«L’estate addosso», il film numero 10 firmato da Gabriele Muccino, riserva moltissime novità e colpi di scena, soprattutto per il pubblico che ha amato la versione del regista “prima maniera”, ai tempi de «L’ultimo bacio» e «Come te nessuno mai».
Dopo le pellicole americane, per le quali ha diretto interpreti del calibro di Will Smith e Gerard Butler, Muccino “torna a casa” anche se tiene ben saldo un ponte tra Roma e gli Stati Uniti grazie alla storia di due compagni di classe che trascorrono le vacanze dopo la maturità nel modo più indimenticabile. Da quel momento in poi vivranno, come recita il titolo, con quelle emozioni “addosso”, indelebili, per sempre.
La colonna sonora firmata da Jovanotti
La colonna sonora dell’estate della maturità di Marco (Brando Pacitto) e Maria (Matilda Lutz) è stata prodotta e realizzata da Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, in collaborazione con Christian Noochie Rigano e Riccardo Onori al Noochie’s Studio e ai Red Bull Studios di New York.
Il cantautore è un amico molto stretto di Gabriele Muccino, al punto da essere stato scelto come suo testimone nelle nozze con Angelica Russo.
Brando Pacitto nel cast: non è merito dei Braccialetti
Il protagonista del film, Marco, è interpretato dal giovane Brando Pacitto. A dispetto di quanto si potrebbe immaginare, il regista Gabriele Muccino non aveva mai visto Braccialetti Rossi, anzi ignorava che l'interprete fosse già famoso per la fiction di Rai1. Per ottenere la parte, allora, Pacitto ha dovuto sostenere vari provini e l'ha spuntata tra centinaia di altri concorrenti. L'attore ha raccontato che finzione e realtà si sono intrecciate, sul set di L'estate addosso. In effetti stava finendo il liceo quando sono iniziate le riprese, proprio mentre i suoi amici erano alle prese con la vacanza post diploma ad Ibiza o in Grecia. Non che abbia rimpianti, sia chiaro, perché il film è stato girato un po' ovunque, da Cuba a San Francisco, e Brando adora viaggiare. Tutto merito del papà, campione di surf, che l'ha sempre portato fin da piccolo in giro per i campionati mondiali, anche a Bali e alle Hawaii: se non avesse fatto l'attore avrebbe voluto intraprendere una carriera da professionista.
Matilda Lutz, un'italiana negli States
Matilda Lutz è un'italiana doc che ha deciso di tentare la fortuna a Hollywood, trasferendosi tre anni fa negli Stati Uniti per sfondare come attrice. Prima di trovare lavoro nel mondo della recitazione si è mantenuta come cameriera in un ristorante, ma la pazienza è stata premiata. Una sera a cena a uno dei suoi tavoli si è presentata Angelica, la moglie del regista Gabriele Muccino, che l'ha subito notata. Così, un anno dopo, Matilda ha ottenuto la parte. Nel frattempo è stata scelta come uno dei quattro volti per la campagna Miu Miu primavera-estate 2016, immortalata dagli scatti del fotografo Steven Meisel.
Del suo alter ego nel film, Maria, ha detto: ?Siamo una l'opposta dell'altra?, per poi aggiungere che il personaggio si comporta in maniera bigotta non per cattiveria ma per paura di qualcosa che non conosce.
L'estate della maturità di Muccino
«L'estate addosso» strizza l'occhio non solo ai primi film di Gabriele Muccino, da «L'ultimo bacio» a «Come te nessuno mai», ma alla stessa esperienza personale del regista che ha raccontato il viaggio della maturità alla stampa, confessando di aver speso le vacanze a Rodi con quattro amici. In tutti i personaggi Muccino mette qualcosa di sé e della sua esperienza, così come il cuore diviso a metà tra Italia e Stati Uniti. Piccola curiosità: il regista ha avuto un'adolescenza solitaria a cui si è unita una balbuzie crescente, ma solo nella lingua madre. Il regista ha confessato che quando parla inglese, infatti, non ha nessun difetto di pronuncia.
Un film low budget
Anche se è stato realizzato negli Stati Uniti, Gabriele Muccino si è dovuto ?accontentare? di un budget di 4 milioni. La qualità, comunque, è rimasta invariata perché il regista ha comunque potuto girare realmente in tutte le città che si vedono nel film. Un'altra scelta consapevole, poi, riguarda la scelta di attori sconosciuti o quasi.
San Francisco, un colpo di fulmine
Esiste una ragione ben precisa che ha portato Gabriele Muccino a scegliere come location principale San Francisco. La città in effetti è stato il primo posto che il regista ha visitato negli Stati Uniti fuori dall'Europa, a 21 anni. Non a caso ha deciso di ambientare nello stesso luogo il suo primo film americano, La ricerca della felicità. Il motivo? Lo ha spiegato di recente: «È una città molto liberale, che poco somiglia all'America profonda».
Un ritorno alle origini
Chi ha amato gli esordi di Gabriele Muccino amerà alla follia «L'estate addosso», un manifesto con cui il regista torna alle origini, una boccata d'aria pura che lo disintossichi dal cinismo di Hollywood. L'Olimpo dorato del mondo dello spettacolo californiano gli ha offerto grandi opportunità ma gli ha anche tolto tanto. In dieci anni di vita negli States il regista ha confessato di non aver neppure un solo amico, proprio perché la giungla dello show business è a alto tasso di competizione e di aggressività. Cosa c'è di meglio dell'innocenza e dello stupore dell'adolescenza per far pace con il passato e riscoprire il fanciullino interiore? Muccino ci sta provando con questo film.
L'America secondo Muccino
Il rapporto con gli Stati Uniti è uno dei protagonisti fondamentali de «L'estate addosso» perché il sogno americano, di natura adolescenziale, resta una delle speranze di molti ragazzi italiani. Con lucidità e romanticismo, il regista ripercorre i suoi desideri e le sue aspettative, puntando su giovani promesse come Joseph Haro (Paul) e Taylor Frey (Matt), che interpretano la coppia gay che ospita a San Francisco i due protagonisti in trasferta. Nel ruolo del padre di Paul, invece, ha puntato sul sicuro con Scott Bakula, attualmente star tv di NCIS: New Orleans, nonché volto storico di Star Trek: Enterprise.
Muccino talent scout
Dopo aver visto «L'estate addosso» ne abbiamo la certezza: Gabriele Muccino ha un occhio speciale per ?scovare? talenti emergenti. A lui si deve il decollo delle carriere di Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Claudio Santamaria, solo per citare tre degli interpreti dei suoi primi film che poi sono diventati tra gli attori più richiesti del panorama tricolore. Ora ha lanciato due new entry quasi agli esordi, come Brando Pacitto e Matilda Lutz, e c'è da scommettere che sentiremo ancora a lungo parlare di questi giovani pieni di grinta e determinazione.
Nella serie scritta e diretta da Gabriele Muccino interpreta Sara, ultimogenita dei tre figli di Pietro Ristuccia, il fondatore del ristorante “San Pietro”