Quarto film da regista di Alessandro Genovesi, passato dietro la macchina da presa dopo aver firmato il soggetto e la sceneggiatura di «Happy Family» di Gabriele Salvatores. Genovesi si affida a Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e alla spassosa partecipazione di Ornella Vanoni e Renato Pozzetto per dirigere il remake di «Mulher Invisivel», commedia brasiliana di gran successo di pubblico e di incasso, tanto da restare in sala per più di 20 settimane.
La storia segue le vicende di un uomo alle prese con la sua vita dopo la fine di un’importante relazione d’amore. Bisio interpreta Guido e il film cerca di analizzare i danni provocati in un essere umano dall’amore e affrontando la tematica della sofferenza e del dolore con i toni tipici della commedia italiana.
La trama
Dopo sette anni di convivenza, Guido, professore di letteratura al liceo, viene lasciato dalla sua storica fidanzata per un altro uomo. La sofferenza è tale che l'insegnante non sembra più lo stesso, tanto da convincere Paolo, un suo ex-alunno diventato professore di educazione fisica e suo unico amico, a contattare i genitori milanesi del docente per convincerli a scendere a Napoli e aiutarlo a superare la crisi d’amore. Ma Guido rinasce grazie all’incontro con Silvia, la donna perfetta, quella che aveva sempre sognato di incontrare e con cui condivide passioni e interessi. Ma esiste davvero la donna perfetta? E cosa succede a Guido nel momento in cui conosce anche Giada, sua vicina di casa, segretamente innamorata di lui? Mentre tutti i personaggi cercano di gestire come meglio possono la relazione con la perfetta Silvia, a Guido toccherà presto fare i conti con la vera realtà…
Il cast
Claudio Bisio interpreta il professore Guido e ad affiancarlo in questa commedia italiana ci sono Frank Matano, nel ruolo dell’eccentrico docente di educazione fisica che prova a rinsavirlo, Chiara Boschetti in quelli di Silvia, incarnazione perfetta di tutti i sogni e delle più profonde fantasie di Guido e Valentina Lodovini in quelli di Giada, simpatica vicina di casa del docente. Ma a dare davvero un tocco in più a questo film è soprattutto la coppia formata da Ornella Vanoni e Renato Pozzetto, nei panni dei genitori super milanesi di Guido che si ritrovano a fare i conti con il folklore di Napoli, dando vita a siparietti eccentrici e divertenti.
Perché vederlo
Nel panorama cinematografico italiano, Alessandro Genovesi ha già divertito il pubblico con film come «La peggior settimana della mia vita» e «Il peggior Natale della mia vita» e torna alla commedia con due protagonisti, Bisio e Matano, assolutamente ben calibrati in questo gioco delle parti. La vicenda che prende vita nella mente di Guido è frutto della sofferenza amorosa e utilizza una tematica classica, come il mal d’amore, per affrontare con un taglio cinico, ma spassoso, la storia di un uomo profondamente segnato dalla fine della sua relazione con la fidanzata storica. È una dinamica dove la tragedia del protagonista assume i contorni della commedia e diverte lo spettatore attraverso le assurde situazioni di Guido alle prese con gli amici, con i genitori, con gli alunni e persino con Silvia, donna perfetta, certo, ma la cui presenza si fa sempre più ingombrante. Si ride della sofferenza causata dall’amore a un uomo qualunque, ma si riflette anche sull’esistenza o meno dell'amore idilliaco, sulla forza di riuscire ad andare avanti, affrontare i dolori quotidiani e anche sulla capacità di riconoscere l’amore quando bussa alla nostra porta. A tutto questo fa da cornice una Napoli quasi fantasiosa, da cartolina, anche se, va specificato, gli interni del film sono stati girati tutti a Cinecittà.
A sette giorni dal matrimonio con Margherita (Cristiana Capotondi), il povero Paolo (Fabio De Luigi) si ritrova invischiato in una serie di sfortunati eventi, difficili da gestire