Un recente successo al botteghino, "It Ends With Us - Siamo noi a dire basta" di Justin Baldoni con Blake Lively, adattamento dall'omonimo romanzo dell'americana Colleen Hoover, sfodera in un momento fondamentale del racconto le strofe di "My tears ricochet", a definire musicalmente il punto di svolta narrativa vissuto dalla protagonista. Le canzoni di Taylor Swift sono un mondo a parte, fatto di rimandi, inside joke, strizzatine d'occhio ai fan, ma sono anche ormai un materiale universale, dalle ricercate scelte lessicali e terminologiche, ricco di immagini e istantanee d'effetto, e caratterizzato da un'andatura cinematografica.
Approfittiamo, allora, di questo titolo per vagliare la densa produzione della cantautrice, provando a tracciare un ponte fra alcune canzoni e versi firmati dalla maggiore popstar globale con le storie, le atmosfere, i personaggi di determinati film, come fossero stati per lei una diretta ispirazione. A seguire, le nostre dieci scelte: giocate con noi?
“Una donna promettente” - Netflix
“La persona peggiore del mondo” - RaiPlay, Prime Video
“Romeo + Giulietta di Shakespeare” - Disney+
“Un ponte per Terabithia” - Netflix
“Revenge” - Prime Video
“Harry ti presento Sally” - Prime Video
“500 giorni insieme” - Disney+
“Sing Street” - Prime Video
“Your name.” - Netflix
“Big Eyes” - Now, TimVision
Una donna promettente
«Dicono che lo sguardo possa uccidere e io sarei disposta a provare/Non mi vesto per gli uomini, non mi vesto per le donne/Negli ultimi tempi mi vesto per vendetta». "Vigilante Shit"
La vendetta in questione, descritta eloquentemente dalla cantautrice nel penultimo disco, è servita fredda ed elaborata, molti anni dopo, e a portarla avanti è la migliore amica di una ragazza suicida in seguito a una violenza sessuale, Da agente vicaria, Cassie (Carey Mulligan) rintraccia le persone coinvolte nella vicenda e le mette di fronte a se stesse. Sorprendente esordio alla regia di Emerald Fennell, Oscar alla miglior sceneggiatura originale.
Su Netflix
La persona peggiore del mondo
«Ho questo problema per cui divento più vecchia, ma non più saggia/Le mezzanotti si trasformano nei miei pomeriggi/Quando la mia depressione fa il turno di notte/E tutte le persone che ho lasciato indietro sono qui nella stanza […] Sono io, ciao, sono il problema, proprio io/All'ora del tè, tutti concordano/Guardo fisso il sole, ma mai me stessa allo specchio/Dev'essere estenuante tifare sempre per l'antieroina». "Anti-Hero"
Diverse strofe dell'irresistibile singolo tratto da "Midnights" tracciano un perfetto identikit della millennial Julie (Renate Reinsve, Palma come Miglior attrice al Festival di Cannes 2021), alla incostante ricerca della propria identità professionale, sentimentale e sessuale nella commedia drammatica di Joachim Trier.
Su RaiPlay, Prime Video
Romeo + Giulietta di William Shakespeare
«Romeo, salvami, cercano di dirmi quello che devo provare/Questo amore è difficile, ma è reale/Non avere paura, usciremo da questo pasticcio/È una storia d'amore, tesoro, dì solo “sì”». "Love Story"
Qui andiamo sul classico, e sul letterale: la storia che Taylor Swift racconta nella prima persona della fanciulla innamorata è proprio quella celeberrima narrata dal Bardo, ma a differenza dell'opera immortale di Shakespeare il finale immaginato dalla cantautrice nel suo secondo album, “Fearless”, è lieto. Anche quella di Baz Luhrmann è una rilettura, moderna, di "Romeo e Giulietta", con i giovani (era il 1996) Leonardo DiCaprio e Claire Danes nei panni dei tragici amanti.
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Un ponte per Terabithia
«Nei tuoi sogni non c'è spazio per i rimorsi [...] Arriverà il tempo dei crudeli e dei cattivi/Imparerai a rimbalzare come sul tuo trampolino/Ma per ora limiteremo la tua curiosità/nella dolcezza». "Robin"
Il mondo fantastico, fanciullesco, descritto con dolcezza e una vena di struggimento malinconico dalla cantautrice nell'ultimo album "The Tortured Poets Department", sembra corrispondere a quello, sterminato e lontano dagli adulti, che scoprono Jess (Josh Hutcherson) e Leslie (AnnaSophia Robb) nel fantasy del 2007 tratto dall'omonimo romanzo, dove però l'immaginazione puerile si infrange contro una realtà che spezza il cuore.
