“Il viaggio degli eroi”, che Mondiale da leggenda!

Esattamente 40 anni dopo la storica finale, riviviamo su Rai1 l’epica avventura degli Azzurri in Spagna

11 Luglio 2022 alle 08:40

Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo! Impossibile dimenticare la tripla esclamazione del telecronista Nando Martellini al termine della storica finale in Spagna fra Italia e Germania Ovest. Era l’11 luglio 1982 quando vincemmo 3 a 1 una partita diventata leggendaria, che fece scendere in strada a festeggiare anche chi non era appassionato di calcio. Era l’anno in cui ballavamo "Der Kommissar" dell’austriaco Falco; restavamo incantati dalla bellezza di Phoebe Cates mentre sussurrava "Paradise", colonna sonora dell’omonimo film; cantavamo "Bravi ragazzi" di Miguel Bosé e gustavamo un panino e un bicchiere di vino con "Felicità" di Al Bano e Romina Power. In spiaggia imperava lo stile di lei, un po’ hippy, con lunghi capelli sciolti o raccolti con fascette colorate intrecciate sulla fronte. E poco prima dell’estate, Giorgio Armani finiva sulla copertina del settimanale americano "Time", che ne celebrava l’eleganza dello stile.

Una finale epica, dicevamo, tra Italia e Germania Ovest giunta al termine di un percorso non facile in terra iberica e che, a distanza di 40 anni esatti, possiamo rivivere grazie a "Il viaggio degli eroi", il docu-film di Manlio Castagna in onda proprio lunedì 11 luglio in prima serata su Rai1. La “voce narrante” di Marco Giallini ci accompagna in un percorso a tappe per raccontare, anche con l’aiuto di alcuni protagonisti dell’epoca, gli 11 momenti chiave che hanno trasformato gli uomini allenati da Enzo Bearzot. Dai preoccupanti pareggi a inizio torneo alle polemiche, dal silenzio stampa alla metamorfosi in campo che aveva portato prima i clamorosi successi contro Brasile e Argentina e poi il trionfo conclusivo contro i tedeschi.

Già, perché l’evoluzione per molti inaspettata aveva però aumentato l’interesse verso la Nazionale trainata dal capocannoniere Paolo Rossi, che era diventata di famiglia. Famiglia che, nell’estate del 1982, parlava ancora del primo bimbo nato in provetta (ad aprile in Germania) e si rasserenava per la fine della guerra nelle Falkland (a giugno). Sotto gli ombrelloni ci si rinfrescava con il gelato “piedone” che costava 250 lire e si faceva merenda con il gelato al biscotto “cucciolone”, che ne costava 350. Ed era l’anno in cui in tv si seguivano le gesta dei cugini Bo, Luke e Daisy Duke a bordo del Generale Lee nella serie "Hazzard" o quelle degli agenti Jonathan Baker e Francis Poncherello della polizia stradale di Los Angeles in "Chips". E in tv, magari quella del bar o del circolo, perché nelle case delle vacanze non sempra ce n’era una, si seguiva la Nazionale, che faceva scattare anche qualche sguardo di sfida con il vicino di tavolino, il turista straniero. Magari tedesco! Già, gli stranieri in vacanza da noi, pensa se avessero sentito cosa scappò di bocca in tribuna all’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini al vicino re Juan Carlos dopo il gol degli Azzurri fatto da Altobelli e poco prima della rete dei tedeschi: «Non ci prendono più!».

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