Antonella Clerici: «Adesso penso al futuro e cambio vita»

La conduttrice è impegnata con le puntate finali di Sanremo Young e lavora a molti progetti. Non solo in tv

Antonella Clerici prepara uno show per l’autunno e pensa a «I migliori anni» insieme con Conti e Frizzi
8 Marzo 2018 alle 16:46

Stare dietro ad Antonella Clerici in questo periodo è un’impresa davvero complicata. Il ritmo della sua organizzazione della vita è forsennato. «Il lunedì e il martedì sono a Roma sia per la diretta sia per la registrazione di “La prova del cuoco”» spiega. «Il mercoledì mattina parto per Sanremo dove il venerdì mi aspetta la diretta di “Sanremo Young”. E il sabato torno a Roma».

Antonella, lei è bionica...
«Ma no, va bene così. Visti gli ottimi risultati poi, davvero non mi posso lamentare. E io amo lavorare a Sanremo. L’Ariston mi ha sempre portato fortuna».

L’ha frequentato parecchio, quel palcoscenico.
«Sì. Ci sono andata nel 2005 con Paolo Bonolis al suo Festival, nel 2008 e 2009 con “Ti lascio una canzone”, un programma che mi ha dato tantissimo, e poi nel 2010 con il “mio” Festival. E ora ci sono tornata con “Sanremo Young”. Tra me e quel palco c’è un’alchimia speciale, mi dà la carica».

Le piacerebbe ritornarci come conduttrice del Festival?
«Sì, e non lo escludo certo. Anche se il Festival è un evento. E rispetto a quando l’ho fatto io va ripensato. Per farlo da sola poi... ci vorrebbe un’idea geniale».

Ha condotto programmi per bambini e giovani di talento. Qual era il suo talento da bambina?
«La chiacchiera. Alle comunioni, alle cresime e alle feste comandate mi alzavo in piedi, declamavo poesie e intrattenevo. A casa invece mi mettevo davanti allo specchio con la spazzola in mano e invece di cantare facevo delle lunghe chiacchierate con me stessa. Ero già una piccola presentatrice. Poi certo, lo studio ha fatto il resto».

Che cosa intende?
«Dico sempre che un presentatore quando parla non deve pensare a come coniugare i verbi: deve venire naturale».

E chi le ha dato la possibilità di esprimerlo, questo talento?
«A 8 anni mia mamma mi ha portato a fare il provino per lo Zecchino d’Oro. Ho cantato “Il cane capellone” ma mi hanno scartato. A mia mamma hanno detto: “Antonella è una bella bambina, però il canto non è la sua strada”» (ride).

Poi ne ha trovata un’altra più giusta.
«Sì, e penso che già da quando si è piccoli si capisca il carattere di una persona. Sa cosa c’era scritto nella mia pagella scolastica alle elementari?».

Sarebbe un piccolo scoop.
«“Bambina estroversa, chiacchierona, espansiva. Reputa sempre gli altri migliori di lei”. Ecco, questo è stato sempre un mio tratto distintivo: non mi sento mai all’altezza di niente».

Non si direbbe.
«Perché questa sensazione è stata la mia forza: io cerco sempre di migliorarmi».

Torniamo ai ragazzi di «Sanremo Young». Sono adolescenti: le danno filo da torcere?
«A me no. Forse alla costumista, perché i ragazzi di oggi hanno le idee molto chiare su cosa indossare. Fosse per loro vestirebbero tutti di nero: ogni volta è una lotta, soprattutto con le ragazze. Bisogna trovare un compromesso, perché è importante che loro si sentano a proprio agio sul palco. Ma in generale sono disciplinati, professionali e instancabili nelle prove».

