Ci parlano della loro famiglia e del loro amore, nato nel 2004 al "Grande Fratello 4"

Un tempo c’era la famiglia del Mulino Bianco. Adesso c’è quella Orogel. Perché la famiglia formata da Katia, Ascanio e i loro figli Matilda (13) e Tancredi (7), protagonista di uno spot in onda in questi giorni, il secondo dopo quello di un anno fa, è davvero speciale.
«Abbiamo girato a novembre. È stato bello, ci hanno messo a nostro agio» ci racconta Katia. «Eravamo in una villa molto famosa fuori Roma, sull’Appia antica. Ci hanno girato anche “Perfetti sconosciuti”, oltre che il primo spot. Questa volta però abbiamo dovuto usare un sacco di precauzioni. Abbiamo riprodotto quello che accade ogni sera a casa nostra» aggiunge Ascanio.
Se avete vissuto su Marte negli ultimi 16 anni, forse non sapete di chi stiamo parlando. Ebbene, Katia e Ascanio sono la coppia più famosa del “Grande Fratello”, ed è nata del 2004: «In Casa c’era attrazione, ma ci siamo innamorati soltanto una volta usciti. Siamo andati a convivere quasi subito» ricorda lei.
Oggi di cosa vi occupate?
Katia: «Io lavoro come influencer. Mi occupo di moda, accessori, gioielli, tisane, integratori, candele, bellezza, cura del corpo…».
Ascanio: «Io da dieci anni sono general manager del campo da golf “Terre dei consoli” e adesso anche consigliere della Federazione italiana golf. Le mie apparizioni in tv sono finite con “Il treno dei desideri” della Clerici, poi l’anno scorso ero a teatro con “Ricette d’amore”, ma il Covid ha fermato tutto».
A vedervi in tv sembrate una bella famiglia…
Katia: «Siamo fortunati, ma viviamo la nostra vita nella totale normalità, cresciamo i figli come tutti, con le difficoltà del momento. Abbiamo una figlia adolescente presa dalla scelta del liceo e un bimbo nel pieno della sua energia. Cerchiamo di dare il meglio di noi nel lavoro e come genitori».
Com’è stato diventare genitori? Ha cambiato il vostro rapporto?
Katia: «Aggiunge e toglie, come in tutte le coppie. Prima sei in due e poi devi ritrovare l’equilibro».
Che ragazzi sono Matilda e Tancredi, a chi somigliano?
Katia: «Matilda fisicamente a me. Però io mi ritrovo più in Tancredi come carattere: è giocoso, divertente, molto sensibile, lei è invece più introversa. Forse più simile al papà, anche se poi è simpaticissima».
Ascanio: «Con mia figlia ho un rapporto di forti contrasti. Cerco di darle spazio e difenderla quando litiga con Katia, ma poi intervengo in modo duro se c’è da prendere una decisione e farle capire che ha sbagliato. Tancredi è il figlio che ogni padre vorrebbe: sono il suo idolo, è uno sportivo. A mia figlia scivola tutto addosso, un po’ come a me, che anche se discuto mi passa in fretta. Tancredi invece è un martello, ti sfinisce finché non cedi. Ero così anch’io con i miei genitori. Siamo due “manipolatori”».
Siete sposati da 15 anni: qual è il segreto del vostro matrimonio?
Katia: «Non c’è una pillola magica. Se guardo mio marito mi piace come il primo giorno. Sento ancora le farfalle nello stomaco, mi piacciono anche i suoi difetti. Il mio consiglio è di non trascurarsi mai, per sé ma anche per chi hai accanto. Facciamo tante cose insieme, come guardare serie in tv o viaggiare, e mi piace seguirlo nelle sue passioni e viceversa. Se va a giocare a golf e ho tempo, adoro accompagnarlo. E lui mi sostiene in quello che faccio, mi sprona, mi dà consigli. Trovare un marito convinto che la propria moglie abbia un talento e la incoraggi, è fantastico».
Ascanio: «Non esiste un segreto, una volta che accetti il “lato oscuro” dell’altro sei a posto. Mia moglie quando si arrabbia urla, dice parolacce, ma l’importante è contenere l’evoluzione sismica del litigio e aspettare che passi. E poi la componente fisica è importante. Abbiamo passato momenti di tensione subito dopo la nascita di Matilda perché Katia si dedicava soltanto a lei. Mi sono sentito messo da parte. Ma invece di “guardare altrove”, ho preferito affrontare il problema».
Gestione domestica: come vi dividete i compiti?
Katia: «Abbiamo una persona che ci aiuta a casa e con i ragazzi. Io sono molto attenta e gelosa della mia casa, la voglio pulita, ordinata e profumata. Ascanio è bravo a cucinare. Io a fare lavatrici e asciugatrici».
Ascanio: «Ho una grande passione per la carne, Katia mi ha regalato un barbecue particolare e potrei aprire una steak house! Ho girato il mondo assaggiando carne, ho imparato a cucinarla. È un rito che unisce la famiglia. In inverno, quando fa buio presto e il campo da golf chiude, porto io a volte i ragazzi ad atletica o a scuola».
Vi ritagliate mai dei momenti tutti vostri?
Katia: «Prima di questo anno, il venerdì era la nostra serata. Uscivamo, andavamo a cena, al cinema, vedevamo gli amici e magari ci facevamo dei viaggetti, anche solo di pochi giorni, da soli».
Ascanio: «Per me viaggiare è una necessità. Infatti faccio fatica a stare chiuso in casa in questo periodo. Ma siamo stati fortunati perché grazie all’indotto creato dopo il “GF” abbiamo messo via dei soldi che spendiamo per viaggiare con i nostri figli e far loro capire come funziona il mondo».
Motivi di litigio tra voi?
Ascanio: «In genere i litigi partono per una mia presa di posizione verso il suo modo di fare con i ragazzi, poi lei diventa una iena. Ha dei modi e un tono di voce alto che detesto, ma lei urla ancora di più. Quindi o restiamo in silenzio per 24 ore o ci diciamo le peggio cose. Quando sa di avere torto, mi blocca perfino su Instagram e WhatsApp!».
Katia: «È vero, ma blocco anche mia figlia (ride). Però non dico parolacce, semmai cose orrende, tipo: “Esco e ti abbandono!”. È un modo per sfogarmi. A me danno fastidio alcuni suoi atteggiamenti. Ma in genere facciamo pace subito».
Cosa vi rende felici?
Katia: «Ho tutto quello che ho sempre desiderato. Da piccola sognavo il principe azzurro ed era come Ascanio».
Ascanio: «Mi rende felice vedere che i miei figli stanno bene e che mia moglie si sta realizzando».
Quando l’altro vi fa battere più forte il cuore?
Ascanio: «Quando si lascia andare e abbassa le difese è il momento più bello».
Katia: «Appena mi sveglio, si gira e mi dà una carezza. È un gesto così tenero».