Ecco il super-riassunto di ciò che vi siete persi se non avete mai visto un film degli X-Men o se avete bisogno di un ripasso!


L’ABC – ovvero cos’è un mutante
L’assunto su cui si basa la storia degli X-Men è che nel mondo esistono alcune persone che, nel momento in cui raggiungono l’adolescenza, scoprono di avere dei poteri paranormali: ognuno ha il suo, ognuno inizialmente vive con disagio la sua condizione di diversità rispetto ai propri coetanei e pertanto spesso cerca di nasconderla. Gli X-Men esistono da sempre, ma solo negli Anni 60, grazie a una geniale idea di uno di loro - Charles Xavier che crea la “scuola per giovani dotati” – trovano il modo di riunirsi e di mettere a frutto i loro poteri per il bene dell’umanità.

La filosofia di fondo
Va però specificato che non tutti i mutanti sono d’accordo nel voler assumere il ruolo di paladini della giustizia, anzi! Nella prima trilogia – quella composta da X-Men, X-Men 2 e X-Men, Conflitto finale – erano ben delineate due differenti linee di pensiero adottate dai mutanti: i seguaci del Professor Xavier (X-Men, appunto) sperano che le persone normali riescano a mettere da parte la diffidenza che istintivamente nutrono nei loro confronti e intendono aiutare il prossimo utilizzando i poteri che hanno a disposizione; i seguaci di Magneto, l’antagonista di Xavier, pensano che non sia possibile raggiungere un accordo e che una rivoluzione sia necessaria. Brian Synger, il regista dei primi due capitoli, si era ispirato alle figure di Martin Luther King e di Malcolm X per raccontare i due diversi approcci al problema.

Dove eravamo rimasti
La nuova trilogia, composta da X-Men, L’inizio e X-Men, Giorni di un futuro passato riprende alcuni protagonisti dei film precedenti – in particolare proprio Xavier e Magneto – colti nel fiore degli anni. Il primo è ambientato negli Anni 60 e si conclude con l’apertura della scuola di Xavier, il secondo è ambientato nei primi Anni 70. In entrambi gli avvenimenti storici cardinali – la crisi di Cuba, la guerra in Vietnam – hanno un ruolo fondamentale nella vicenda e i mutanti si rivelano importantissimi per la risoluzione di diversi problemi politici. Magneto (interpretato da Michael Fassbender) è una figura estremamente tormentata - ha, tra l’altro, passato l’infanzia in un campo di concentramento, in quanto ebreo - ma non ha ancora assunto le caratteristiche da villain della trilogia originale; Xavier (James McAvoy) è un idealista, disposto spesso al sacrificio per il bene della causa che persegue. Alla fine di X-Men, Giorni di un futuro passato, dopo i titoli di coda, compariva una breve scena in cui si assisteva alla costruzione delle piramidi in Egitto: mentre una folla acclamava tale En Sabah Nur, vedevamo anche quattro cavalieri che osservano la scena...

Il supercattivo: Apocalisse
...En Sabah Nur è il cattivo di questo film: in passato ha assunto vari nomi, ma è noto come Apocalisse, è il primo mutante comparso sul pianeta Terra e si fa sempre accompagnare da quattro cavalieri. A differenza dei villain a cui l’universo degli X-Men ci ha abituati, non fa distinzioni fra mutanti e umani, per lui il mondo si divide in deboli e forti, e non ha pietà per i deboli. Il fatto è che, essendo lui il primo dei mutanti, non percepisce se stesso come uno di loro, ma come un dio. È solito prendere possesso delle anime dei suoi servitori e ha dunque una personalità poliedrica, la cui voce, che sembra ottenuta tramite la modulazione di più suoni, ne è la testimonianza diretta. Per interpretarlo sono stati presi in considerazioni attori che non avrebbero certo sfigurato, come Tom Hardy e Idris Elba, ma a spuntarla è stato Oscar Isaac, il Poe Dameron della nuova trilogia di Star Wars.

I cattivi
Abbiamo detto che Apocalisse si contorna sempre di quattro cavalieri per portare nel mondo le piaghe che permetteranno la sua vittoria, ovvero: Guerra, Carestia, Pestilenza e Morte. In questo film si avvarrà dell’aiuto di quattro mutanti, ovvero Magneto, Tempesta, Psylocke e Arcangelo. Chi ha seguito l’intero ciclo di film dovrebbe conoscerli tutti, ma ecco un provvidenziale ripasso:
Magneto (Michael Fassbender) è in grado di controllare tutto ciò che è di metallo: ha una personalità ferita da un passato difficile e in questa nuova trilogia l’abbiamo visto spesso in cerca di una redenzione che non è mai arrivata.
Tempesta (Alexandra Shipp) è una vecchia conoscenza, tra le protagoniste della trilogia originale. Interpretata, nella sua versione da adulta, da Halle Berry, è dotata del potere di controllare gli eventi climatici a suo piacimento. L’abbiamo sempre vista combattere a fianco del Professor Xavier, ma ignoravamo il suo passato tormentato che questo film ci svela.
Psylocke (Olivia Munn) ha poteri telepatici e telecinetici, inoltre ha occupato il corpo di una ninja assassina, è davvero un’arma letale! L’abbiamo incontrata dieci anni fa di sfuggita, nel film X-Men, Conflitto finale.
Arcangelo (Ben Hardy) è un mutante alato che abbiamo conosciuto in X-Men, Conflitto Finale, dove aveva il nome di Angelo, ma il personaggio è assolutamente lo stesso: anche se potreste avere delle difficoltà a notare la somiglianza (e non solo perché li interpretano due attori diversi) abbiate fede, che alla fine tutto torna!

