Ci hanno fatto compagnia nei pomeriggi dell'infanzia, come trait d’union tra un cartone animato e l'altro, ma sono stati anche (e alcuni sono ancora) importanti presenze di show di prime time. I pupazzi del piccolo schermo, come Uan, Four e Five, animano il nostro immaginario, veri e propri protagonisti di anni e anni dei programmi per ragazzi e varietà targati Mediaset. E che dire del Gabibbo? Un simbolo del tg satirico “Striscia la notizia” che si è guadagnato sempre più spazio fino a diventare addirittura conduttore di “Paperissima Sprint”.
Anche in casa Rai ce ne sono stati tanti. Uno su tutti: Topo Gigio, il simpaticissimo roditore nato dalla mente di Maria Perego, ha avuto una carriera da star. Se la maggior parte delle persone lo collegano allo “Zecchino d’Oro”, il concorso di canzoni a misura di bambino, non tutti ricordano le sue esperienze internazionali: tra ”Ed Sullivan Show” e la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
I burattini catodici hanno accompagnato gli esordi di star della tv o hanno avuto l'onore e l'onere di accompagnare grandi nomi del piccolo schermo come Baudo, Carrà, Tortorella e Mike.
Ecco i 10 pupazzi indimenticabili del piccolo schermo: da Uan a Floradora, passando per Rockefeller, Calimero e il Gabibbo.
Uan
È l’indimenticabile cagnolone rosa dalle sopracciglia fucsia, spalla comica dei conduttori del programma per ragazzi “Bim Bum Bam”. Esilaranti le scenette con Paolo Bonolis che gli dava gli schiaffi beccandosi, come risposta, una serie di morsi. Restò in tv dal 1983 al 2001, quando il format per ragazzi chiuse i battenti. Fece poi qualche apparizione negli show “Tutti pazzi per la tele” su Rai1, “Matricole & Meteore”, “Le Iene” e “90 Special” su Italia 1. E nel trailer di lancio della terza stagione del serial Netflix “Stranger Things”. Non finisce qui: la Direzione Brand Extension e Licensing di Mediaset, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design, ha dato vita a una collezione di prodotti di cartoleria, valigie, giocattoli, accendini e capi di abbigliamento con il volto iconico di Uan.
Five
L’irriverente draghetto arancione è stato la mascotte della nascente Canale 5. Creato dal Gruppo 80 di Enrico Valenti e Kitty Perria (che in seguito tireranno fuori dal cilindro anche Uan e Four) aveva la voce di Marco Columbro. Il suo nome faceva riferimento al canale che rappresentava, dove ha partecipato alla trasmissione “Premiatissima” come spalla del musicista Augusto Martelli. Il successo fu così grande che divenne protagonista degli show per ragazzi “Five Time”, “Domenica con Five” e “Domenica con Five”, incidendo anche le sigle (in coppia con Cristina D’Avena). Il boom ha generato tanto merchandising, ma la sua carriera è passata anche per programmi cult come “Il pranzo è servito” e “Superflash” con l’indimenticato Mike Bongiorno.
Four
Four era un orsetto teenager, parlava con il gergo della sottocultura paninara ed era fan dei Duran Duran. È stata la star indiscussa di “Ciao Ciao” su Rete 4 e “Ciao Ciao Mattina” su Italia 1 dove faceva da spalla a Giorgia Passeri, poi a Debora Magnaghi e, infine, a Paola Tovaglia. Passò il tempo e, nei primi Anni 90, Four abbandonò lo slang paninaro. Ricordiamo anche che, al suo fianco, arrivarono il cuginetto Fourino e la scimmietta Ragù. Dopo la chiusura dei programmi per bambini targati Mediaset, nel 2015 Four apparve nel video del singolo “Maria Salvador” di J-Ax.
