Edoardo Leo racconta la nuova commedia che interpreta su Netflix e il suo rapporto con il tempo

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Una commedia romantica sul valore del tempo. Il film, in arrivo su Netflix il 16 marzo, si intitola “Era ora”, è diretto da Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo e Barbara Ronchi. Nel giorno del suo 40° compleanno, lui si presenta in ritardo alla sua festa. L’indomani si risveglia scoprendo che, dalla sera precedente, è trascorso un anno preciso. E così si ritrova al suo 41° compleanno, con la moglie Alice incinta di quattro mesi. L’uomo non riesce a capire che cosa sia avvenuto...
Edoardo, è un film sulla nostra vita sempre più accelerata?
«È un film dell’orrore (ride)! Che incubo non ricordare la nascita di una figlia o una promozione sul lavoro. Quante volte ci scappa la frase: “È passato un anno e non me ne sono accorto”? Questo film ci fa riflettere su come la vita riesca a travolgerci fino a farci smarrire il senso del tempo che scorre via velocissimo».
Nella scala personale dei valori è entrata anche la disponibilità del tempo…
«Sì, ed è importantissimo. Tante volte pensiamo che un giorno dovrebbe essere di 30 ore. Oggi tanti uomini si possono riconoscere nel mio personaggio: dedicano tutto il tempo al lavoro perdendosi inevitabilmente qualche pezzo importante della propria vita personale e affettiva».
E lei si rivede in lui?
«Per fortuna faccio un lavoro che mi piace tantissimo, dal punto di vista emotivo non avverto il peso o la stanchezza del mio mestiere».
C’è un periodo della sua vita in cui avrebbe voluto fermare il tempo, invece?
«Non ho nostalgia del passato, tutto quello che mi sta accadendo è frutto di una lunga gavetta. Dovendo scegliere, semmai immortalerei il periodo in cui mi esibivo a teatro davanti a pochi spettatori... Bisogna dare valore a quei giorni in cui si impiegano forze ed energie per la costruzione del proprio futuro».
Lei che rapporto ha con gli anni che passano?
«Quando ho compiuto 50 anni ci ho riflettuto eccome, ma sinceramente ho smesso di pensare all’aspetto fisico. E poi basta con la storia che il tempo ingentilisce gli uomini e invecchia le donne: sfatiamo questo mito! Ci sono molte 50enni più belle e affascinanti di una 30enne o di una 40enne».
Quindi lei non è la classica persona che, ogni decennio, traccia un bilancio della propria vita?
«Non amo fare bilanci perché la vita è un continuo divenire. E poi i 50enni di oggi sono diversi da quelli di una volta, la vita media si è allungata, dobbiamo pensare a vivere bene il presente».