Nella prima puntata ha avuto come ospite Richard Gere. È sembrata contenta...
«Eccome! Che uomo affascinante... Come tutti i grandi ha un’interiorità profonda, oltre a una bellezza esteriore che oggettivamente incanta. Durante una pubblicità sono andata a salutarlo in camerino, prima di presentarlo sul palco, e lui l’ha apprezzato. Con i grandi attori americani devi concordare l’intervista, non puoi chiedere quello che vuoi. Ma io sono uscita dal copione previsto e lui mi è venuto dietro con ironia. Il mio secondo marito gli somigliava molto. Volevo dirglielo ma ho evitato: era poco professionale» (ride).

Il suo compagno Vittorio era felice di quest’incontro?
«Beh, un po’ geloso lo era. Ha commentato: meno male che l’hai visto solo lì... Ma è come se lui incontrasse Cindy Crawford: se ne rimanesse affascinato lo capirei».

Vi confrontate sul lavoro?
«No. Vittorio è un uomo intelligente. Mi accompagna quando può, mi dà un parere, un commento, mi dice come sono andata ma finisce lì. Lui sa bene che non mi piacerebbe se si intromettesse nel mio lavoro. Come del resto evito di fare io con il suo». 

Dopo «Sanremo Young» quali sono i suoi progetti professionali?
«Sto cominciando a lavorare su un programma di prima serata per l'autunno. Sarà un “people show” con le atmosfere e le emozioni di “Il treno dei desideri” (lo show condotto dalla Clerici tra il 2006 e il 2008, ndr). Poi con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi c’è l’idea di condurre insieme tre o quattro puntate di “I migliori anni”. Ci piacerebbe fare una cosa insieme, quando Fabrizio si rimette bene in salute. Ma prima a giugno dovrò rinnovare il mio contratto con la Rai».

Ci saranno cambiamenti?
«Immagino di sì. Innanzitutto perché sento che è arrivato il momento di dare una svolta alla mia vita».

Che cosa potrebbe succedere?
«Vorrei andare a vivere in campagna con Vittorio e Maelle. Lui vive in Piemonte, in provincia, e mi piacerebbe ritrovare quella dimensione, che poi è quella nella quale io stessa sono nata e cresciuta (Antonella è di Legnano, a una ventina di chilometri da Milano, ndr). Vorrei che mia figlia crescesse in un piccolo centro e sto pensando di trasferirmi lì. Certo, continuando a lavorare magari a Milano, facendo avanti e indietro, sennò dopo pochi giorni impazzirei...».

E come farebbe con «La prova del cuoco»?
«Non lo so ancora, magari potrebbe esserci una gestione diversa della quotidianità».

Sta pensando a un’alternanza di conduzione?
«No, perché non è un game show e l’alternanza non credo funzionerebbe. Davvero, è ancora presto per dirlo. L’unica cosa certa è che io vorrei un po’ rallentare, trasferirmi in campagna e riuscire a trovare un compromesso soddisfacente tra le mie esigenze e quelle dell’azienda, che giustamente conta su di me».

C’è un artista con il quale le piacerebbe lavorare?
«In realtà io sono un battitore libero, ho una personalità per cui se lavoro con qualcuno tendo a chiudermi. Invece ho bisogno di essere espansiva e di sentirmi a mio agio. Comunque mi sono intesa alla perfezione con Paolo Bonolis, che ha una personalità debordante, ma io sto alle sue battute e mi diverto molto. Anche con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi lavorerei benissimo: sono due amici e mi sentirei a casa. È più complicato lavorare con le colleghe. Puoi fare una serata evento, ma per un programma le primedonne non andrebbero mai messe insieme. E lo dico per esperienza. Anche se hanno il più bel carattere del mondo... comunque è meglio di no!».

e dei dieci giudici del suo talent dice...

  • «Marco Masini è la tecnica musicale»
  • «Mietta è “trottolino amoroso”, che adoro»
  • «Cristina D'Avena è la dolcezza in persona»
  • «Elisabetta Canalis è la bellezza»
  • «Angelo Baiguini  è un vero signore»
  • «Mara Maionchi è l'irruenza»
  • «Iva Zanicchi è una leonessa»
  • «I Ricchi e Poveri sono la storia»
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