Jury Chechi: «Vi svelerò i segreti delle Olimpiadi»

Il campione è tra gli esperti di "Il circolo degli anelli", la trasmissione sui Giochi di Tokyo

Jury Chechi
23 Luglio 2021 alle 08:50

I cinque anelli sono il simbolo dei Giochi Olimpici che vedremo dal 23 luglio all’8 agosto. La trasmissione che le presenterà (tutte le sere su Raidue dal 23 luglio) si intitola “Il circolo degli anelli”. E tra i suoi protagonisti non poteva mancare “Il signore degli anelli”. Che poi è il soprannome di Jury Chechi, Medaglia d’oro in questa disciplina alle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta, Stati Uniti.

Jury, che cosa rende uniche le Olimpiadi?
«Semplice: tutto il mondo le attende. E tutti gli atleti si preparano per arrivarvi al picco della forma. Vincere qui è un risultato ineguagliabile. E poi solo le Olimpiadi riuniscono gli atleti di ogni sport, a differenza di quello che succede, per esempio, nei Mondiali delle varie discipline».

Che cosa possiamo aspettarci dalla squadra italiana a Tokyo?
«Sono ottimista, credo che faremo il nostro record di medaglie di sempre. Ci sono tutti i presupposti giusti, perché durante la pandemia abbiamo gestito bene lo sport di vertice (altro discorso per quello di base...). Scherma, nuoto, canottaggio, tiro a volo sono le nostre sicurezze. Mi aspetto anche belle sorprese dagli sport di squadra: basket, pallavolo, ciclismo. E nella ginnastica vedo già una medaglia per Marco Lodadio, proprio agli anelli».

I “colleghi” per cui farà più il tifo?
«Per tutti, naturalmente, ma... lasciatemi citare Federica Pellegrini e Vanessa Ferrari, due atlete straordinarie e senza età, un po’ come me (a 34 anni, tra lo stupore di tutti, Chechi ottenne una Medaglia di bronzo ai Giochi di Atene, ndr). Poi non mi perderò di certo i velocisti come Tortu e Jacobs e la loro staffetta 4x100, che è da sempre una mia passione. Mi dispiace per la saltatrice in lungo Larissa Iapichino (figlia di Fiona May, due Argenti olimpici vinti nel lungo, ndr) che si è infortunata e non ci sarà. Ma è giovane, si rifarà».

Il ricordo più bello delle sue Olimpiadi?
«Quando ho concluso l’esercizio agli anelli ad Atlanta. Erano quattro anni che aspettavo quel momento. E poi ad Atene: un Bronzo che per me valeva oro».

Quattro anni di attesa e poi ci si gioca tutto in un minuto... non fa paura?
«Non hai paura proprio perché sai di esserti preparato alla perfezione».

Quale impresa olimpica, di quale atleta, non scorderà mai?
«Sono tante, non posso citarle tutte. Sicuramente tra le più grandi metto le vittorie di Federica Pellegrini e del canoista Antonio Rossi, che ha fatto un percorso di crescita pazzesco ed è anche un caro amico. Poi le medaglie di Alex Zanardi alle Paralimpiadi. E il trionfo di Stefano Baldini nella maratona del 2004 ad Atene: la più classica delle discipline olimpiche nella città-simbolo delle Olimpiadi!».

Ci racconta i “dietro le quinte” di una Olimpiade? C’è tempo solo per gli allenamenti o anche per le amicizie?
«Dipende. A Seul in Corea del Sud nel 1988 non avevo speranze di medaglia e mi sono goduto lo spettacolo e la socialità nel villaggio olimpico che ospita tutti gli atleti. Mi sono anche fidanzato... Ad Atlanta e poi ad Atene, invece, dovevo concentrarmi sulla gara, ma sono riuscito comunque a chiacchierare con il tennista Roger Federer, un mio mito. O a fare amicizia con i sollevatori di peso turchi e la squadra palestinese di atletica: persone diversissime accomunate dallo stesso sogno».

Per ambientarsi in Giappone, tra fuso orario e il resto, cosa serve?
«C’è chi si adatta meglio e chi meno. L’importante è arrivare almeno due settimane prima, per acclimatarsi».

E il cibo? Sushi per tutti?
«Noi italiani ci portiamo il nostro, con i nostri cuochi. Meglio evitare sorprese».

Chi ci sarà oltre a lei a commentare le gare?
«La conduttrice è la bravissima Alessandra De Stefano. Io sarò ospite fisso insieme con Sara Simeoni, il che mi fa molto piacere, perché Sara fa parte della storia sportiva d’Italia. Anzi, della Storia d’Italia e punto. Perché lo sport è importante nella vita di tutti».

Dopo la vostra trasmissione, dove farete il punto della situazione, cominceranno le dirette sportive: e andranno avanti tutta la notte. L’ora tarda sarà un problema per gli ascoltatori?
«Più che altro sarà un problema per me! Sono abituato a non fare strapazzi e ad andare a letto presto... ma per le emozioni di un’Olimpiade posso fare qualsiasi sacrificio (ride)».

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