L’attrice ci racconta la centralità del rapporto tra madre e figlia nel sequel in streaming su Disney+

Si puo' vedere su
Ci sono sequel che puntano ancora più in alto, come fa "Hollywood Stargirl", disponibile su Disney+ da venerdì 3 giugno. Il film è ambientato a Los Angeles, proprio nella mecca del cinema, è lì che la protagonista si trasferisce con la madre Ana Caraway (Judy Greer), che comincia un nuovo lavoro come costumista per un film. A interpretarla è nuovamente la cantautrice Grace VanderWaal, anche autrice della canzone "Figure it out" del film. Mentre la madre è alle prese con il lavoro, la ragazza si ambienta nella nuova città, anche grazie all’incontro con nuove persone, tra cui i fratelli aspiranti registi Evan (Elijah Richardson) e Terrell (Tyrel Jackson Williams) che la coinvolgono nel loro primo film, il signor Mitchell (Judd Hirsch), uno dei vicini di casa di Stargirl e, infine, Roxanne Martel (Uma Thurman), una musicista. Come per il primo film, "Hollywood Stargirl" conta sulla regia di Julia Hart, che ha scritto la sceneggiatura insiema al (marito) produttore Jordan Horowitz (lo stesso di "La La Land") a partire dai personaggi del romanzo bestseller "Stargirl" di Jerry Spinelli (Mondadori, 2004).
Il trailer
Oltre all’ambientazione (da Mica, Arizona a Los Angeles, California) a cambiare è anche l’attrice che interpreta Ana, la madre della protagonista: è Judy Greer, che abbiamo intervistato proprio in occasione del lancio di "Hollywood Stargirl". «Il primo film mi ha davvero risucchiato. Non l'avevo visto e così, quando mi è stato offerto il ruolo, ho pensato di dare un'occhiata. Mio marito e io l'abbiamo guardato l’abbiamo davvero adorato» ha raccontato.
A convincere Judy Greer di salire a bordo è stato dunque l’intero progetto, in cui viene dato ampio spazio al rapporto tra madre e figlia: «Penso che ci fosse già tutto nella sceneggiatura, quindi non ho dovuto lavorare molto da sola, Julia (Hart, la regista e sceneggiatrice, ndr) ha scritto una sceneggiatura davvero incredibile, insieme a Jordan Horowitz. Ci sono così tante criticità quando sei un genitore con un figlio più grande, perché puoi cercare di coprire tutte le tue colpe oppure puoi mostrarti aperto e più vulnerabile».
In questo secondo film, "Hollywood Stargirl", il rapporto tra Ana e sua figlia è quasi centrale nell’intera storia: come hai costruito questa sintonia con Grace VanderWaal?
«Abbiamo girato il film durante la pandemia, perciò non ho potuto passare del tempo con i colleghi prima di iniziare a girare. Ho pensato al percorso del mio personaggio: è stata una madre single, ora comincia un nuovo lavoro, entrambe sono in un posto nuovo e prossime a separarsi, perché Stargirl andrà al college. Così ho pensato che, tutto sommato, essere state separate prima di cominciare le riprese abbia funzionato, perché è la storia che raccontiamo all’inizio del film, in cui ci ritroviamo alla fine. Penso che questo sia il bello del rapporto madre-figlia con Stargirl».
Judy Greer è un volto molto popolare: in circa 25 anni di carriera, ha collezionato un lungo curriculum tra cinema e tv, dando sfoggio di un talento versatile che le ha permesso di interpretare commedie romantiche, action movie, cinecomic come "Ant-Man" e "Ant-Man and the Wasp", e ruoli brillanti in serie tv come "Due uomini e mezzo", "The Big Bang Theory" e tanti altri. Di recente, sul grande schermo è stata Karen Nelson, la figlia di Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) e madre della giovane Allyson nella nuova trilogia "Halloween" di David Gordon.
A proposito del ruolo di madre, ti piacciono o preferisci altre parti?
«Quando hai la mia età è difficile evitare ruoli da mamma. Ho due figli adottivi che sono più grandi ora, ma ho potuto attingere molto alla mia esperienza personale come genitore. In realtà rifletto molto di più altri aspetti del pensare se è un ruolo da mamma o altro... Guardo di più il personaggio, la storia complessiva che viene raccontata, chi lo sta realizzando e chi c'è dentro, ho potuto diventare più selettiva negli ultimi anni riguardo i ruoli che interpreto. Per esempio, questo personaggio è un ruolo secondario, ma è talmente addentro all'intera storia da essere un ruolo importante, non si tratta solo di interpretare una madre, ho davvero una mia storia da raccontare in questo film, questa è la cosa più interessante per me».