“Giorgio Ambrosoli – Il prezzo del coraggio”, trama e cast

Una docufiction per ricordare l’eroismo di un uomo a quarant’anni di distanza dal suo assassinio. Protagonista è Alessio Boni assieme a Dajana Roncione, Fabrizio Ferracane e Claudio Castrogiovanni

Alessio Boni sul set della docufiction
18 Dicembre 2019 alle 12:30

Una docufiction per ricordare l’eroismo di un uomo a quarant’anni di distanza dal suo assassinio. Parliamo dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, chiamato dalla Banca d’Italia a curare il fallimento della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, scoperchiandone così gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto.

"Giorgio Ambrosoli - Il prezzo del coraggio" va in onda su Raiuno il 18 dicembre in prima serata.

Protagonista è Alessio Boni, che ha detto: «Ambrosoli non era un poliziotto, un carabiniere o un magistrato. Era un tecnico che, pur capendo i rischi, ha fatto quello che doveva perché era suo dovere. Un esempio per tutti». Al suo fianco, Dajana Roncione nei panni della moglie Anna Lori, e Fabrizio Ferracane in quelli di Sindona. A prestare il volto a Silvio Novembre, il maresciallo della Guardia di Finanza (scomparso lo scorso 28 settembre) che aiutò Ambrosoli negli anni del suo incarico, è Claudio Castrogiovanni, che è anche voce narrante.

Il racconto analizza gli anni cruciali della vicenda, dall’ottobre del 1974 fino all’uccisione di Ambrosoli, avvenuta l’11 luglio 1979, restituendone un ritratto pubblico e privato inedito. Quello di un uomo coerente e lavoratore instancabile ma anche di marito e padre devoto verso la moglie e i tre figli: Umberto, Francesca e Filippo. E la storia di “un eroe borghese”, così come lo aveva definito Corrado Stajano nel suo omonimo libro, viene ricostruita attraverso materiali di repertorio, documenti esclusivi e testimonianze inedite, tra cui l’intervista alla moglie.

«Interpretare Anna Lori Ambrosoli mi ha ricordato l’importanza che ha ogni singola decisione che prendiamo» racconta Dajana Roncione. «Soprattutto mi ha insegnato il coraggio necessario per prendere decisioni che non antepongono il nostro interesse personale a tutto il resto. Anche quando questo interesse è quello di aver salva la vita, la tua o quella della persona che ami. Anna ha fatto proprio questo, ha scelto di perdere pur di difendere due valori oggi spesso bistrattati: verità e giustizia».

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