Mirko Castrucci, il campione di “Don’t forget the lyrics”

«Mi ha iscritto mia moglie Katia perché indovinavo le frasi. Anche se non so cantare!»

Gabriele Corsi e Mirko Castrucci
30 Marzo 2023 alle 08:26

Alla fine anche Mirko Castrucci ha ceduto lo scettro, pardon, il microfono d’argento, di “Don’t forget the lyrics - Stai sul pezzo”, il gioco (karaoke) musicale condotto da Gabriele Corsi tutte le sere sul canale Nove. Mirko, 35 anni, look hippie e verace spirito toscano scherza: «Sul pezzo “di ricambio” ci sto benissimo». È ormai per tutti “il meccanico di Prato” ed è «specializzato nel ripristino di auto usate» presso un concessionario.

In tv, invece, è approdato il 1° marzo al suono di “Ragazzo fortunato” di Jovanotti, e fortunato lo è stato davvero battendo ogni record: 19 puntate vinte e 37 mila euro accumulati cantando a memoria decine di pezzi di musica italiana. «È stato incredibile» ammette «non avevo mai fatto esibizioni, mai calcato un palco, non ho grandi doti canore. Ora la gente mi saluta per strada, in officina chiedono i selfie, mi chiamano “campione”».

Tutto inizia perché la moglie Katia è appassionata del gioco musicale. Mirko torna la sera a casa, la trova davanti alla tv e, di fronte alle canzoni “mute”, afferma: «Ma lì ci va questa frase, lì quella parola». Fin quando la moglie gli dice: «Basta, ti iscrivo!». Lui protesta, poi infine si convince e confessa: «Mi sono divertito da matti».

Come fa a ricordarsi tutte queste parole? «Non lo so neanche io, è frutto dei tanti ascolti e del fatto che da sempre provo a non “sentire” la musica, ma ad “ascoltarla”, cerco di ricordarmi la struttura di una strofa e poi di una canzone, faccio un’analisi accurata. I brani li collego a un momento, a un viaggio, a una persona e viceversa, se ripenso a un posto c’è una canzone che mi accompagna».

L’amore per la musica nasce in famiglia. «Il babbo aveva la buona abitudine di calmarmi sin da piccolo con le canzoni, aveva una bella collezione di vinili e l’impianto stereo, quando si pranzava si ascoltava la musica. Da qualche anno anche io mi sono appassionato ai vinili, ne ho raccolti 180». Cantanti del cuore? «Stranieri, i Pink Floyd; italiani, Lucio Dalla e Fabrizio De André». L’artista di cui non sbaglierebbe una virgola? «Direi Lucio Dalla, anche se poi in trasmissione l’ho mancata».

Il conduttore Gabriele Corsi dice: «Bisogna essere bravi e fortunati» per vincere nel gioco. E Mirko commenta: «Io tendo a essere autocritico, direi che sono stato 50% bravo e 50% fortunato, mia moglie direbbe 70% di bravura e 30% di fortuna, ma visto che la verità sta nel mezzo facciamo 60 e 40. Sono pure del segno della Bilancia, tendo spesso a soppesare!».

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