Frank Matano: iena o non iena, questo è il problema

L'ex inviato e ora conduttore si racconta a Sorrisi

14 Ottobre 2016 alle 15:19

Da qualche settimana Frank Matano è il nuovo conduttore de «Le iene» su Italia 1 accanto a Giampaolo Morelli e Ilary Blasi. Nel frattempo gira l’Italia per registrare la nuova edizione di «Italia’s Got Talent» (che andrà in onda in primavera su Sky) e sta lavorando con l’amico Matteo Martinez a un film tutto da ridere. Ma eccolo nella divisa d’ordinanza de «Le iene».

La prima volta che hai indossato la divisa delle «iene»...
«È stato più di sette anni fa, avevo quasi 20 anni, ero piccolissimo, ero appeno arrivato a Milano e mi hanno messo un vestito delle “iene”. Per me era molto importante. Ho fatto l'inviato tre anni».    

Calzava a pennello?
«No, poi con il tempo ti calza sempre meglio, sia metaforicamente sia fisicamente».

Cosa hai pensato: sono una vera «iena» o mi tocca diventare una «iena»?
«Mi tocca diventare una “iena”! Ci vuole molta più esperienza, però ci sto lavorando da molti anni».

In tre anni da inviato qual è stata la cosa più da «iena» che hai fatto?
«Secondo me lo scherzo a Paolo Brosio a “Le Iene presentano Scherzi a parte”. Io ero il finto giornalista americano che lo intervistava, ci abbiamo studiato un mese per realizzare quello scherzo».   

Pentito?
«Pentito no, mi sono dispiaciuto piuttosto per la sua reazione. Mi sembrava una cosa innocente dirgli: “Ti facciamo chiamare dal Papa” e invece Brosio ha avuto una fortissima reazione, era emozionatissimo. Certo ci sono meno possibilità di vincere il Superenalotto che di essere chiamati dal Papa».

Ora che fai il conduttore il problema è ballare o essere all’altezza di chi ti ha preceduto?
«Colmare un grande senso di inadeguatezza. Cerco di riempirlo con tanto entusiasmo, per onorare un programma che mi ha accolto. I balletti sono molto difficili per me che non ho mai ballato, anche se mi diverte molto ballare, le coreografie le ho studiate molto più di quanto più mi servirebbe!».

Dei tuoi predecessori chi ti piaceva?
«I  migliori conduttori saranno sempre insuperabilmente Luca e Paolo».

Del tuo attuale compagno di scena, Giampaolo Morelli, cosa ti piace?
«Io non lo conoscevo, ma quando ho detto ai miei amici che con me c’era Giampaolo Morelli sono impazziti. Dire che sono fan del suo "Ispettore Coliandro" è poco,  sono dei pazzi... Io e Morelli ci siamo incontrati di fronte a un piatto di carbonara a Roma, lui piace a tutti, esteticamente è bello ed è pure  simpatico. Tutto questo è alquanto fastidioso».

Consigli ricevuti?
«Davide Parenti (linventore delle "Iene", ndr) mi ha detto solo: “Divertiti”. Io ho paurissima, ma sono felicissimo».

Veniamo ai contenuti: farai anche dei servizi?
«Sto pensando all’idea giusta, mi piacerebbe, il programma è bello per i servizi non per lo studio».

Hai già delle idee?
«Tutte mezze e piccole idee, anzi un decimo di idea».

Che differenza c’è fra essere una «iena» e quello che fai sul web?
«In generale, per come sto facendo io questo lavoro, non vedo molta differenza. Comunque io sono nato sul web e lì mi sento libero totalmente, posso fare quello che mi pare, qualsiasi idea, anche la più “schifosa”».

Quando fai il giudice a «Italia’s Got Talent» non sei per nulla «iena»...
«In quel programma mi diverto come un pazzo, è difficlile non divertirsi come pazzi... Ci sono persone che si giocano un loro piccolo grande sogno in pochi minuti così mi viene difficilissimo dirgli “no”. Però da quest’anno mi piacerebbe dire più “no” e infrangere un po’ di sogni».

La categoria di «iene» più iene che conosci?
«Siamo tutti "iene", c’è chi non ha vergogna di farlo vedere agli altri, c’è chi si reprime, c’è chi lo mostra nel modo giusto».

Qual è il «modo giusto»?
«Confrontarsi con le altre persone in modo dissacrante, cinico e sincero».

Dicci una frase da «iena».
«Su Facebook hanno stancato le persone che postano le foto dove sono venuti benissimo e ci scrivono sotto una frase poetica . Basta, l’abbiamo capito che volete dei “like”! Volete finirla? Tipo l’uomo super palestrato a petto nudo che guarda di lato e mette la frase: “Se cerchi di essere qualcuno, prova con te stesso”. Oppure la ragazza in spiaggia con un seno prosperoso e la frase: “Fidarsi di nessuno”. Ma scrivi piuttosto: “Quanto sono figa oggi”!».

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