«Mine vaganti»: trama, cast, trailer, perché vederlo

Protagonista della commedia di Ferzan Özpetek una famiglia salentina soffocata dalle convenzioni borghesi

Una scena del film "Mine vaganti"
28 Luglio 2017 alle 19:30

Il regista de le Fate Ignoranti nel 2010 dirige un nuovo film corale sugli affetti ambientato in Puglia: al centro della storia c’è la stravagante famiglia Cantone proprietaria di uno dei pastifici più grandi del Salento.

La nonna ha creato l'impresa in gioventù insieme al cognato che ha sempre amato e questa passione non espressa l'ha resa languida ed estraniata dal mondo. Il padre Vincenzo, uomo di provincia tutto d’un pezzo, ripone grandi aspettative nei due figli maschi ai quali vuole passare la conduzione dell’azienda.

Tommaso, il più piccolo, dopo gli studi in economia a Roma coltiva sogni letterari e ritorna a casa deciso a rivelare la sua omosessualità pur sapendo di portare grande scompiglio nel nucleo familiare e di dare un grande dolore al padre che mai accetterebbe le sue scelte.  

Il fratello Antonio che si è sempre occupato degli affari familiari, lo precede e dichiara a tutti la sua omosessualità provocando un malore del padre che lo caccia di casa.

A Tommaso non resta che mentire e assecondare il volere paterno: prolunga il suo soggiorno, si occupa a malincuore del pastificio e si rassegna a stare lontano dal suo compagno romano. 

Attorno a lui si muovono altre figure familiari che disegnano un quadro malinconico, a tratti patetico: la mamma, Stefania donna affettuosa ma anche lei schiava delle regole sociali borghesi, l’eccentrica zia Luciana, alcolista e inappagata, la sorella sposata Elena. E poi c'è l'amicizia un po' ambigua con la figlia del suo socio, Alba che è innamorata di lui. 

Tra colpi di scena e rivelazioni inattese il film sfocia in un finale tragico. 



Cast

Mine vaganti è un film del 2010 diretto da Ferzan Özpetek e scritto con Ivan Cotroneo, interpretato da un cast corale in cui ognuno recita la sua parte con grande bravura:  Riccardo Scamarcio, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini,  e Daniele Pecci.
Ilaria Occhini, la nonna ed Ennio Fantaschini, il padre dagli orizzonti mentali ed affettivi limitati hanno vinto nel 2010 il David di Donatello come migliori interpreti non protagonisti. Il film ha conquistato anche 5 Nastri d'argento.  

Nel film, come colonna sonora, anche due pezzi di Patty Pravo: Sogno e Pensiero stupendo.

Trailer


Perché vederlo

Un film brillante e amaro nello stesso tempo con attori ben calati nel ruolo in cui spiccano Ilaria Occhini, figura circondata da un alone di mistero, intensa e tragica, ed Ennio Fantastichini, uomo e padre disorientato, sgomento e ottuso, incapace di andare oltre la sua visione della vita. Bravi anche Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi, i due fratelli che si pongono in modo diverso rispetto alla famiglia ed Elena Sofia Ricci, la zia sopra le righe interpretata da Elena Sofia Ricci. Chi sono le mine vaganti? Ogni componente della famiglia ha una carica di passione, di sentimenti non espressi, un potenziale esplosivo tenuto sotto controllo a fatica.  Ancora una volta Ferzan Özpetek si focalizza su una storia corale per sottolineare che i condizionamenti dei legami di sangue e sociali, i vincoli familiari finiscono spesso col contare più dei sentimenti, dell'amore. 

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