Michelle e Gerry, un’amicizia lunga centinaia di puntate

Sono tornati di nuovo insieme dietro il bancone del tg satirico di Antonio Ricci

Gerry Scotti e Michelle Hunziker  Credit: © Niccolò Cambi/Massimo Sestini
25 Marzo 2022 alle 08:50

Michelle: «Io e lui ci parliamo in codice»

Michelle,èstata da poco protagonista dello show “Michelle Impossible” su Canale 5. Dopo quasi vent’anni c’è ancora qualcosa di “impossible” per lei a “Striscia la notizia”?
«Sono ormai quasi vent’anni che lavoro a “Striscia”, mi fa paura dirlo, ma è incredibile, e per me continua a essere un appuntamento fisso con il pubblico dove è bello tornare. L’attualità è sempre nuova, l’energia cambia come cambiano le cose intorno a noi. E la sfida è quella di intrattenere il più possibile».

Lei com’è cambiata da un anno all’altro?
«Io sono sempre la stessa Michelle, sono solo un anno più vecchia e matura, e con più esperienza di vita. È stato un periodo tosto, mi sono successe tante cose...».

Tornare a condurre un tg satirico in un momento difficile come questo è diverso rispetto alle altre volte?
«È una domanda che ci stiamo facendo tutti. Nella nostra quotidianità siamo tutti preoccupati e devastati dalle immagini terrificanti della guerra, pensando ai bambini a noi mamme viene da piangere ogni minuto. Dall’altra parte c’è un mestiere che cerca di alleggerire gli animi per qualche secondo con l’intrattenimento, che non vuol dire eliminare i problemi. Non abbiamo il potere di cambiare le cose, ma anche una risata, in un momento difficile, può aiutare le persone».

Con Gerry ha condotto, finora, circa 200 puntate. E ce ne sarà un altro centinaio per arrivare a giugno.
«Con Gerry abbiamo fatto pure cinque edizioni di “Paperissima”, si lavorava 18 ore al giorno senza fermarsi, sono state come vent’anni di “Striscia”. Lì ci siamo molto uniti».

Come si sente ad avere lui per compagno di bancone?
«Gerry è la persona con cui condivido di più la mia sfera privata, è un amico vero. Se mi trovo persa tra le strade di Berlino con un problema e lo chiamo, so che lui c’è. Con lui ho la consapevolezza di avere accanto una persona di cui mi posso fidare».

Quando lui le dice «gradevolissima» cosa gli risponde?
«È un codice. Io rido perché so esattamente cosa mi vuole dire. L’80% delle cose ce le diciamo in codice, a casa si divertono ma non sanno cosa c’è realmente dietro certe espressioni».

E lui quanto è “gradevole”?
«Moltissimo, Gerry è sempre gradevole perché è una persona risolta, un uomo con cui si può parlare».

Negli ultimi tempi lei ha fatto “All together now”, “Michelle Impossible” e “Striscia”. Lavorativamente è una stagione impegnativa...
«Con “Michelle Impossible” si è realizzato un sogno: portare il varietà su Canale 5, nel senso di “varietà” di proposte: comicità, orchestra, emozioni, ospiti e invenzioni. Il fatto che il pubblico lo abbia apprezzato mi ha reso la donna più felice del mondo».

Ci sarà un seguito?
«Secondo me sì, ma lo deve chiedere all’azienda».

Gerry «Lei è davvero gradevolissima!»

Gerry, è di nuovo dietro il bancone di “Striscia” accanto a Michelle. Come l’ha accolta?
«Di solito io arrivo negli studi e dico: “Andiamo, veloci, sbrighiamoci!”. Invece lei è già lì, una svizzera, non perde un secondo. Quando appare sulla soglia del camerino le dico: “Gradevolissima”, un termine démodé che mi piace molto. E lei si mette a ridere».

Nelle ultime settimane ha condotto con Francesca Manzini, Valeria Graci e Lorella Cuccarini. Ora Michelle. Un uomo per tutte le conduttrici...
«Ho cambiato più donne in queste settimane che in tutta la mia vita! Sono uno strumento in mano ad Antonio Ricci che mi usa come un “toy boy” (ride). Mi chiama e mi dice: “Domani ti faccio un’altra sorpresa”. E non mi spiega nulla fino al mattino dopo. Certo che qui non ci si annoia mai...».

Ma lei è una costante.
«Sì, ma non mi monto la testa, non sono le conduttrici che ruotano attorno a me, sono io che faccio da “valletto” a loro».

Nella vita è un uomo costante?
«Sì, infatti non mi avete mai letto sulle pagine del gossip neppure quando ero scapolo con dieci Letterine di “Passaparola” attorno. Sono un tipo molto costante in tutti gli affetti, con la mia compagna, la mia famiglia, i miei amici, le persone che frequento, nelle mie abitudini, persino con i miei bar e i miei fioristi».

Com’è stato condurre “Striscia” in queste settimane in cui è scoppiata la guerra in Ucraina?
«Sono abbastanza avvezzo, purtroppo! Durante la mia prima conduzione con Gene Gnocchi, più di vent’anni fa, c’era la guerra del Kosovo. Ma questo conflitto attanaglia tutti, eravamo convinti che guerre e deportazioni non sarebbero più accadute, non ci aspettavamo che il Male, con la “emme” maiuscola, potesse ripresentarsi davanti ai nostri occhi in maniera così strafottente. E quindi viva la satira, l’unica cosa che lo può scalfire».

Due anni fa il Covid, ora la guerra, e lei e Michelle siete sempre insieme dietro il bancone...
«Con Michelle abbiamo vissuto le due epopee di Covid 2020 e Covid 2021. Arrivavamo con lo scafandro, vestiti come in corsia, e ce lo toglievamo solo entrando in studio. Siamo dei mestieranti, in quei momenti lì siamo stati bravi a fare un lavoro difficile, ad accendere una luce diversa nel cervello quando attorno c’era il buio».

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