«I giorni dell’abbandono»: trama, cast, perché vederlo

Una donna tradita dal marito protagonista del film di Roberto Faenza tratto dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante

Margherita Buy nel film "I giorni dell'abbandono"  Credit: © Medusa
6 Luglio 2017 alle 20:00

E’ la storia di una donna spezzata: Olga, 35 anni, due figli. Il marito, Mario, la lascia per una ragazza ma soprattutto perché prova "un improvviso senso di vuoto”. Tutto avviene quasi senza avvisaglie, il tradimento non è l'epilogo di una crisi coniugale espressa.

Questa solitudine inaspettata si rivela per Olga traumatica, le fa perdere progressivamente qualsiasi senso, ogni forma di amore, di interesse verso se stessa e gli altri, la inaridisce e la abbrutisce dentro e fuori. Perfino la cura dei suoi figli diventa un impegno meccanico, privo di slanci.

Attorno a lei un mondo di persone che sente estraneo o falsamente compassionevole. Olga vorrebbe lasciarsi andare, morire come il suo cane Otto, soffrendo come lui. Non riesce a cogliere nemmeno le attenzioni di Damian, ilvicino di casa, che invece la trova molto attraente, ma ha pudore ad avvicinarsi.

Il finale fa intravedere l’uscita dal tunnel e una nuova volontà e capacità di riappropriarsi della vita, una consapevolezza di sé diversa dal ruolo familiare del quale era prigioniera. 

Cast

Il film diretto nel 2005 da Roberto Faenza è interpretato da una bravissima Margherita Buy, capace di rendere senza scivolare nel patetico, la progressione di stati d’animo che attraversano Olga. Sul suo viso si legge tutto il percorso di sofferenza della donna, il suo stupore di fronte a un evento che pensava non la potesse mai toccare. E poi la rabbia, l'angoscia, la depressione.

Nel ruolo del marito un altrettanto bravo Luca Zingaretti che dà spessore psicologico al ruolo negativo assegnatogli dalla storia. Non è il solito uomo di una certà età, stanco della routine, che perde la testa per una ragazza giovane. Il tradimento è la spia di un disagio esistenziale.  

Il riservato vicino di casa che non osa accostarsi a Olga pur essendone molto attratto è Goran Bregoviċ autore anche della colonna sonora.

Nel cast anche Gea Lionello, Gaia Bermani Amaral, Alessia Goria.

Perché vederlo

La storia è comune ma lo scavo psicologico dei protagonisti, così come nel racconto di Elena Ferrante, rende la vicenda interessante, unica.

La disperazione, l’angoscia, la forza e la capacità di ricostruzione di Olga coinvolgono emotivamente lo spettatore. Non c’è intrigo ma il film, tutto giocato sui sentimenti e sui primi piani, appassiona fino alla fine. 

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