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Revenge
«Quando sostieni che sembro arrabbiata, divento più arrabbiata/E non c'è nulla come una donna folle, che peccato lo sia diventata/A nessuno piace una donna folle/Voi l'avete resa tale». "Mad Woman"
Queste tratte dal disco ("folklore") che ha avvicinato anche la parte di pubblico più elitario e pregiudiziale alla musica di Swift sono lyrics più che adatte alla parabola di sangue di Jennifer (Matilda Lutz), prima violentata e uccisa, poi risorta come angelo vendicatore, nel lungometraggio di debutto di Coralie Fargeat, in sala dal 17 ottobre con il nuovo film "The Substance".
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Harry ti presento Sally
«Una notte, lui si sveglia/Uno strano sguardo sul suo viso/Tace, poi dice: "Sei la mia migliore amica"/E tu hai capito cos'è stato/Lui è innamorato». "You're In Love"
Ed è da un rapporto d'amicizia unico, preceduto da una robusta diffidenza reciproca, che si sviluppa, nell'arco di oltre un decennio, la love story tra Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan), in una delle commedie romantiche che più hanno fatto scuola (e la storia del cinema), nel 1989 diretta da Rob Reiner e scritta da Nora Ephron. Scommettiamo che anche alla Swift di "1989" avrà fatto girar la testa la memorabile dichiarazione finale?
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500 giorni insieme
«Tanto tempo fa, qualche errore fa/Ero nel tuo mirino, mi hai incrociata da sola/Mi hai trovata/Immagino che non ti importasse, e immagino che questo mi piacesse/E quando mi sono innamorata da morire, hai fatto un passo indietro/Senza di me» "I Knew You Were Trouble"
In una delle hit di "Red", Taylor canta di un uomo che non la ama davvero e che si prende gioco di lei: ribaltiamo i sessi, provocatoriamente, proponendovi come corrispettivo cinematografico una commedia "anti-romantica" di culto, dove è Summer (Sole in italiano, interpretata da Zooey Deschanel) che fa perdere la testa a Tom (Joseph Gordon-Levitt) senza mai ricambiarlo del tutto e sfuggendo all'amore fino all'inaspettata conclusione.
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Sing Street
«Perché tutto questo cambierà/Riesci a sentirlo, adesso?/Queste mura che hanno innalzato per farci ritrarre, cadranno/È una rivoluzione, e il tempo di vincere, infine, per noi arriverà». "Change"
C'è aria di ribellione, di sana rottura delle regole asfittiche, prevaricanti, opprimenti del mondo degli adulti e di quello istituzionale, nel fresco romanzo di formazione firmato da John Carney, che racconta uno spaccato di gioventù nella Dublino cattolica degli Anni 80. Per descrivere questa piccola perla uscita nel 2016 tiriamo in ballo anche un'altra bellissima canzone di Swift: "Only The Young".
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Your Name.
«Tempo, mistico tempo/Mi taglia, e poi mi guarisce/C'erano indizi che non ho visto?/E non è dolce pensare che per tutto questo tempo c'è stato un filo invisibile che ti ha legato a me?» "Invisible string"
Sì, è proprio il classico (nella cultura giapponese) filo rosso del destino che unisce due adolescenti: lei ubicata in un remoto paesino di campagna, lui cittadino della metropoli (Tokyo), si ritrovano per magia l'uno nel corpo dell'altra e devono imparare a conoscersi per non combinare disastri nelle rispettive vite. Finiranno per innamorarsi, ma la sorte e un colpo di scena ci mettono lo zampino... Tra i film d'animazione nipponici di maggior successo degli ultimi anni, diretto da Makoto Shinkai nel 2017.
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Big Eyes
«Sai che non avrei voluto infestarti/eppure, che scena spettrale: indossi i gioielli che io ti ho donato/mentre mi seppellisci» "My Tears Ricochet"
La canzone che accompagna una sequenza dell'ultimo atto di "It Ends With Us - Siamo noi a dire basta" è piuttosto ficcante anche per la vera storia di Margaret Keane (Amy Adams), pittrice in attività fra gli Anni 50 e 60, autrice di dipinti che hanno ispirato lo stesso Tim Burton, regista di questo biopic, che racconta come il marito dell'artista (interpretato da Christoph Waltz) spacciò pubblicamente i lavori di lei come fossero i propri, lucrando sul talento della moglie che dovette lottare per riconquistare la maternità delle opere.