Barbara Bouchet, mamma di Alessandro Borghese, parla del figlio e della più grande paura della sua vita

«Un tempo dicevano il figlio della Bouchet. Ora sono diventata la mamma di Alessandro Borghese. Io ho fatto il mio tempo. Ora tocca a lui ricevere i complimenti perché se li merita tutti» racconta

L’attrice Barbara Bouchet
25 Maggio 2018 alle 11:17

Lei, esile, elegante, bionda e occhi azzurri, icona delle commedie leggere degli Anni 70. Lui, un omone alto, moro, dai modi di fare genuini, chef di fama e volto televisivo. A guardarli non sembrano nemmeno parenti. Barbara Bouchet e Alessandro Borghese sono mamma e figlio, la coppia ospite della rubrica «Cuore di mamma» di questa settimana.

L’attrice, nonostante il passare degli anni, non ha perso un briciolo del suo fascino. Nel privato è una mamma premurosa ma non apprensiva. «Un tempo dicevano il figlio della Bouchet. Ora sono diventata la mamma di Alessandro Borghese. Io ho fatto il mio tempo. Ora tocca a lui ricevere i complimenti perché se li merita tutti» racconta, reduce dal successo del film «Metti la nonna in freezer» con Fabio De Luigi e Miriam Leone.

Una mamma famosa come lei come vive la popolarità e il successo di un figlio altrettanto famoso?
«All’inizio mi sentivo strana poi ho metabolizzato. Adesso mi sono abituata anch’io alla sua popolarità e ne vado fiera».

Qualche volta non le dà fastidio sentirsi definire «la mamma di»?
«Succede spesso che mi fermino per dirmi: “Signora Bouchet, tanti complimenti!”. Poi realizzo che le parole non sono per me ma per mio figlio. Ormai gli apprezzamenti sono tutti per lui. Dovunque vada raccolgo commenti positivi su Alessandro, dal tassista al macellaio, dal fruttivendolo al carabiniere. Sono felice di riportarglieli e gli dico che se gli capitano queste cose belle deve dire grazie anche a me. L’ho messo io al mondo!».

Alessandro è molto amato anche dal pubblico femminile…
«Infatti è capitato che mi abbiano detto “Signora Bouchet, quanto mi piace…” per finire la frase con “...suo figlio Alessandro”».

Lei vive a Roma, suo figlio a Milano. Ogni quanto riuscite a vedervi?
«In realtà poco. Lui viaggia e lavora molto e anch’io sono sempre in giro tra mille impegni».

Alessandro è uno chef molto apprezzato. Chi gli ha trasmesso la passione per la cucina?
«Io no, certamente. A dirla tutta né io né lui sapevamo cucinare. Il bravo in famiglia era il mio ex marito (il produttore cinematografico Luigi Borghese, ndr). Alessandro, vedendo spesso il papà ai fornelli, ha cominciato a seguirlo».

Con un figlio chef avrà imparato a cucinare anche lei...
«Non mi piace stare in cucina e, soprattutto, non ho la pazienza di stare davanti a un fornello e aspettare la cottura del cibo. Ogni volta che tento di preparare qualcosa, brucio praticamente tutto. No, non fa per me».

Alessandro conduce con successo vari programmi tv: da «Alessandro Borghese - 4 ristoranti» su Sky a «Cuochi d’Italia» su Tv8. Le chiede consigli?
«Ho smesso di fare la mamma che dà suggerimenti da quando si è sposato (con Wilma Oliverio, con la quale ha avuto due bambine, Arizona e Alexandra, ndr). Ora è la moglie che lo segue ed è giusto che sia così».

Da bambino com’era?
«Non era certamente un ragazzino taciturno, anzi, è sempre stato vivace, allegro e giocherellone. Aveva lo stesso temperamento che ha oggi».

Per questa sua esuberanza le ha fatto mai prendere uno spavento?
«E chi si dimentica quando a 18 anni si imbarcò sulla nave Achille Lauro. Era così emozionato. Neanche un mese dopo, il mio ex marito corse nella mia camera per dirmi che la nave stava affondando. Mi incollai al televisore: vedevo la nave in fiamme che si stava inabissando ed ero disperata. È stata la paura più grande che abbia mai provato in vita mia (la voce è rotta dall’emozione). Non sapevamo se nostro figlio fosse vivo o morto. L’unica notizia che trapelava era che gli italiani erano salvi. Ma la mia ansia cresceva perché Alessandro aveva il passaporto americano».

Come andò a finire?
«Dopo tre giorni fu lui a chiamarmi dicendo: “Mamma, sto bene”. Rinacqui in quell’istante».

Da piccolo sognava di lavorare in televisione?
«No, affatto. Lui diceva sempre di non volere fare l’attore ma alla fine è finito in televisione. Anche se non recita, il suo lavoro di chef in un programma televisivo è un ruolo di primo piano che gli impone di stare davanti alle telecamere».

Il regalo più costoso che ha fatto a suo figlio?
«Una moto da cross, la desiderava tantissimo. Gli comprammo anche un sassofono, ma lui non ha voluto saperne di studiare musica. Sa cosa ha fatto? Un bel giorno se l’è venduto e con i soldi ricavati ha regalato a me e a suo padre un televisore nuovo».

Il 13 maggio scorso si è celebrata la Festa della mamma: suo figlio le ha fatto una sorpresa?
«Ogni anno per l’occasione Alessandro mi telefona sempre per gli auguri. E a me come mamma una telefonata basta e avanza per farmi felice».

E lui risponde con un post

Alessandro abbracciato alla madre Barbara. Il 13 maggio scorso si è celebrata la Festa della mamma e lo chef sul suo profilo Instagram ha postato una dedica affettuosa
scrivendo: «Sei la persona che sei grazie alla mamma che hai! Auguri».

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