Il film che ha rivelato il talento di Fabio e Damiano D'Innocenzo, i registi di "Favolacce"

“Con questo film volevamo raccontare com’è maledettamente facile assuefarsi al male”: i fratelli D'Innocenzo alla loro opera prima nel 2018, accolta con successo al Festival di Berlino, disegnano un'umanità sofferente, debole che riesce a sopravvivere solo con l'indifferenza e l'estraniazione.
Periferia di Roma: Mirko e Manolo, due ragazzi di borgata, investono un uomo e scappano senza prestargli soccorso. Non si tratta di uno qualunque, è un pentito che di lì a poco avrebbe tirato in ballo con le sue confessioni il clan e il boss della zona.
Quell'evento tragico cambierà la vita dei due giovani, procurerà loro il rispetto del boss e segnerà naturalmente l'ingresso in un mondo criminale. In un contesto, fatto di sopraffazione e violenza, acquisiranno un'importanza sociale, un ruolo, seppure con una valenza negativa, che non hanno mai avuto.
Cast
Nel ruolo dei protagonisti due attori esordienti: Andrea Carpenzano e Matteo Olivetti. Nel cast anche Milena Mancini, Max Tortora, Luca Zingaretti.
La colonna sonora è firmata da Toni Bruno.