Il 19 luglio va in onda su Rai1 la docufiction con protagonista Cesare Bocci nei panni di Paolo Borsellino
Va in onda il 19 luglio, a 25 anni esatti dalla strage di via D'Amelio a Palermo, nella quale persero la vita Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, «Adesso tocca a me», la docufiction che racconta la storia del giudice eroe.
Un intenso ritratto storico, umano e familiare: con il contribuito di testimonianze, interviste e filmati dell'epoca si ripercorrono le tappe più importanti della carriera di Borsellino, fino ad arrivare al terribile agguato realizzato con cento chili di esplosivo che provocò la morte del magistrato e di cinque agenti di scorta.
A interpretare il protagonista è Cesare Bocci, e nel cast ci sono anche Ninni Bruschetta, Giulio Corso e Anna Ammirati. «Una cosa che mi ha colpito subito di Paolo Borsellino» racconta Bocci «è il sorriso: bellissimo, aperto, sincero. Era un uomo allegro e giocoso. Pochi lo sanno, perché rivedendo le interviste che rilasciò dopo la morte di Giovanni Falcone inevitabilmente appare molto diverso. In quei 57 giorni che passarono tra la strage di Capaci e quella di via D'Amelio, Borsellino soffrì terribile per la perdita di un amico fraterno, un collega insostituibile e il compagno più valoroso nella guerra alla mafia. Ma nel prepararmi a questo ruolo mi è capitato di parlare con suo figlio Manfredi, di sfogliare i suoi album di famiglia: in quasi tutte le foto Paolo aveva un sorriso meraviglioso».
«Adesso tocca a me» è un titolo forte, che racchiude la consapevolezza di una fine imminente. «Aveva paura, certo, sperava che non succedesse» conclude Bocci «ma i segnali portavano tutti a una fine che pareva inevitabile. Eppure è andato avanti, così come gli uomini della scorta: nessuno di loro chiese il trasferimento».