La stagione 2023 di Formula 1 è su Sky Sport (e Now)

Domenica 5 marzo scatta il Gran Premio del Bahrain che possiamo seguire in diretta su Sky Sport e su Now

Davide Valsecchi, Federica Masolin, Marc Gené, Matteo Bobbi e Carlo Vanzini
2 Marzo 2023 alle 09:03

Si riaccendono i motori per la nuova stagione del mondiale di Formula 1, con 23 appuntamenti in calendario. Domenica 5 marzo alle ore 16.00 scatta il Gran Premio del Bahrain che possiamo seguire in diretta su Sky Sport e su Now e in differita su Tv8 a partire dalle ore 21.30. Sul circuito, teatro dei recenti test invernali, le monoposto tornano a girare già venerdì 3 alle ore 12.30 per la prima sessione di prove libere alla quale è presente anche il team motori di Sky Sport al completo. E con alcuni di loro come Federica Masolin, Davide Valsecchi, Matteo Bobbi e Carlo Vanzini abbiamo potuto scambiare qualche battuta.

Federica, cosa ci dobbiamo aspettare per la nuova stagione?
Masolin: «Innanzitutto, troverete una nostra presenza ancora maggiore sui social che stanno diventando sempre più importanti. Come la rubrica su Instagram la mattina della gara che condurrò insieme a Davide Valsecchi. Il seguito e le interazioni, i commenti per le immagini dei test invernali diffuse anche su YouTube e TikTok hanno dimostrato che siamo sulla strada giusta. La possibilità di fare domande ai nostri esperti verrà ulteriormente ampliata».

La F1 continua ad avere un pubblico prevalentemente maschile?
Masolin: «Direi di no, forse lo era in passato. Ci sono ragazze che ne sanno più degli uomini, che sono più appassionate e il mondo dei social in questo senso è proprio un bel termometro. Le donne amano questo sport perché si fanno coinvolgere dalle storie umane e professionali dei piloti, perché si gira un po’ il mondo e questo ti fa anche un po’ sognare».

A quando Federica Masolin in cabina di commento?
Masolin: «Beh, bisognerebbe chiedere a Carlo Vanzini (ride). Scherzi a parte, se devo essere sincera non ci ho mai pensato, a me piace chiacchierare, svelare le emozioni, mi piace tanto quello che faccio, mi piace il contatto umano nel paddock. Non so se mettermi le cuffie e raccontare cosa accade in pista può essere nelle mie corde. Provare, però, mi piacerebbe».

Davide, cosa ne pensi di un campionato su 23 gare?
Valsecchi: «Se devo essere sincero sono tante, forse troppe. Con un mondiale così lungo le possibilità che si arrivi alle ultime 2-3 a giocarsi il titolo secondo me sono poche. Posso capire eventuali esigenze commerciali, ma credo che una stagione con 18-19 appuntamenti siano un numero giusto per avere un campionato bellissimo e di alto livello».

Esiste ancora il gioco di squadra fra compagni di team?
Valsecchi: «Anche quando correvo, non sono mai stato appassionatissimo di giochi di squadra. Da pilota sono convinto che il titolo del migliore del team ciascuno se lo prende da solo. Questo anche quando il team manager ha puntato su uno dei due e magari nelle prime gare era l’altro ad andare più forte. Quest’anno sono curioso di vedere cosa succederà in Ferrari tra Leclerc e Sainz ma anche in Mercedes tra la voglia e l’esperienza di Hamilton da una parte e la bravura di Russell dall'altra».

Matteo, quali sono i temi tecnici della stagione 2023?
Bobbi: «Di sicuro una convergenza progettuale. Tranne Red Bull, Ferrari e Mercedes che hanno mantenuto impostazioni differenti, la maggior parte degli altri team si sono avvicinati a quello austriaco, qualcuno ha preferito seguire Maranello. Poi bisogna capire cosa vuole fare la Mercedes. La vettura di quest’anno sembra già predisposta per modifiche, soprattutto nella zona delle pance. Credo che sia già pronta una sorta di versione B».

Già dai test invernali chi hai visto bene tra i giovani?
Bobbi: «Oscar Piastri della McLaren sembra molto interessante. Nick De Vries, campione del mondo in Formula E due anni fa, è un esordiente per modo di dire con l’Alpha Tauri e mi è piaciuto, anche Logan Sargeant sulla Williams ha fatto bene il secondo giorno di prove. Quest’anno vedo un bel parco partenti di altissimo livello ma, devo essere onesto, la Formula 1 in questi ultimi anni sta vivendo un momento d’oro in quanto a talenti in pista».

Un consiglio alla Federazione Internazionale dell’Automobile?
Bobbi: «Vorrei una Formula 1 più semplice nei regolamenti sportivi. Due esempi? La questione dei “track limit” sulle piste, una maggiore omogeneità da parte dei commissari sportivi nel prendere le decisioni. Altrimenti diventa anche molto complicato spiegare, soprattutto a chi comincia a seguire questo sport, perché lo stesso tipo di contatto fra vetture in due gare differenti determini sanzioni molto distanti fra loro».

Carlo, quali novità ci aspettiamo in… cabina di commento?
Vanzini: «Tanto per cominciare direi il canale audio con alcuni team principal al muretto box per intervenire direttamente durante la cronaca. Poi l’arrivo di Ivan Capelli, che in realtà ha già “debuttato” poco tempo fa con me nell’ultima giornata di test. È un inserimento importante per la nostra squadra, porta esperienza, credibilità e autorevolezza nel commento, che già facciamo bene, della Formula 1. Conserva lo stesso entusiasmo che aveva quando ha iniziato a fare il commentatore in tv, lo stesso che aveva quando ha iniziato a fare il pilota e che lo ha portato fino alla Ferrari».

Quest’anno 23 gare e fra loro 6 avranno anche le Sprint Race.
Vanzini: «Le avevamo già viste in passato al sabato mattina, sono aumentate e per me sono sempre spettacolari. Manca però ancora uno step: oggi servono a determinare la griglia della gara di domenica, l’obiettivo originario però era farle diventare una gara a sé stante. Ma in Formula 1 per prendere certe decisioni serve l’80% dei consensi dei team, non è una cosa facile.

Un consiglio per aumentare lo spettacolo quale potrebbe essere?
Vanzini: «La cosa che farei subito è utilizzare monoposto uguali per tutti i piloti. Sia pur su disegni e con caratteristiche differenti, mi piacerebbe sapere che tutti possono utilizzare macchine molto simili a livello di competitività. Il che vorrebbe anche dire poter esaltare il diverso stile di guida, oltre alle capacità, di ogni pilota».

A quando Federica Masolin in cabina di commento?
Vanzini: «(sorride) Per me quando vuole, anche presto. Federica è la padrona di casa della Formula 1 a Sky Sport, lei ha le chiavi per ogni posto, quindi può venire in cabina di commento quando lo desidera».

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