“Due donne – Passing”: il film di Rebecca Hall che parla di identità razziale

Il film con Tessa Thompson e Ruth Negga è ambientato a New York negli Anni 20 e segna il debutto alla regia di Rebecca Hall

Ruth Negga e Tessa Thompson in "Due donne - Passing"  Credit: © Netflix
9 Novembre 2021 alle 11:51

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Presentato alla Festa del Cinema di Roma, “Due donne - Passing” arriva su Netflix il 10 novembre. Segna il debutto alla regia di Rebecca Hall, già nota attrice protagonista di titoli come “Vicky Cristina Barcelona”, “The Town” e “Frost/Nixon - Il duello”. Tratto dal romanzo “Passing” di Nella Larsen, uscito nel 1929, il film ha come protagoniste Tessa Thompson (“Avengers: Endgame”, “Westworld”) e Ruth Negga (“12 anni schiavo”, “Ad Astra”, “Loving - L’amore deve nascere libero”). 

La trama

“Due donne - Passing” racconta, in bianco e nero, una storia ambientata nella New York di fine Anni 20. In una torrida giornata estiva, durante un’incursione fuori dai confini di Harlem, Irene (Tessa Thompson) incontra l’amica d’infanzia Clare (Ruth Negga), tornata in città per impegni di lavoro del marito (Alexander Skarsgård). Le due donne, entrambe nere, capiscono di vivere in modo totalmente diverso la propria identità razziale: mentre Irene è sposata con un medico di colore (Brian Redfield) con cui ha avuto due figli ed è molto attiva all’interno della sua comunità, Clare finge di essere bianca grazie alla sua carnagione, tanto da essersi sposata con un ricco americano razzista, totalmente all’oscuro delle sue origini. 

Il trailer

Irene e Clare sono entrambe benestanti e dotate di buona cultura, sono sposate con figli, hanno una vita sociale e un’esistenza non priva di comfort. È il loro incontro a portare a galla paure e desideri sopiti, riguardanti la propria razza: Irene vive appieno la sua comunità, ma quando ne esce i suoi sguardi, i suoi modi e la sua ossequiosità denotano il profondo timore di essere riconosciuta e allontanata. Clare su quel sentimento e su quella bugia ha costruito una famiglia e la sua solitudine. È Irene a risvegliare in lei la voglia di essere se stessa, anche se questo vuol dire fare i conti con tutto il resto. 

È un film di silenzi, sguardi e movimenti lievi che lascia tanto respiro alle sue protagoniste, al loro rapporto di non detti che sottende una prolungata tragedia. Nonostante abbiano compiuto due scelte di vita diametralmente opposte, è impossibile per chi guarda definire chi sia più felice tra loro. Il razzismo permea e opprime le esistenze di entrambe: quella di Irene sotto forma di conoscenza e perenne attesa che possa accadere qualcosa, quella di Clare con la negazione e la menzogna. 

Rebecca Hall firma un buon film, con una splendida fotografia: una storia dura celata sotto il candore di due donne raffinate e meravigliose, interpretate perfettamente da Tessa Thompson e Ruth Negga. 

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