I buoni
Ve lo diciamo subito: sono davvero troppi per descriverli tutti. Ci limiteremo a indicarvi quelli fondamentali, se vi fanno domande sugli altri... be', glissate!
Charles Xavier (James McAvoy) è un telepate pacifista a capo degli X-Men, che da lui prendono il nome. In X-Men, L’inizio Magneto devia una pallottola che stava per colpirlo e ferisce inavvertitamente Xavier alla schiena, che da quel giorno sarà costretto su una sedia a rotelle.
Mystica (Jennifer Lawrence): nella trilogia originale è uno dei personaggi più cattivi, braccio destro di Magneto, in questi film invece non ha ancora chiaro da che parte stare, ma è molto legata a Xavier che l’ha accolta nella sua famiglia. Ha uno dei poteri più invidiabili: può infatti assumere i lineamenti di qualsiasi persona voglia.
Bestia (Nicholas Hoult): estremamente intelligente, è anche dotato di una forza sovraumana e può tramutarsi in una bestia blu. È la mente del gruppo e costruisce in continuazione dei gadget molto utili alle missioni degli X-Men.
Jean Grey (Sophie Turner, si proprio lei, Sansa Stark di Game of Thrones) ha poteri telepati e telecinetici che la inquietano molto: lungi da essere il personaggio forte e determinato che incontriamo nella trilogia originale, qui è ancora una ragazza spaventata che deve trovare il suo posto nel mondo.
Ciclope (Tay Sheridan): lo vedrete sempre con degli strani occhiali, guai se se li toglie! Con lo sguardo può distruggere interi palazzi, il suo è un potere che lui stesso non riesce bene a controllare.

Wolverine - ovvero prezzemolino
Troveremo, anche se per pochi minuti, Wolverine, il mutante dal corpo che si rigenera e dallo scheletro d’acciaio: si tratta dell’unico personaggio presente in tutti i film dedicati agli X-Men e interpretato sempre dallo stesso attore, ovvero Hugh Jackman. Era prevista anche una sua apparizione in Deadpool, che all’ultimo Hugh Jackman è riuscito a evitare.

William Stryker, ovvero: a volte ritornano
Il personaggio di Stryker è un antagonista minore, di cui però i nostri non si liberano mai: nella versione a fumetti si tratta di un reverendo fondamentalista che vede nei mutanti una minaccia per la società. Sul grande schermo è invece un militare – più in linea con l’idea pacifista degli X-Men cinematografici – ed è stato impersonato di volta in volta da attori diversi. In X-Men 2 ha il volto di Brian Cox, mentre in X-Men le origini – Wolverine quello di Danny Huston. Nella nuova trilogia è invece interpretato da Josh Helman.

Il fumetto di riferimento
Il personaggio di Apocalisse compare qui per la prima volta in un film live action, a esattamente 30 anni di distanza dalla sua prima apparizione in un fumetto. Questo titanico mutante è infatti preso pari pari da una serie di albi, L’era di Apocalisse, che hanno costituito una sorta di cross-over rispetto ai fumetti della serie originale. Il primo numero è uscito nel maggio del 1986 e illustrava un universo alternativo, nel quale si scopriva cosa sarebbe accaduto se Xavier fosse morto prima di fondare la scuola. Non abbiamo motivo di credere che questa pista sia battuta anche dal film, ma è certo che nel fumetto Magneto aveva un ruolo preponderante e che questa caratteristica sia ripresa anche sul grande schermo. Se voleste mettervi a caccia di vecchi fumetti, potrebbe essere interessante trovare l’intera serie e scoprire tutti i rimandi contenuti nel film!

I film da recuperare prima di vederlo
Prima di guardare questo film bisogna recuperarne: tre nella trilogia originale, due dedicati al personaggio di Wolverine, e tre (di cui Apocalisse è appunto il terzo capitolo) della nuova trilogia. Ovvio che recuperarli tutti in breve tempo può essere impegnativo, ma vi consigliamo, almeno per cogliere al meglio tutte le dinamiche che si creano tra i protagonisti, di recuperare i primi due della nuova trilogia, ovvero X-Men, L’inizio (diretto da Matthew Vaughn) e X-Men, Giorni di un futuro passato (diretto, come Apocalisse, e come i primi due della trilogia originale, dal grandissimo Brian Synger).