09 Marzo 2017 | 17:20 di Marianna Ninni
Claudio Bisio, Margherita Buy e Diego Abatantuono sono i protagonisti di «La gente che sta bene», film diretto da Francesco Patierno e tratto da un romanzo di Federico Baccomo che è anche uno degli sceneggiatori del film. «La gente che sta bene» è una pellicola che si sviluppa attraverso due diversi registri cinematografici: una prima parte principalmente giocata sulla commedia e una seconda parte in cui la storia assume contorni più drammatici.
Il trailer

La trama
Nel film di Francesco Patierno, Claudio Bisio veste i panni di Umberto, avvocato milanese cinico e privo di scrupoli che non perde mai occasione per licenziare i suoi colleghi e trattare male la gente. Arriva un momento, però, in cui la ruota gira e a perdere il posto di lavoro è proprio l’arrogante Umberto che si ritrova di punto in bianco senza nulla. All’incertezza professionale si aggiungono anche altri problemi con i figli che continuano a dare filo da torcere all’uomo e con la moglie che resta di nuovo incinta. Umberto, però, ama fare la bella vita, è interessato solo ai soldi ed è convinto di far parte di quella categoria di persone che stanno bene. Una sera, durante una festa, conosce Patrizio Azzesi, importante avvocato che lo invita a collaborare con lui. Peccato che Umberto si innamori di Morgana, la giovane moglie di Azzesi, dando inizio a una serie di eventi sempre più complicati che sfociano persino nel dramma.

Cast e personaggi principali
Il regista Francesco Patierno dirige una commedia cinica in cui invita lo spettatore a interrogarsi su ciò che è diventato e su ciò che vuole essere. E lo fa attraverso la sfaccettata caratterizzazione di personaggi molto diversi tra loro. Claudio Bisio è Umberto, un avvocato arrivista che passa di punto in bianco dalle stelle alle stalle, ma che fa di tutto per convincersi di essere ancora uno importante; Diego Abatantuono è il potente Patrizio Azzesi, avvocato che si atteggia a padrone, sfruttando la sua condizione di privilegiato e abusando della sua importanza, soprattutto per manipolare e fare leva sulla personalità di Umberto. Margherita Buy è Claudia, moglie di Umberto che prova a tollerare i comportamenti del marito fino a quando, sopraffatta dalla stanchezza, decide di reagire e smette di perdonarlo; Jennifer Rodriguez, modella, showgirl e attrice venezuelana, interpreta la giovane e avvenente moglie di Diego Abatantuono e sarà proprio lei a risvegliare la coscienza di Umberto in seguito a un tragico evento.

Il regista
Regista napoletano, Francesco Patierno ha esordito nel 2003 con «Pater Familia», drammatica storia di un giovane che fa ritorno a casa in seguito alla morte del padre per fare ordine tra le sue carte ed è costretto a fare i conti con il suo passato. All’esordio drammatico seguono una serie di leggere commedie come «Il mattino ha l’oro in bocca», film tratto dal romanzo autobiografico di Marco Baldini; «Cose dell’altro mondo», pellicola con Diego Abatantuono a cui si affiancano Valerio Mastandrea e Valentina Lodovini in cui si racconta di un’Italia che, da un giorno all’altro, si risveglia senza gli extracomunitari e «La gente che sta bene». Tra il dramma e la commedia c’è tempo anche per un documentario, «La guerra dei vulcani», dove si racconta la storia dello scandalo cinematografico e sentimentale che coinvolse Roberto Rossellini, Ingrid Bergman e Anna Magnani e la serie di episodi televisivi «Donne assassine», dove si presentano i ritratti di sette diverse femmes fatales.

La gente che sta bene: da vedere se…
Il principale errore che si commette quando ci si approccia a questo film è quello di descriverlo principalmente come una commedia. La gente che sta bene ha in realtà un taglio molto più dark di quanto si possa immaginare ed è allegerito da una certa ironia. Va sicuramente precisato che il risultato non è del tutto convincente: il film contiene battute un po’ al limite che non sempre risultano davvero divertenti, risente di dialoghi che spesso sono a tratti incomprensibili e di una narrazione un po’ debole in cui si fa un ritratto di una società meschina popolata da personaggi cinici. Meglio la parte più drammatica dove il protagonista, in seguito a un evento drammatico, si trova a fare i conti con la sua vita e si interroga su ciò che è diventato e su ciò che vuole essere. Da vedere se siete amanti in cui la commedia si sposa con il dramma, dando vita a una storia che non mira solo a far ridere, ma che auspica a suscitare anche una riflessione sulla società.