Lino Banfi: «Se volete un consiglio chiedete pure a me»

Nel programma “Oggi è un altro giorno” l’attore pugliese dispensa perle di saggezza ai telespettatori di Raiuno

21 Maggio 2021 alle 09:22

Ha 84 anni, che non dimostra, e un entusiasmo da ragazzino. Lino Banfi ha il merito di avere tenuto incollati al cinema e al piccolo schermo quattro generazioni di spettatori. Saggio, rassicurante e di buon umore, l’attore pugliese ha sempre le parole giuste in ogni occasione in tv, come nella vita di tutti i giorni.

Ed è anche per questo che è ospite fisso per due volte alla settimana, il lunedì e il venerdì, a “Oggi è un altro giorno”, il programma condotto da Serena Bortone nel pomeriggio di Raiuno. Si chiama “Lino nazionale” lo spazio riservato al “nonno più famoso d’Italia”, chiamato a dispensare consigli e perle di saggezza ai telespettatori che si rivolgono a lui con richieste, messaggi e domande di tutti i generi.

Lei è un personaggio amato dal pubblico. Il ruolo da “grande saggio” sembra cucito addosso a lei…
«Appena siamo entrati in lockdown lo scorso anno, per un po’ ho fatto “il vecchio”. Poi un bel giorno ho chiamato i miei stretti collaboratori dicendo loro che avrei voluto impegnarmi in nuovi progetti. Ho girato due film, “Viaggio a sorpresa” con Ronn Moss e “Vecchie canaglie” con Andrea Roncato e Greg (Claudio Gregori, ndr). Un giorno sono andato in tv da Serena Bortone e visti gli alti ascolti mi hanno chiesto di partecipare come ospite fisso. A me piace molto interagire con i telespettatori».

Una nuova esperienza che si aggiunge alla sua bella carriera…
«C’è di più. Avevo smesso di amarmi da una ventina di anni perché ero ingrassato. Eppure durante la pandemia ho cominciato ad apprezzarmi. Quando mi sono rivisto in vecchi film, ho detto: “Ma io sono bravo, ho lavorato con i più grandi!”. Non mi ritengo bello ma ho buoni lineamenti. In fondo a 20 anni facevo l’attore nei fotoromanzi… Insomma con questo programma ho voluto mettermi nuovamente in gioco».

Alla Bortone non vuole dire da quale luogo si collega. Ma a noi può svelarlo?
«Non posso. È un posto segreto dove la connessione è impeccabile, però ho promesso alla conduttrice che sarei andato di persona all’ultima puntata».

Che richieste riceve dai telespettatori?
«Di tutto, di più. In quei 20 minuti mi rilasso. La cosa bella è che io non so cosa mi chiederanno e Serena non sa cosa risponderò io».

Partiamo dal suo ambiente. Che consigli darebbe a un giovane aspirante attore?
«Di indossare i paraocchi, quelli utilizzati dai cavalli. Di tenere duro e fare sacrifici. Ricordo ancora quando dormivo nei treni fermi alla stazione di Milano con il cartone addosso. Quando vedevo i film con Manfredi e Sordi dicevo ai miei compagni di avventura che un giorno avrei lavorato con quegli attori. Loro mi guardavano con compassione, pensando: “Poverino, sarà la fame…”. Poi i miei sogni li ho realizzati tutti».

Nel mondo dello spettacolo si vive di alti e bassi. Cosa si sente di dire a chi, pur famoso, sta lavorando poco?
«A chi è più famoso di me dico che quando, potendoselo permettere, conduceva una bellissima vita, viaggiando e comprando ciò che voleva, io ero a casa in pantofole. Non ho mai fatto follie. Non bisogna abbattersi ma rialzarsi piano piano».

Ha una famiglia unita e so che è lei a dettare ancora legge. È vero?
«I miei figli Rosanna e Walter, ormai genitori, vengono ancora da me a chiedere suggerimenti. Insieme gestiamo la nostra “orecchietteria” a Roma...».

Con i suoi nipoti si comporta come “nonno Libero”?
«Con loro sono presente e disponibile. Ora il mio pensiero è Virginia, la figlia di Rosanna, che sta per sposarsi».

Che raccomandazioni fa a sua nipote Virginia e a tutte le ragazze che sono in procinto di sposarsi?
«Di fare figli altrimenti un domani non ci saranno più “nonni Libero” (sorride)».

E alla nuova generazione?
«A quelli che hanno un’età dai 10 ai 40 anni dico: “Una volta alla settimana, spegnete per dieci minuti cellulare, tablet e pc, e guardate negli occhi i vostri nonni e le persone più care”».

Cosa consiglia invece ai suoi coetanei o anche a chi è appena andato in pensione?
«Ai vecchietti dico che non devono stare a guardare i cantieri. Che gliene frega loro di come stanno lavorando i muratori (sorride)? Chi, invece, ha smesso di lavorare, riposasse un po’».

Lei i consigli li accetta? E da chi?
«Solo da mia moglie Lucia, che da sempre mi guarda come una telespettatrice qualunque. L’anno prossimo festeggiamo le nozze di diamante (60 anni di matrimonio, ndr), che io ho ribattezzato “nozze d’amante” perché abbiamo vissuto 20 anni da fidanzati, 25 da marito e moglie e gli ultimi li stiamo vivendo da amanti».

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