Le vediamo ancora insieme su Rete 4 ogni domenica mattina: qui abbiamo raccolto una loro affettuosa chiacchierata
La scrittrice Anna Maria Ortese le chiama “Le piccole persone” (è il titolo di un suo saggio). Sono gli animali, presenti nel 52% delle case degli italiani secondo un’indagine del Censis. Alla difesa dei diritti degli animali e alla tutela dell’ambiente Michela Vittoria Brambilla ha dedicato e dedica la sua vita.
Quest’anno torna in tv con “Dalla parte degli animali”, il primo programma animalista da lei ideato con Silvio Berlusconi e giunto alla nona edizione. In onda la domenica alle ore 10.05 su Rete 4, la trasmissione è co-condotta dalla figlia Stella Sofia. A loro da quest’anno si è unito anche il piccolo di casa, Leo. Ecco che cosa ci hanno raccontato madre e figlia, in un confronto tra generazioni su animali, ecologia e aspirazioni.
Da dove nasce la passione per gli animali?
Michela: «Dai miei genitori, che mi hanno abituato a crescere a contatto con gli animali. A casa avevo 14 cani, tanti quanti quelli che Stella ha oggi».
Stella: «Da piccola, quando stavo nel box, a vegliarmi c’erano Lucky e Tigre, cane e gatto. Non mi è mai piaciuto giocare con le bambole, preferivo passare il tempo con gli animali all’aria aperta».
A volte dite “Buon ponte”.
Stella: «Ci riferiamo al “Ponte dell’Arcobaleno”. Lo si dice quando un animale non è più con noi: è una cosa bella perché ci auguriamo di rivederli un domani».
Michela: «Varcato il Ponte dell’Arcobaleno i nostri amici animali raggiungono un luogo dove non soffrono più e tornano a stare bene. Sono i nostri compagni di vita e lo rimangono anche quando non ci sono più».
Il rispetto per l’ambiente.
Stella: «Quando vado al mare passo le giornate a raccogliere la plastica abbandonata. Il cambiamento inizia da noi!».
Michela: «…e coinvolge anche me che esco puntualmente dall’acqua con le mani piene di plastica da buttare via!».
Piccoli gesti quotidiani.
Stella: «Se teniamo agli animali dobbiamo avere cura della natura: è la loro casa, e anche la nostra!».
Michela: «Per rispettare gli animali, specie quelli selvatici, bisogna partire dal loro habitat. L’ambientalismo ci riguarda in prima persona e basta poco per integrarlo nelle nostre vite, anche tramite l’alimentazione».
Più “gattare” o “canare”?
Michela: «Sono senz’altro più affezionata ai cani. Da bambina mi riempivo le mani di zuccherini colorati di cui i nostri cani erano ghiotti: ricordo ancora come le mie dita diventavano di mille colori!».
Stella: «Anche io voglio molto bene ai cani, ma rispetto a te, mamma, sono più legata ai gatti. Mi piacciono perché sono molto affettuosi, anche se c’è chi pensa il contrario!».
Che cosa ci insegnano gli animali e cosa possiamo imparare da loro?
Michela: «Gli animali sono creature prive di cattiveria o invidia. Vivono secondo le loro regole, ma ci insegnano la vera solidarietà tra esseri viventi».
Stella: «L’amore, ma anche il senso di responsabilità. Quest’estate l’ho passata ad accudire dei cuccioli di capriolo che dovevo nutrire col biberon: una bellissima emozione! A volte rischio di arrivare tardi a scuola perché la mia giornata inizia occupandomi dei nostri amici a quattro zampe».
Il futuro di Stella
Stella: «Voglio diventare veterinaria!».
Michela: «Ben venga, al Centro “Stella del Nord” ne abbiamo bisogno. Magari andrai in Africa in missione».
I cittadini di domani.
Stella: «Io e i miei amici abbiamo molto a cuore i diritti degli animali. Spesso i miei compagni di classe sono venuti in visita al nostro centro per conoscere da vicino la nostra realtà».
Michela: «Queste nuove generazioni sono la nostra speranza, fanno dei ragionamenti e dei discorsi riguardo all’ambiente che mi colpiscono per la loro empatia e sensibilità».