buongustaia quale sono, a San Benedetto ho mangiato benissimo. E poi ho fatto tanto sport all’aria aperta, correndo e godendomi quel meraviglioso lungomare».

Il suo compagno di lavoro è stato Giuseppe Zeno.
«Con Giuseppe c’è stato un rapporto di grande rispetto professionale, ma poco spazio per “viversi” fuori dal set».

Cosa che invece accade con Lino Guanciale, suo partner in «Non dirlo al mio capo».
«È vero, io e Lino siamo molto legati. Tra noi c’è un bellissimo e profondo rapporto di amicizia e questo crea un clima di grande serenità sul set. Stiamo ultimando le riprese della seconda stagione della fiction. La mia Lisa sarà in gran forma anche nelle nuove puntate e dovrà continuare a tenere testa a quell’insopportabile di Enrico Vinci, interpretato da Lino, appunto».

E non finisce qui: prossimamente la vedremo anche protagonista della serie tv «Il capitano Maria».
«Anche quella è stata una prova bella e tosta. E posso dire di aver fatto nella vita l’esperienza di indossare la divisa da carabiniere! Una bella responsabilità, che comporta dover mantenere una certa rigidità. Ma sa una cosa? Non immaginavo che mi sarei trovata così a mio agio».

La rivedremo come giudice in un talent?
«I primi di dicembre torno al tavolo della giuria del programma di Sky “Dance dance dance”, per la seconda edizione. Poi mi aspetta un 2018 di grande lavoro sia per la tv che per il cinema».

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