HUGH LAURIE dopo la fine di DR. HOUSE: «Anche per me inizia una nuova vita»

Adesso che il dottor Gregory House ha iniziato una nuova vita, vicino all’amico morente Wilson ma lontano dalla medicina e dal Princeton Plainsboro Hospital, che ne sarà di Hugh Laurie, l’attore che lo ha interpretato per otto anni in 177 episodi? «Sto vivendo situazioni cui non ero più abituato, per esempio svegliarmi dopo le 4 del mattino» ha dichiarato Laurie dopo aver girato la puntata finale, trasmessa martedì sera su Canale 5...

3 Luglio 2012 alle 23:34

Adesso che il dottor Gregory House ha iniziato una nuova vita, vicino all’amico morente Wilson ma lontano dalla medicina e dal Princeton Plainsboro Hospital, che ne sarà di Hugh Laurie, l’attore che lo ha interpretato per otto anni in 177 episodi? «Sto vivendo situazioni cui non ero più abituato, per esempio svegliarmi dopo le 4 del mattino» ha dichiarato Laurie dopo aver girato la puntata finale, trasmessa martedì sera su Canale 5.

La sua prima estate da ex dottor House è iniziata in musica, con un tour mondiale che prima lo ha portato in Cile e in Argentina e poi in Russia e dintorni. In scaletta le canzoni blues dell’album «Let Them Talk», uscito un anno fa: «Mi sento come un uccellino: bocca aperta, occhi spalancati. Non avevo mai fatto una cosa del genere in vita mia».

Di certo Laurie si sente più leggero: otto anni nei panni di un personaggio difficile come House hanno lasciato il segno. In un recente articolo scritto per il settimanale americano «Entertaiment Weekly», ha raccontato la cura maniacale che dedicava al suo personaggio: «Mi arrovellavo su ogni particolare e su ogni battuta. Guidando verso casa di notte, davo colpi al volante ripensando agli errori fatti durante il giorno. Poi faticavo a prendere sonno pensando alle scene del mattino dopo. Sono arrivato vicinissimo alla pazzia».

Nello stesso articolo Hugh Laurie riassume l’essenza di un telefilm che contro ogni previsione iniziale ha prosperato per otto anni: «La serie ha sempre proposto domande intriganti. Il fine giustifica i mezzi? Che cos’è l’anima? Dio esiste? Che cosa definisce un amico e che cosa sei disposto a fare per lui? Forse non sempre siamo riusciti ad affrontare bene tali questioni, ma ci abbiamo provato. Molte persone nel mondo hanno apprezzato il nostro tentativo. E ne vado molto orgoglioso».

Ma come e dove proseguirà la sua carriera di attore, iniziata 30 anni fa in una fortunata serie di comedy show per la Bbc? Per ora Laurie ha intenzione di recitare esclusivamente per il cinema, partendo con un ruolo da non protagonista, quello del cattivo nel film di fantascienza «Robocop», attesa rivisitazione del classico di Paul Verhoeven del 1987. Evidentemente otto anni di dottor House non gli sono bastati: di fare il simpatico Hugh Laurie non ne vuole proprio sapere.

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