Marta Flavi: «Parlo di sentimenti in tv, ma io…»

Mitica signora di "Agenzia matrimoniale", ora conduce la rubrica "Lui e lei" all’interno di "Unomattina in famiglia". «Non mi innamoro tanto facilmente e ho detto di no anche a grandi attori e principi» svela a Sorrisi la conduttrice

Marta Flavi. La conduttrice è stata sposata con Maurizio Costanzo. Ha una sorella, un fratello e due nipoti che adora: «Siamo legatissimi» dice  Credit: © Iwan Palombi
5 Marzo 2020 alle 09:35

Un’oasi di bianco e di luce nel cuore di Roma. La casa di Marta Flavi, conduttrice ed ex moglie di Maurizio Costanzo, è candida e luminosa. Qua e là delle foto che la ritraggono bambina con la sua famiglia. «Sono tutte in bianco e nero, d’altronde sono… d’epoca» scherza ridendo. Ha un completo morbido bianco, i piedi nudi e si accomoda sul divano. Bianco anche quello. È radiosa. E la sua casa le somiglia.

Marta, nella sua casa si respira armonia.
«Sì, perché parla di me. Sono serena, contenta di me stessa. Ho avuto e ho una vita meravigliosa».

Cominciamo dall’inizio. Lei si chiama Marta Fiorentino in realtà.
«È vero. Quando ho cominciato a lavorare per una televisione dell’editore Rusconi, che si chiamava Quinta rete, il direttore mi disse: “Il tuo cognome è troppo lungo. Sceglierei Flavi, che dà un’idea di Roma”».

Ma lei voleva fare televisione da quando era bambina?
«Io volevo fare la psicologa e infatti ho studiato e mi sono laureata in Psicologia. La televisione è arrivata per caso. Avevo accompagnato un’amica a fare un provino per Quinta Rete. Cercavano una ragazza bruna con gli occhi verdi e alta. Erano tutte modelle, mediterranee e alte due metri mentre io ero… come mi vede. Proposero anche a me di fare il provino e io lo feci senza troppe aspettative, ero rilassata perché sicura che non mi avrebbero preso. E invece scelsero me. Questo mi fece capire due cose: in televisione non serve essere belle ma è necessaria l’empatia e poi nella vita bisogna provarci sempre».

E così cominciò con “L’ora dei ragazzi”.
«Intrattenevo i bambini in tv, facevo parlare dei pupazzi, mostravo i disegni che i più piccoli mi spedivano e ho fatto conoscere i cartoni animati di Heidi, Candy Candy, Ape Magà, Jeeg Robot. La trasmissione fu un vero successo: mi chiamò la Rai per realizzare un programma per ragazzi e a quello seguì “Linea Verde” dove feci l’inviata per un paio di anni. Per una che cominciava a fare televisione, la sensazione fu quella di essere a Hollywood».

Poi è arrivato il programma che le ha dato più successo: “Agenzia matrimoniale” su Canale 5.
«Mi piacerebbe poterlo rifare. Anche se oggi la televisione è molto diversa perché noi non avevamo autori che mettevano in bocca ai partecipanti le cose. Era tutto vero. Chi veniva cercava davvero una persona di cui innamorarsi. In fondo oggi siamo forse ancora più soli, con l’illusione di avere centinaia di amici virtuali».

Che ricordi ha di quel periodo?
«Un giorno bussano al mio camerino. Il truccatore va ad aprire, torna e dice: “C’è Funari in mutande…”. Lui entra e dice: “A ci’ nun sta’ a guarda’ come so’ vestito, ci sono i Telegatti e io nun ce vojo anna’ da solo. Ce vieni con me?”. Ci diamo appuntamento a Milano, lui si presenta vestito elegantissimo, con uno smoking impeccabile: “Ti piace? È l’abito di quando facevo il croupier a Saigon, ancora mi entra!”. Gianfranco era speciale».

