Marco negli Stadi 2023: Mengoni libero come mai prima d’ora

Il racconto del concerto del 20 giugno allo Stadio Euganeo di Padova

21 Giugno 2023 alle 12:30

Quante cose possono cambiare in un anno! Per esempio vincere di nuovo il Festival di Sanremo, partecipare persino all'Eurovision con un ottimo risultato, chiudere una trilogia di album. Oppure ripresentarsi sul palco come un uomo libero, che quello sì è difficile sul serio. La libertà di Marco Mengoni non è più solo quella dell'artista, ma quella della persona, una vera conquista. La libertà di fare quello che si crede più opportuno per essere felici è bellissima ma nel suo caso vale dieci perché non tutti hanno la fortuna che quella libertà venga non solo accettata, ma capita nel profondo.

Il senso di quello che abbiamo visto allo Stadio Euganeo di Padova il 20 giugno si riassume bene in quel senso di libertà o di liberazione se così possiamo dire, nell'atmosfera gioiosa che abbiamo respirato dalla prima all'ultima canzone, trovando nei ritmi scatenati dei primi brani e nelle emozioni più commoventi che tinteggiavano dopo qua e là quella festa, un equilibrio sempre solare, mostrando la sua chiave di comunicazione diretta e bellissima con il suo pubblico che in questo caso supera quello che già conoscevamo.

Questo ha reso un tour per moltissimi aspetti simile a quello già visto, in qualcosa di decisamente inedito. Cambiano alcuni elementi scenici che si evolvono in funzione del prisma, titolo del capitolo finale della trilogia, c'è Drusilla Foer che introduce Marco con la sua brillante ironia, diverse novità in una scaletta di oltre due ore ma la vera novità è stata la disinvoltura con cui si è raccontato ponendo gli accenti sulle parole più sentite delle sue canzoni, parlando in diverse occasioni di amore che per sua natura dev'essere senza confini.

Il momento in cui canta "Due vite" di fronte a un pubblico pazzo di gioia e con le lacrime agli occhi, solo questo vale il prezzo del biglietto. Con la sua gratitudine continua, ha ribadito quanto certe occasioni non è detto capitino troppe volte nella vita. Sarà pessimismo o un forte senso della realtà, ma Marco sembra non voglia perdere tempo. disegnando per se stesso un futuro di felicità da vivere certo, ma anche da restituire e condividere.

Marco negli Stadi 2023: le date

Le date negli stadi sono tutte sold out.

17 giugno 2023 - BIBIONE (Stadio Comunale) - Data Zero
20 giugno 2023 - PADOVA (Stadio Euganeo) - Prima data
24 giugno 2023 - SALERNO (Stadio Arechi)
28 giugno 2023 - BARI (Arena della Vittoria)
1 luglio 2023 - BOLOGNA (Stadio Dall’Ara)
5 luglio 2023 - TORINO (Stadio Olimpico)
8 luglio 2023 - MILANO (Stadio San Siro)
15 luglio 2023 - ROMA (Circo Massimo)

Marco negli stadi 2023: la scaletta

Cambia un uomo - (Materia (Terra) 2021)
Esseri umani - (Parole in circolo 2015)
No stress - (Materia (Pelle) 2022)
Voglio - (Atlantico 2018)
Muhammad Ali - (Atlantico 2018)
Psycho Killer - (Dove si vola 2009)
Credimi ancora (Re matto 2010)
Mi fiderò - (Materia (Terra) 2021)
Luce - (Materia (Terra) 2021)
Proteggiti da me - (Marco Mengoni Live 2016)
Parole in circolo - (Le cose che non ho 2015)
Due nuvole - (Materia (Prisma) 2023)
L’essenziale - (Pronto a correre 2013)
Pazza musica - (Materia (Prisma) 2023)
Due vite - (Materia (Prisma) 2023)
Fiori d’orgoglio (Materia (Prisma) 2023)
Sai che - (Marco Mengoni Live 2016)
Hola - (Atlantico 2018)
Ti ho voluto bene veramente - (Le cose che non ho 2015)
Guerriero - (Parole in circolo 2015)
Ma stasera - (Materia (Terra) 2021)
Pronto a correre - (Pronto a correre 2013)
Io ti aspetto - (Parole in circolo 2015)
Proibito (Materia (Terra) 2021)
Buona vita - (Atlantico 2018)

Marco Mengoni: le dichiarazioni

«I numeri non mi fanno mai effetto. Mi fa effetto il pubblico. Quando canto "Due vite" di fronte a tutti quella gente e il pubblico parte a cantare è un'emozione enorme per me».

«Durante la data di Bibione non sono crollato del tutto. Ci sono canzoni che purtroppo o per fortuna non riesco a cantare facilmente, come è stato ed è ancora in qualche modo con "Ti ho voluto bene veramente, ad esempio, ma anche "Luce" e "Proteggiti da me": c'è un trasporto emotivo che parte da me, arriva al pubblico e torna indietro fortissimo».

«Questo ciclo di concerti me lo aspetto ancora più partecipativo. Non so come spiegarlo, ma sento che tantissime persone mi hanno capito, mi hanno voluto capire. Quello che abbiamo costruito negli anni, oggi è un rapporto diretto, nel quale mi sento "incluso"».

«In passato, sì, mi sentivo non compreso. Spesso non è colpa degli altri, ma siamo noi che ci facciamo dilaniare dai giudizi. Oggi mi sento più grande, più consapevole, anche dei miei limiti, c'è una crescita credo anche psicologica, fisica. Continuo a vedermi pieno di difetti ma oggi riesco a non vergognarmene».

«Sulle questioni di attualità legate alle famiglie arcobaleno e sulla discussione in merito al riconoscimento della loro genitorialità di cui si sta discutendo in parlamento: «Parlo da essere umano, non da politico o da esperto sul tema. A me tutta questa cosa che sta succedendo mi pare disumana, stiamo parlando di bambini, stiamo parlando di vita. La famiglia è quella che ti insegna a vivere. Io ho due genitori meravigliosi ma posso dire di essere cresciuto avendo come riferimento forte mio nonno, al quale devo molto della persona che sono oggi. Tutta questa situazione mi pare assurda».

«Dopo il Circo Massimo entrerò in studio per definire alcune cose, non voglio perdere il focus anche per l'arrivo delle date europee. Insomma, non voglio uno shock troppo forte quando questo periodo legato a "Materia" finirà».

Gli ospiti della Festa Finale al Circo Massimo

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