In un fim su Netflix ritroviamo il clan di "La casa de las flores", in streaming dal 23 giugno
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Intrighi, bugie e un continuo oscillare tra sensi di colpa, brama di vendetta e voglia di perdonare i propri cari che in passato hanno sbagliato. “La casa de las flores - Il film” contiene tutti gli elementi che hanno reso popolare l’omonima serie messicana. Diretta da Manolo Caro, è considerata “la
soap opera dei Milennials” (i nati tra il 1981 e il 1996) perché affronta con umorismo nero i temi dell’omosessualità, del perbenismo e dell’apparenza nei rapporti familiari.
La trama è piena di amori giovanili che risbocciano dopo 40 anni, figli illegittimi che sbucano dal nulla, padri con segreti inconfessabili. Con uno stile grottesco e surreale, il film torna a scavare nel passato del clan dei fioristi de la Mora. L’indagine prende il via quando Delia (Norma Angélica) confida a Paulina (Cecilia Suárez) che nella stanza dei genitori c’è un nascondiglio che cela un tesoro di famiglia e la prova della colpevo- lezza di Agustín Corcuera (Emilio Cuaik), scagionato dall’omicidio di Pato (Christian Chávez). Paulina tenta quindi di convincere i fratelli a forzare le misure di sicurezza della loro ex casa per recuperare il tesoro. E il piano scatta proprio mentre un flashback ci catapulta nei festaioli Anni 80, quando la matriarca e il patriarca della dinastia de la Mora, gli allora giovani Virginia (Isabel Burr) ed Ernesto (Tiago Correa), cercano di far confessare Agustín.