Topo Gigio
Creato da Maria Perego per il programma “Serata di Gala” della televisione di Stato Italiana, aveva la voce di Domenico Modugno. Fu il primo pupazzo antropomorfo ad apparire nel mitico “Carosello”. Ebbe un successo stratosferico soprattutto all'estero: uscirono comics, fu protagonista del film “Topo Gigio e la guerra del missile” del regista giapponese Kon Ichikawa (presentato alla 28esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia), condusse “Canzonissima” con Raffaella Carrà e diventò presenza fissa dell’”Ed Sullivan Show”. Quasi tutti lo ricordano, però, oltre che per la hit “Strapazzami di coccole” intonata insieme a Raffaella Carrà, anche come spalla di Cino “Mago Zurlì” Tortorella nello “Zecchino d’Oro”, concorso canoro per bambini in diretta dall’Antoniano di Bologna.
Calimero
Nasce dalla mente dei fratelli Nino e Toni Pagot e di Ignazio Colnaghi come cartoon per promuovere un sapone all'interno di “Carosello”. Diventa, via via, protagonista di varie serie animate. Si trasforma in pupazzo in “Big!” su Rai1, in uno spazio condotto da Giorgia Passeri. Un rilancio per il pulcino nero: oltre a un nuovo cartone animato, furono pubblicati anche dei fumetti.
Gabibbo
Il suo nome, per i genovesi, indica gli scaricatori di porto che non vivono in Liguria. Resta che il pupazzone rosso ha avuto un successo cresciuto anno dopo anno grazie alle trasmissioni ideate da Antonio Ricci. Una su tutte, ovviamente, il celeberrimo tg satirico “Striscia la notizia” in cui il Gabibbo canta la sigla finale con le veline. Dopo essere stato giustiziere nell’access di Canale 5 con la rubrica “S.O.S. Gabibbo”, ha condotto e partecipato a una miriade di show dell'ammiraglia Mediaset: da “Paperissima Sprint” a “Estatissima Sprint”, passando per “Veline”, “Velone” e “Cultura Moderna”.
Provolino
Ideato da Paul Campani e dall’attore comico Raffaele Pisu (che lo animava), ebbe parecchio successo come spalla nei programmi Rai “Vengo anch'io”, “Che domenica amici”, “Senza rete” e “La domenica è un'altra cosa”, in onda fra il 1968 e il 1970. Nel 1969, Oreste Lionello diventa la voce del personaggio. Il ritiro dalle scene di Pisu, coincide con quella di Provolino. Il ritorno è a “Striscia la notizia”, tra il 1989 e il 1991. E nel programma amarcord “Meteore”.
Rockerfeller
Il corvo in frac che mette alla berlina i personaggi dello showbiz e i politici è manovrato dal ventriloquo José Luis Moreno, ed è stato famosissimo negli Anni 80 in Spagna e in Italia. Nel nostro Paese tutto partì da quel “Fantastico 5“ che gli diede una grande popolarità e produsse merchandising a go-go. Partecipò anche a “Odiens” e al “Dopofestival” di Sanremo. Il successo italico iniziò a scemare dal 1985, quando la sua carriera dirottò verso Spagna e America Latina. Anni più tardi il creatore Moreno divenne produttore tv, non rinunciando a un paio di apparizioni in “I migliori anni” e il “Festival di Sanremo” 2013 su Rai1.
Floradora
La cagnolina che conversava con il grande Paolo Limiti era giocherellona, brillante, ma anche impertinente. Una sorta di bocca della verità dei programmi di Limiti. Uno su tutti il bellissimo “Ci vediamo in tv” su Rai2. Nasceva dall'amore del conduttore per gli animali e ne rappresentava la controparte cattivella, ma simpaticissima.
Dodò
Chi non ricorda il celeberrimo uccello parlante a pois, mascotte della trasmissione per bambini “L'albero azzurro”? Dopo un periodo nelle mattine di Rai1, il programma va in onda nei pomeriggi di Rai Yoyo. Dodò è un po’ l'anima dello show, portavoce delle curiosità che hanno tutti i bambini.
Chi è stato bambino tra l’inizio degli Anni 80 fino a poco prima del 2000 non può dimenticare il programma pomeridiano andato in onda su Italia 1 e Canale 5. E non può non aver amato il pupazzo rosa a forma di barboncino che in tv ci ha tenuto per mano durante tutta l’infanzia
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