In onda martedì 29 maggio in prima serata su Raiuno con Greta Zuccheri Montanari, Saul Nanni, Lunetta Savino, Giulio Scarpati e Ambra Angiolini
«La sfida del film è rendere vera, credibile, azzardare addirittura che diventi condivisibile la scelta di Dony. Una scelta probabilmente anacronistica, contro tutto e tutti, in un presente che pare premiare solo l’egoismo». Così il regista Pupi Avati presenta il suo film tv, «Il fulgore di Dony», in onda martedì 29 maggio in prima serata su Raiuno. E il fulgore di cui stiamo parlando è quello della protagonista Dony Chesi, interpretata dall’attrice di «L’uomo che verrà» Greta Zuccheri Montanari, una ragazza capace di un amore e di una devozione incondizionati. Conosciamo Dony, una liceale studiosa, non appariscente e appassionata di danza classica, seduta davanti a uno psichiatra.
È a lui, infatti, che racconta la sua storia: come a seguito di un incontro fortuito si sia innamorata del giovane sportivo, brillante e bellissimo Marco (Saul Nanni, star della serie «Alex & Co.») e come lo ritrovi per caso in una corsia d’ospedale, vittima di quello che sembra un banale incidente di sci. I due ragazzi sembrano legare e Dony immagina una grande storia d’amore. Ma l’incidente non è banale: Marco ha subito un danno neurologico che lo porta a rifugiarsi nell’ombra della sua camera, con l’unica compagnia dell’amore disperato e protettivo di sua madre (Lunetta Savino).
E Dony per stargli accanto scivola a sua volta in una situazione che i suoi genitori (Giulio Scarpati e Ambra Angiolini) non comprendono. Ma tutto ha un senso...