«Rocco Chinnici»: su Rai1 la storia del padre del “pool antimafia”

Martedì 23 gennaio in prima serata su Rai1 va in onda il film tv «Rocco Chinnici», il magistrato ucciso dalla mafia, qui interpretato da Sergio Castellitto

Sergio Castellitto nei panni di Rocco Chinnici
22 Gennaio 2018 alle 11:22

Grande appuntamento in prima serata su Rai1 martedì 23 gennaio: andrà in onda «Rocco Chinnici», film tv per la regia di Michele Soavi, prodotto da Rai Fiction e Casanova Multimedia di Luca Barbareschi. Tratto dal libro di Caterina Chinnici «È così lieve il tuo bacio sulla fronte», racconta dal punto di vista privilegiato di una figlia, anch’essa divenuta magistrato, la vita del “padre” del pool antimafia, uomo di Stato, ucciso dalla mafia a Palermo il 29 luglio 1983, qui interpretato da Sergio Castellitto.

Amico fraterno di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Rocco Chinnici è stato il primo magistrato a intuire che la mafia avesse consistenti legami con ambienti imprenditoriali, politico-istituzionali e con associazioni malavitose internazionali. Convinto che la lotta alla mafia si dovesse combatterla insieme, Chinnici costituì il primo gruppo di magistrati impegnati a contrastare le organizzazioni criminali. Quello che poco tempo dopo, sotto la guida di Antonino Caponetto, fu chiamato “il pool antimafia” e che svolse le indagini dei più grossi processi per mafia degli anni Ottanta, come il «processo dei 162».

Il film narra anche la formazione professionale di Caterina Chinnici, che deciderà di seguire le orme del padre, fianco a fianco nella lotta quotidiana in nome della legalità e della giustizia.

La trama

Palermo, 29 luglio 1983. Sembra una mattina come tante, calda e piena di luce. Rocco Chinnici saluta la moglie Tina e i figli Giovanni e Elvira prima di andare al lavoro in tribunale. Al portone del palazzo, la sua scorta lo attende. Pochi secondi dopo un boato agghiacciante esplode in strada. Sul selciato i corpi dilaniati di due uomini della scorta, oltre a quello del giudice e del portiere del palazzo. Appresa la morte del padre, Caterina, la figlia più grande, anche lei magistrato, si rifugia a San Ciro, la casa di campagna dei Chinnici: per tutti loro, da sempre, un posto speciale. Ha bisogno di stare da sola per elaborare il lutto e fare chiarezza: deve decidere se accettare la prima indagine di mafia che le è stata assegnata...

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