Ed Harris e Liam Neeson sono i protagonisti di Run All Night, diretto da Jaume Collet-Serra. Il film d’azione segue le vicende di Jimmy Conlon, gangster e cecchino di Brooklyn, famoso negli ambienti della criminalità organizzata come "Il Becchino". Giunto ormai alla soglia dei 55 anni, Conlon è segnato dai rimorsi del passato e affoga i suoi pensieri nel whiskey. Amico da sempre del boss Shawn Maguire (Ed Harris) e perseguitato dal detective della polizia John Harding (Vincent D’Onofrio), la sua vita subisce una scossa nel momento in cui scopre che Mike (Joel Kinnaman), il figlio con cui non parla da anni, si è messo nei guai ed è finito nel mirino della criminalità organizzata. Jimmy è così costretto a prendere una decisione: continuare a militare nella famiglia di malviventi o fare di tutto per salvare il figlio da un tragico destino? Qualunque strada scelga ha una sola certezza: ha solo una notte a sua disposizione.
Run All Night è una storia piena d'azione che vede protagonista un gangster perseguitato dal proprio passato che si trova di punto in bianco di fronte a un bivio. Chiudere con una vita che porta avanti da tempo non è di certo semplice e tornare indietro, dimenticando il male fatto, non è sempre possibile. Ma la scelta di Jimmy, che rompe ogni legame con il suo boss per proteggere il figlio, è un atto di coraggio. Il film non punta solo sull’azione, ma cerca di approfondire anche le difficoltà della relazione tra due uomini, uniti da un legame fraterno, che arrivano inevitabilmente a punto di rottura. Il risultato è un film che racconta di come i peccati di un padre tornino a perseguitare i figli, alzando la posta in gioco di tutti i personaggi coinvolti. A dare drammaticità sono soprattutto le intense interpretazioni di Liam Neeson e Ed Harris.
Rimorso, penitenza, redenzione e riscatto: sono principalmente questi i temi affrontati dal film, storia avvincente in cui l’azione si mescola perfettamente con l’emozione. Il film è una continua corsa contro il tempo, in cui un evento banale scatena l’inseguimento e dove ogni singolo secondo diviene prezioso, perché può fare la differenza. Run All Night è un film epico che travolge lo spettatore in una spirale coinvolgente, catapultandolo nello spietato mondo della mafia.
Il concetto di famiglia qui analizzato vede una netta contrapposizione tra quella mafiosa e gli affetti sinceri. La famiglia mafiosa di cui fa parte Jimmy si regge su regole morali e su un codice etico ben precisi, non ammette né tantomeno perdona la mancanza di lealtà. La famiglia vera, invece, è quella che il protagonista ha messo da parte proprio a causa del suo particolare lavoro che adesso lo sta condannando a una vita solitaria. Il film mostra la discesa agli inferi di un uomo molto potente che, rimasto senza nulla, viene deriso da tutti quelli che prima lo temevano ed è persino costretto a elemosinare i soldi per pagare le bollette. Nel momento in cui Jimmy sceglie di aiutare suo figlio e si oppone al sistema, fa mancare la propria lealtà alla famiglia mafiosa e la cosa non può che portare a conseguenze estreme. La mafia non perdona e Jimmy sa di essere ormai vicino alla fine dei suoi giorni.
Run All Night è stato girato in varie location nei dintorni di New York, è però ambientato nella città di Philadelphia. Trae ispirazione dalle vicende dei Westies, spietati boss mafiosi che comandavano a Hell’s Kitchen negli Anni 70 e che si sono poi spostati nel Queens. Qui sorgono numerosi pub e luoghi che richiamano la cultura irlandese. Il pub di Shawn, l’Abbey, adibito a quartier generale della mafia, è stato completamente costruito dagli scenografi. Alcuni dei luoghi in cui sono girati gli esterni del film comprendono la zona di Jamaica Avenue e altri a Woodside, mentre gli interni sono girati a Bay Ridge, Brooklyn. Visivamente perfetti, gli spazi architettonici contribuiscono a far emergere il senso di appartenenza di questi mafiosi ai luoghi in cui si muovono. Al contrario, la casa di Jimmy, talmente piccola da togliere il respiro, rende l’idea di quanto la vita di quest’uomo sia ormai arrivata al capolinea. Tutto è utile a dare senso alla storia e l’unico appartamento in cui emerge realmente uno spiraglio di umanità è quello di Mike, dove sono stati utilizzati dei colori caldi che sottolineanno la fatica di questa coppia piena di vita.
Se vi è piaciuto questo film potete vederne un altro dall’impianto narrativo e dalla struttura molto simile: Era mio padre di Sam Mendes. Proprio come Run All Night, il film di Mendes racconta la vicenda di un fidato sicario (Tom Hanks) che compromette la relazione con il proprio capo, boss della malavita (Paul Newman), quando suo figlio si mette nei guai con la criminalità (Daniel Craig). È così che entra in gioco un pericoloso assassino (Jude Law) a cui viene dato il compito di liberarsi di entrambi.
In radio con «Run», Lodovica ha raccontato a Sorrisi l'esperienza di «Una canzone per me» e ha anticipato la sua estate, che si dividerà tra il ritorno del programma su TV8 e l’incisione del nuovo album