Ha conosciuto qualche coppia che è nata grazie al suo programma?
«No. Ma l’anno scorso in piazza del Popolo una coppia di signori con la loro figlia grande mi ha fermato e mi ha detto: “Ci siamo conosciuti nel tuo programma, ci siamo sposati ed è nata lei: l’abbiamo chiamata Marta”. Mi sono uscite le lacrime».

Dopo quella trasmissione è rimasta un po’ di tempo lontana dalla tv...
«Non ne potevo più, ero stressata e avevo la percezione di non avere una vita. E in effetti non ce l’avevo. Allora mi sono dedicata a me stessa. Ho viaggiato, ho conosciuto persone che mi piacevano, sono stata a Londra, mi sono anche fidanzata qualche volta. Sono stata bene. E con orgoglio posso dire che in questi anni non sono mai andata a bussare alla porta di nessuno e per questo ho lavorato di meno ma ho vissuto di più. In fondo è nato tutto per caso, il successo è stato un imprevisto nel mio lavoro. Non sono una donna ambiziosa. Ho fatto delle ospitate in tv, quando mi hanno invitato sono sempre andata, ma allo stesso tempo ho avuto la grande fortuna di poter dire di no».

A chi ha detto di no?
«Per esempio a tutti i reality, perché sarei fortemente a disagio. Ammiro chi ci va, ma io ho sempre risposto: “Grazie ma non sono capace”. E ho fatto invece la radio: “La mezzanotte di Radio 2”. E mi sono divertita tanto».

E poi è tornata in tv…
«Da un paio di anni ho una rubrica, “Lui e lei”, il sabato mattina all’interno di “Unomattina in famiglia”.

È in forma splendida…
«Vado in palestra tre volte alla settimana, faccio kickboxing, pesi, cammino ogni giorno. In realtà il motivo è che mi piace mangiare. Da buona italiana non mi faccio mancare né la pasta né la pizza. Ho un buon rapporto con me stessa, sono una donna che non nasconde l’età, so di portarla bene e mi piace guardarmi. La mia casa è piena di specchi (ride)».

Ha detto che le piace mangiare, ma sa anche cucinare?
«Macché, non so cucinare niente. Però quando sono in America dai miei amici faccio un figurone: organizzo il pizza party e “bluffo” spudoratamente. L’impasto lo compro già pronto, però aggiungo la farina e lo stendo con il mattarello: sembro una cuoca provetta. Metto il pomodoro, la mozzarella, un filo d’olio e una fogliolina di basilico, inforno e il gioco è fatto. Abboccano (ride)».

In televisione si è occupata di sentimenti. Nella sua vita ha messo in pratica quello che ha imparato in fatto di cuore?
«Io sono una che scappa dall’amore, appena mi sento incastrata me ne vado. Sì, mi piace avere qualcuno di speciale, ma se questo comporta una relazione troppo chiusa io non ce la faccio. È sempre più difficile innamorarsi, ma la vita è bellissima e penso che il meglio debba ancora venire».

Sarà una donna corteggiata.
«Ma sono anche schiva. Qualcuno penserà che sono matta. E in effetti forse un po’ lo sono».

Come mai?
«Ero al Festival di Venezia, tanti anni fa. Nella hall dell’albergo incontro l’attore Andy Garcia, un uomo bellissimo. Mi si avvicina e mi dice: “Ti vedo sempre sola, prendiamoci qualcosa da bere insieme”. Mentre mi parlava benedicevo il tempo trascorso in America a studiare l’inglese... E così ho preso un toast e un succo d’arancia con Andy Garcia. Poi lui mi ha invitato a cena ma non sono andata. Non mi chieda perché. Lo stesso è successo qualche anno dopo».

Racconti pure.
«Licia Colò mi invitò a una festa a Roma. Mi disse: “Ti viene a prendere Alberto”. Suonano al citofono: “Buonasera, sono Alberto”. Scendo. Apro il portone e davanti a me c’era il principe Alberto di Monaco con l’autista e la guardia del corpo. A fine serata mi disse: “Andiamo a ballare?”. E io: “No grazie, ho sonno, vado a dormire”. Lo vede che sono pazza? (ride)».

In effetti...
«Ma questa non è una intervista, è una seduta di psicanalisi!».

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