“L’importanza di chiamarsi Ernest”: trama, trailer, perché vederlo

Il film del 2002, tratto da una commedia di Oscar Wilde, è interpretato da Rupert Everett e Colin Firth

Una scena del film "L'importanza di chiamarsi Ernest" con Colin Firth e Rupert Everett  Credit: © Medusa
4 Agosto 2019 alle 17:47

Colin Firth e Rupert Everett nel ruolo dei protagonisti insieme a Frances O'Connor, Reese Witherspoon e Judi Dench, che interpreta la dispotica Lady Bracknell, animano questa esilarante pellicola diretta da Oliver Parker nel 2002. Il film si ispira alla commedia scritta da Oscar Wilde nel 1893 che prende di mira la rispettabilità artefatta e la mentalità benpensante della nobiltà inglese dell'800. 

Trama

La storia è ambientata a Londra alla fine dell'800 e ha come protagonisti due amici: Jack, gentiluomo dai natali oscuri, interpretato da Colin Firth, ama Gwendolen, una ragazza dell'alta società mentre il giovane scapestrato Algernon (Rupert Everett) si è invaghito di Cecily, la giovane nipote di Jack che ne è anche il tutore. 

Il problema è che entrambe le fanciulle hanno la stessa fissazione: vogliono sposarsi soltanto con un uomo di nome Ernest, malgrado la ricca madre di Gwendolen, lady Bracknell (Judi Dench) coltivi altri sogni per lei. 

Per convincere le due ragazze Jack e Algernon ricorreranno allo stesso stratagemma di fingere di chiamarsi Ernest dando vita a una serie di equivoci, di bugie e intrighi che si susseguiranno fino al colpo di scena finale, una rivelazione inaspettata, che lascerà tutti di sasso. 


Trailer


Perché vederlo

Il film è una brillante commedia costruita su equivoci quasi surreali che regala momenti di buonumore e divertimento, grazie alla bravura degli interpreti, ai dialoghi serrati e ai tempi comici. Belli i costumi che sono valsi il Nastro d'Argento a Maurizio Millenotti nel 2003.

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