"Quasi amici", film francese del 2012, è pungente, commovente e interessante grazie alla profonda capacità di raccontare l’amicizia tra un uomo paralizzato dal collo in giù a causa di un incidente con il parapendio, interpretato da François Cluzet, e il suo irriverente badante senegalese, cui presta il volto Omar Sy.
Diretto da Eric Toledano e Olivier Nakache, "Quasi amici" quando è uscito al cinema ha incassato in sole cinque settimane quasi 10 milioni di euro, divenendo in pochissimo tempo il film francese più visto di sempre in Italia.
Prodotto con poco, il quarto film di questi due registi riesce a combinare umorismo ed emozioni, raccontando una storia ispirata a eventi realmente accaduti che gioca molto sul contrasto tra il ricco aristocratico Philippe e il povero badante cresciuto in periferia Driss. L’originalità risiede proprio nella capacità di affrontare con ironia un argomento serio e delicato e di stupire lo spettatore attraverso la relazione di due uomini dalla forte personalità che diventano inseparabili.
Attraverso la storia dell'amicizia tra Philippe e Driss, i due registi raccontano una vicenda sulla solidarietà che è anche specchio di una Francia spaccata. Ai quartieri eleganti si oppongono le periferie misere delle banlieue, entrambe protagoniste di un racconto che non si riduce ad affrontare solo il discorso della disabilità fisica, ma approfondisce la questione, parlando anche di emarginazione sociale. Nel contrasto tra questi due mondi emerge forte la critica a chi guarda la realtà con pregiudizio, segnato dall’evidente incapacità di andare oltre la superficie per approfondire le questioni e le relazioni umane.
Con un incasso mondiale di circa 324 milioni di dollari, "Quasi amici" è stato uno dei film francesi più visti di sempre. Nakache e Toledano si affidano a una regia sobria ed elegante, a una scelta musicale calzante e a un buon ritmo, per narrare l’incontro tra due personalità che, se non fosse stato per le circostanze, non si sarebbero mai incontrate né rivolte la parola. Il film si ispira a una storia realmente accaduta da cui, nel 2004, è stato tratto anche un documentario. La regia serve totalmente la narrazione e permette di evidenziare il divario tra la ricchezza e la povertà, così come la distanza tra due personaggi, il serio Philippe e il risoluto Driss, che sono entrambi cambiati da questo magico incontro.
"Quasi amici" si regge tutto sulla straordinaria interpretazione di Omar Sy e di François Cluzet. Il primo arriva dalle periferie francesi ed è riuscito a trasmettere attraverso questo suo personaggio l’intensità e il dramma di chi affronta con fatica la realtà. Il secondo riesce a calarsi nella parte del paraplegico con intensità, dando spessore a un ruolo molto complicato che gli impone di sfruttare in particolar modo le espressioni del viso.
Se c’è un elemento che non passa inosservato fin dalle prime scene del film è proprio la colonna sonora. Si parte con "Fly" del compositore italiano Ludovico Einaudi, che torna anche in altri punti del film, si prosegue con gli Earth Wind & Fire e persino con Vivaldi, in una serie di scelte musicali che tengono lo spettatore agganciato e che servono alla perfezione la vicenda e sottolineano, attraverso momenti alti e divertenti a cui si alternano situazioni più drammatiche e commoventi, il tema del film.
Uno dei punti di forza di questo film è l’irriverenza e l’umorismo con cui il personaggio di Driss si accosta a Philippe. Non c’è pietà nel suo legame con l’uomo e la disabilità viene affrontata con quel tocco tipico della commedia che può sicuramente far storcere il naso a qualcuno. Il film ha ricevuto delle critiche negative proprio perché descritto da molti come razzista e fastidioso per il modo in cui si sorride della disabilità di Philippe. Ma l’umorismo cui si fa ricorso, per quanto irriverente, è genuino e non ha mai l’intenzione di banalizzare o sminuire la drammaticità della situazione. Non c’è nell’atteggiamento di Driss nessuna cattiveria né tantomeno la volontà di offendere Philippe. Le battute e le situazioni ironiche tra i due aiutano a sorridere bonariamente di fronte a una situazione di difficoltà e a commuoversi grazie alla relazione di questi due uomini che, in fondo, hanno un bisogno estremo l’uno dell’altro per affrontare la vita con uno spirito nuovo. "Quasi amici" non è che una bellissima commedia drammatica sull’amicizia e sulla diversità, una piacevole sorpresa dove tutto viene affrontato con grande senso realistico e senza mai scivolare nel facile e fastidioso pietismo.