Andrea Bocelli in concerto il 15 settembre su Rai1

Il tenore torna in tv con «Colosseo di Roma - Andrea Bocelli Show», uno spettacolo di beneficenza a cui partecipano tanti nomi famosi della musica

Andrea Bocelli è nato il 22 settembre 1958 a Lajatico (PI)
13 Settembre 2017 alle 15:28

Ci sono voluti 18 mesi per organizzare questa nuova edizione di «Celebrity Fight Night». Dietro tanto lavoro c'è Veronica Bocelli, la moglie del tenore Andrea Bocelli. Quest'anno sono attesi 250 ospiti paganti (arriveranno con aerei privati da New York, Los Angeles e varie città americane).

La serata andrà in onda su Rai1, venerdì 15 settembre alle ore 21.25.

Più tutte le guest star che invece hanno dato il loro sostegno a titolo gratuito. Ognuno dei «benefattori» versa 60 mila euro per trascorrere una settimana a Roma e godersi il concerto delle star («Colosseo di Roma - Andrea Bocelli Show», prodotto da Ballandi Multimedia), un invito al Quirinale e un incontro con il Presidente Sergio Mattarella (Bocelli intonerà l'inno nazionale), una visita a Cinecittà e altre attività culturali e artistiche.

I proventi verranno devoluti dalla «Andrea Bocelli Foundation» per mantenere alcune scuole ad Haiti e ricostruire una scuola media a Sarnano, nelle Marche, distrutta dal terremoto del 2016. Chiunque può partecipare alla raccolta fondi inviando un sms solidale al numero 45.52.3 attivo dal 6 al 18 settembre.

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«Con le mie dolci note illuminerò il Colosseo»

Bocelli, torna in tv per la «Celebrity Fight Night». Di cosa si tratta?
«È mia moglie Veronica che organizza tutto, io mi occupo della parte artistica e in particolare di cantare bene».
La parte artistica prevede, infatti, un gran concerto al Colosseo.
«Ci saranno Elton John e dei colleghi dell’opera tra cui Josè Carreras e il soprano Sumi Jo (che abbiamo visto nel film “Youth” di Paolo Sorrentino, ndr). E poi Steven Tyler, Renato Zero, Sharon Stone, Antonio Banderas».
Ci spieghi: lei alza il telefono e chiama Elton John, Sharon Stone...
«No! Io sono negato per le pubbliche relazioni. E questo è un motivo per cui sono preso in giro in casa, perché non alzo mai il telefono per chiamare nessuno».
Lei cosa canterà?
«Non posso ancora svelare il programma, ma ci saranno brani che l’Italia ha tanto cantato e io mai. Posso dire che le logiche della tv sono diverse da quelle del teatro: in tv bisogna mostrare le cose forti subito per tenere le persone incollate al video, mentre negli spettacoli si va in progressione al gran finale».
Con chi duetterà?
«Un po’ con tutti i miei ospiti. Con Elton John farò un brano che non è né mio né suo, non abbiamo mai cantato insieme. Ma io sono già stato a casa sua a fare un concerto benefico. Ci siamo incontrati anni fa una mattina in un albergo, non ricordo dove, lui era a fare colazione e io pure».
Nei suoi sogni con chi le piacerebbe duettare?
«Grazie a Dio, se mi viene un desiderio di duettare con qualcuno ci sono buone possibilità di poterlo fare. I sogni, invece, vanno sempre nella direzione dei duetti impossibili: la Callas, la Tebaldi, Magda Oliviero, Ettore Bastianini o Gino Bechi. Purtroppo non è possibile».
Cosa spinge dei milionari americani a spendere tanti soldi per venire una settimana in Italia?
«In primo luogo gli americani hanno una particolare sensibilità per la beneficenza, la vita delle Fondazioni in America è più facile che in Italia. In secondo luogo Roma è una città eterna, spettacolare, chiunque vorrebbe visitarla o rivisitarla. E poi offriamo della bella musica, più altri eventi. In quella settimana sicuramente non si annoieranno».
Perché per lei è così importante fare beneficenza?
«In Italia la mentalità è che lo Stato pensi a tutto, invece ci dobbiamo rendere conto che non è così. In America l’assistenza da parte dello Stato è molto lontana da quella italiana, però loro con la beneficenza riescono a tamponare. La solidarietà è la speranza per il futuro. Io ho la possibilità di farlo. Se posso aiutare in situazioni complicate lo faccio».
Una volta a New York ha improvvisato un concerto per i senzatetto.
«Se ti trovi in un hotel a 5 stelle e fuori vedi la gente che dorme per strada non dormi tranquillo. Ti pesa sulla coscienza se non fai qualcosa».
Quest’anno Raiuno trasmetterà il concerto della «Celebrity Fight Night». Ma in tv lei non va spesso.
«Per forza, sono sempre in giro per il mondo!».
Il suo tour ora prevede Giordania, Ucraina, Olanda...
«Delle date non so nulla. Se consulto la mia agenda, i miei appuntamenti, perdo le forze. Per me l’artista deve fare l’artista, aver voglia di vivere ed esser innamorato della vita. Mi piace la musica e tutto quello che le gira intorno. Poi ogni rosa ha le sue spine: detesto viaggiare, salire sugli aerei, però, pazienza, lo faccio».
Si ricorda che il 12 settembre a Pisa canterà diretto da un robot?
«È un evento del Festival della Robotica. Non credo che abbia una particolare valenza artistica, ma sarà una cosa molto interessante. Io sono un grande appassionato di tecnologia e di elettronica, spero che questo studio apra nuovi orizzonti».
E sempre a settembre il suo album «Romanza» compirà 20 anni. Ha mai nostalgia del passato?
«Sembrano molti di più! Comunque io penso al futuro più che al passato. Per me “Romanza” è stato un momento difficile, quell’anno fu il disco più venduto al mondo, significò che la mia vita privata fu devastata, suonava il telefono ogni cinque minuti, non potevo camminare tranquillo per strada. Fu lì che decisi di comprare la prima barca per stare un po’ quieto».
Quieto... Va in windsurf, va a cavallo, si fa dirigere da un robot...
«Io dico: non bisogna mettere limiti alla Provvidenza».
Sta pure pensando a un nuovo album?
«Ci sto seriamente pensando, anzi a due, uno di musica classica e uno di inediti. Sono tanti anni che non pubblico un disco nuovo, ho trovato delle canzoni molto belle e prima o poi le farò uscire».

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