Clint Eastwood ama raccontare gli eroi al cinema e con la storia ispirata al cecchino Chris Kyle non fa eccezione. Con "American Sniper", il regista americano non racconta soltanto la violenza della guerra, ma narra soprattutto il dramma di un uomo ferito e distrutto nell’animo e nella psiche.
Protagonista è Bradley Cooper, attore straordinario che, per calarsi nel personaggio, si è sottoposto a un rigido allenamento per aumentare la massa muscolare, assimilando ogni giorno circa 8.000 calorie. Dopo aver acquistato i diritti del libro come produttore, aveva pensato di proporre la parte a Chris Pratt, ma ha poi cambiato idea.
"American Sniper" ha incassato in tutto il mondo oltre 550 milioni di dollari e ha conquistato sei nomination agli Oscar, vincendo il premio per il miglior montaggio sonoro.
Ad affiancare Cooper nel film c’è Sienna Miller, mentre a dirigere c’è Clint Eastwood, voluto proprio dal vero Chris Kyle. Per quanto Cooper sia riuscito a vestire alla perfezione i panni di questo abile cecchino americano, non è mai riuscito a eguagliare il suo primato: raggiungere un obiettivo a una distanza di 2.100 metri.
Il cast
Genere: Drammatico
Uscita: 2014
Durata: 133'
Regista: Clint Eastwood
Attori: Bradley Cooper, Sienna Miller, Kyle Gallner, Ben Reed, Elise Robertson, Luke Sunshine, Marnette Patterson
La trama
Chris Kyle è un cecchino arruolato nei Navy SEAL e sposato con Tanya. Una volta terminata l'istruzione militare, viene inviato in missione a Falluja, in Iraq, dove viene impiegato come cecchino per proteggere i suoi commilitoni. Grazie alla sua abilità, diventa il cecchino più letale nella storia delle forze armate statunitensi.
Secondo quanto raccontato nel film - e secondo quanto narrato nel libro autobiografico di Chris Kyle "American sniper: Autobiografia del cecchino più letale della storia americana" - il numero ufficiale delle sue vittime è pari a 160, eliminate dal soldato durante i suoi quattro turni in Iraq. Per molti, però, sarebbe di gran lunga superiore e si avvicinerebbe a 255.
Proprio come raccontato nel film e nel libro, Chris Kyle, prima di arruolarsi come soldato, lavorava nei rodei del Texas, dove cavalcava tori e cavalli. Il cecchino mise fine a questa carriera in seguito a una brutta caduta che lo lasciò con diverse costole rotte, una spalla lussata, un rene e un polmone danneggiati.
Nel film si dice che Kyle si è arruolato all’età di 30 anni, ma nella realtà ha raccontato di aver iniziato il suo primo training quando aveva appena 24 anni.
A differenza di quanto mostrato nel film, dove si suggerisce un diretto legame tra gli attacchi del 1998 presso le ambasciate statunitensi del Kenya e della Tanzania e il desiderio di Kyle di arruolarsi, non c’è nulla nel suo libro che colleghi le due situazioni. Sebbene si sia arruolato effettivamente nei mesi successivi gli attacchi, la sua decisione è maturata subito dopo aver abbandonato e i rodei.
Tra i vari pericolosi nemici di cui si narra nel film, ce n’è uno noto come “il macellaio”. Secondo alcune ipotesi, questo spietato killer potrebbe ispirarsi alla pericolosa figura di Abu Deraa, leader di Baghdad, conosciuto da tutti perché torturava e uccideva le sue vittime con un trapano elettrico. Nel film è interpretato dall’attore Mido Hamada.
Anche il personaggio di Mustafa, l’altro spietato cecchino di cui si narra nel film, è ispirato a un personaggio realmente esistito. A differenza del libro, nel film il suo ruolo acquista una maggiore importanza. Il personaggio di Mustafa serve a fare da antagonista a quello di Chris Kyle e tra i due nasce una specie di guerra personale.
Al contrario di quanto mostrato nel film, Kyle non è responsabile della morte del cecchino Mustafa che si ipotizza sia stato assassinato da un altro soldato americano. Il colpo a lunga distanza sparato da Kyle era in realtà rivolto a un militante avvistato su un tetto che stava per lanciare una granata contro un convoglio americano.
Anche la scena in cui si vede Kyle sparare contro un bambino e una donna è vera solo a metà. Secondo quanto raccontato nel suo libro, il cecchino si trova di fronte a una donna che esce da una piccola casa, nascondendo qualcosa sotto i vestiti. Per lui si tratta di una granata cinese. Nonostante l'esitazione, il soldato è stato costretto a sparare ed è stata l’unica volta in cui ha ucciso qualcuno che non fosse un combattente di sesso maschile.
Dopo essere tornato dall’Iraq, Kyle ha cominciato a seguire e aiutare molti soldati che, come lui, soffrivano di disturbo post traumatico da stress. Tra i vari soldati supportati da Chris c’è stato anche il giovane Eddie Ray Routh. È proprio lui a uccidere sia Kyle che Chad Littlefield durante una giornata al poligono di tiro. Routh, prima di essere arrestato, disse alla sorella che non poteva fidarsi e di averli uccisi prima che lo facessero loro.