Hiccup e Sdentato in "Dragon Trainer 3: Il mondo nascosto
Era il 2010 quando nelle sale usciva Dragon Trainer, film d’animazione Dreamworks ispirato alla saga di libri per bambini di Cressida Cowell. Accolto con entusiasmo sia dal pubblico che dalla critica, Dragon Trainer ha segnato l’inizio di una trilogia che si è conclusa con l’uscita di "Dragon Trainer 3: Il mondo nascosto".
Scritto e diretto da Dean Deblois, già co-regista e co-autore di Lilo & Stitch, il film ci porta per l'ultima volta nel villaggio vichingo di Berk, incantando grandi e piccini con le sue animazioni mozzafiato e con una storia che mescola azione e risate con riflessioni profonde (e strappalacrime) sull'amicizia e l'amore.
La trama
Siamo di nuovo a Berk, villaggio vichingo dove esseri umani e draghi convivono pacificamente e in armonia. Hiccup, ormai capo di Berk al fianco della fidanzata Astrid, continua a salvare draghi dalle grinfie dei cacciatori per portarli al sicuro al villaggio, decisamente sovraffollato. Quando lo sterminatore di draghi Grimmel minaccia Hiccup e tutta Berk, non resta che una cosa da fare: partire verso l’ignoto alla ricerca di una terra leggendaria, un’isola alla fine del mondo dove i draghi vivono al sicuro, lontani dagli esseri umani. L’impresa, già di per sé apparentemente impossibile, si complica quando Sdentato fa la conoscenza di un drago femmina molto simile a lui, una Furia Chiara.
Un'animazione bestiale
Negli ultimi dieci anni, le tecnologie usate nel campo dell’animazione hanno fatto passi da gigante. E i risultati sono impressionanti, basti pensare che nel primo film il sistema poteva reggere al massimo la presenza di otto draghi nella stessa scena senza collassare; in Dragon Trainer: il mondo nascosto, invece, in una sola scena arrivano a essercene addirittura 65mila. E non sono da soli: in quella stessa scena, infatti, oltre ai draghi ci sono anche 68 milioni di funghi e circa 79 milioni di coralli colorati, per un impatto scenico stupefacente che lascia davvero a bocca aperta (e non solamente gli spettatori più giovani).
Ma le ambientazioni sono curate nel minimo dettaglio anche nelle scene di minor impatto visivo. Ad esempio, la bottega del fabbro di Berk da sola contiene 1097 oggetti di scena, e ognuno è un pezzo unico; nella casa di Hiccup ci sono 756 chiodi; la sua armatura è composta da 3620 scaglie di drago (“prelevate” dal drago stesso per rendere il tutto più realistico). Certo, i bambini non badano minimamente alla qualità tecnica dell’animazione, ma è proprio questa a consentire un’immersione immaginifica a tutto tondo nel mondo di Hiccup, Sdentato e compagni.
Dragon Trainer: il mondo nascosto
La fine di un viaggio
Sono passati ormai quasi dieci anni da quando abbiamo fatto la conoscenza di Hiccup e Sdentato, e nei precedenti capitoli li abbiamo seguiti nelle diverse fasi della crescita, accompagnandoli in un viaggio di scoperta della propria identità e del proprio posto nel mondo. Nel primo Dragon Trainer, l’amicizia tra Hiccup (che in inglese vuol dire singhiozzo, un nome che si presta a molti giochi di parole inevitabilmente perduti nell’adattamento italiano) e Sdentato ha permesso a un ragazzino impacciato ed emarginato di accettare se stesso, mostrando contemporaneamente al pubblico come l’accettazione della diversità e il superamento delle differenze possa in realtà arricchirci. Dragon Trainer 2, con Hiccup non più adolescente ma giovane adulto, affrontava temi difficili come il lutto e la presa di coscienza sul proprio ruolo all’interno della comunità, con l’amicizia ragazzo-drago messa a dura prova dagli eventi.
Il viaggio di Hiccup e Sdentato raggiunge la sua destinazione in Dragon Trainer: il mondo nascosto, dove ritroviamo un Hiccup a capo di Berk ormai da un anno, ma ancora profondamente insicuro perché convinto che la sua unica forza sia proprio il suo drago. È il film che segna il raggiungimento della piena maturità, con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda l’amicizia che lega Hiccup e Sdentato, sempre unitissimi ma al tempo stesso anche più indipendentemente portati a esplorare nuovi legami (e a scoprire l’amore).
Una conclusione perfetta
Già con Lilo & Stitch il regista Dean Debois aveva dimostrato il suo interesse per i rapporti umani - soprattutto l’amicizia e il concetto di famiglia - declinati in chiave fantastica, con esseri umani che stringono legami con creature bizzarre e persino potenzialmente pericolose. Se però nel film Disney tutto si risolveva immediatamente, qui abbiamo assistito a un viaggio lungo dieci anni, con un inizio e una fine ben precisi; insomma, questo non è un sequel fatto per cavalcare l’onda di un successo monetario, come avviene spesso con i film di animazione.
Quella di Hiccup e Sdentato è un’unica storia a capitoli, che mostra come la vera amicizia sia indissolubile nonostante le pieghe impreviste della vita. Per i più piccoli, comunque, il film funziona bene anche da solo, senza aver per forza visto i due precedenti. Per i più grandi, invece, Dragon Trainer: il mondo nascosto è la degna (e strappalacrime, vi avvisiamo) conclusione di una storia iniziata dieci anni fa.
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