Il film tv diretto da Giacomo Campiotti va in onda martedì 22 in prima serata su Raiuno
La mafia miete continuamente vittime, anche in famiglia. Perché la ‘ndrangheta può non essere una scelta, ma un’eredità che si tramanda di generazione in generazione. Intorno a questa considerazione ruota il film tv diretto da Giacomo Campiotti Liberi di scegliere, in onda martedì 22 in prima serata su Raiuno.
Protagonista è Marco Lo Bianco (Alessandro Preziosi), un giudice del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, che cerca di strappare i figli dei boss al loro destino. E quando incontra Domenico (Carmine Buschini, il Leo di Braccialetti rossi, diretto sempre da Campiotti), ultimo componente di un’importante cosca, prende una decisione drastica: dispone l’allontanamento del ragazzo dalla famiglia.
Alessandro, lei ha una laurea in Giurisprudenza. L’ha aiutata a calarsi nel ruolo?
«Mi ha consentito di comprendere più facilmente il significato che ha la Legge nella nostra società. Ma il vero aiuto è stato incontrare Roberto Di Bella, il magistrato che ha ispirato il film tv».
Togliere la responsabilità genitoriale è una scelta dura. La condivide?
«Penso che sottrarre i figli alle madri sia una sconfitta della società. Significa che lo Stato non è riuscito a trovare alternative e quindi la Legge si sostituisce alla patria potestà».
Secondo lei la famiglia ha un ruolo determinante nelle scelte dei figli?
«Per me è importante responsabilizzare i propri figli e dar loro gli strumenti per diventare autonomi e non farsi condizionare dall’ambiente che li circonda. Ma nell’ambito mafioso questo non accade, perché cresci senza neanche prendere in considerazione la possibilità di fare una scelta di vita diversa».
I suoi genitori hanno appoggiato le sue scelte?
«Quando ho deciso che volevo recitare non erano entusiasti ma non mi hanno neanche ostacolato. Mi hanno detto semplicemente: “Quella è la porta. Vuoi fare l’attore? Vai”».
E lei come si comporta con i suoi figli, Andrea, 23 anni, ed Elena, 12?
«Desidero che seguano e realizzino le loro passioni affrontando le difficoltà e i problemi che si presentano nelle diverse fasi della vita senza cercare scorciatoie».