«Iqbal – Bambini senza paura»: una storia di coraggio vera

Il film di animazione italo-francese, in onda il 17 novembre su Rai 3 alle 21.15, si ispira a una vicenda realmente accaduta e racconta l’orrore della tratta minorile

17 Novembre 2017 alle 19:43

La leggerezza e la semplicità dei disegni animati non distoglie l’attenzione dal tema centrale del film, anzi lo fa risaltare con maggiore forza: lo schiavismo minorile in un Paese come il Pakistan dove questa problematica sociale non può dirsi ancora risolta. 

Infatti l’ispirazione non viene dalla fantasia ma dalla realtà, dalla vicenda di un bambino realmente vissuto negli anni '90, Iqbal Masih diventato un simbolo di coraggio perché scappa dal suo carceriere che lo costringe a lavorare oltre dieci ore al giorno. Morirà ucciso da uno sparo di cui non si mai appurata la provenienza.

Michel Fuzellier e Babak Payami nel 2015 riprendono la storia di Iqbal, ragazzino intelligente e intraprendente bravissimo nell'arte di annodare i tappeti, anche i più pregiati. Per procurarsi i soldi necessari a comprare le medicine per il fratello ammalato il bambino si mette in cammino dal suo villaggio verso la città dove intende vendere la sua capretta. Sulla sua strada incontra però Hakeem, un uomo senza scrupoli che lo raggira e lo consegna nelle mani di Guzman, un essere corrotto che con la moglie ha fatto della tratta minorile la sua fonte di ricchezza: li compra e poi li fa lavorare ininterrottamente sui tappeti. Iqbal non si rassegna a questa condizione di vita, si ribella e fugge. Pagherà con la vita questa scelta di libertà e di giustizia.

Iqbal - Bambini senza paura è una fiaba con un eroe, Iqbal: il messaggio, incisivo, raggiunge piccoli e grandi, e nella storia di una cruda realtà resta uno spazio anche per i sogni e per immaginare un mondo diverso.

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