Barbara d’Urso ci spiega tutte le sue frasi celebri

Da «amiche che state stirando» alla «comare Cozzolino di Laurenzana», tutte le espressioni della conduttrice di Pomeriggio Cinque e Domenica Live che sono diventate un marchio di fabbrica

Barbara d'Urso  Credit: © Olycom
2 Settembre 2015 alle 14:53

Barbara d’Urso è già in onda al ritmo di 20 ore di diretta settimanali con il suo inossidabile «Pomeriggio Cinque», ripartito con ottimi ascolti. E in questo la d’Urso è una certezza, perché Carmelita sa parlare a ogni tipo di pubblico. Il suo vocabolario è fatto di frasi-tormentone che fanno breccia nella testa di tutti. Sorrisi le ha chiesto di spiegarne l’origine. Eccole qui, «in esclusiva solo per voi» (citazione «d’Ursiana»).

«Amiche che mentre mi guardate state stirando»

«Tantissime donne mi fermano per strada e mi dicono “Barbara, ci fai compagnia mentre stiriamo!”. E così a inizio puntata mi rivolgo a loro, è un modo per essere ancora più vicina al mio pubblico. Quest’anno in ogni puntata di “Pomeriggio Cinque” mandiamo in onda la foto di una spettatrice che ci guarda stirando».

«Il mio cuore è vostro, dei miei figli e vostro... col cuore!»

«È la frase con cui chiudo quasi ogni puntata. È nata in maniera assolutamente naturale per salutare il pubblico ed è diventato un vero e proprio tormentone, tanto che Mediaset ha creato dei braccialetti che si chiamano “Col cuore” e sui social è diventato virale l’hashtag #colcuore. “Dei miei figli” l’ho aggiunto successivamente, perché è normale che per ogni mamma, prima, ci siano loro…».

«Lei mi sta dicendo che...»

«Anche questo è diventato un tormentone tra i giovani e sui social, sul web girano dei fotomontaggi con le mie facce e quella frase, è nata persino una t-shirt con stampata  sopra quella scritta. La uso durante le interviste di cronaca, è un espediente affinché l’intervistato si prenda la responsabilità di ciò che ha detto. Lavoro in una testata giornalistica e certe accortezze sono fondamentali».

«Spieghiamolo alla comare Cozzolino di Laurenzana»

«Mio padre era originario di Laurenzana, piccolo comune in Basilicata. Io sono legatissima a quei territori e alla sua gente. Per me la “comare Cozzolino di Laurenzana” è un’ipotetica signora del popolo, il mio pubblico prediletto, a cui bisogna rivolgersi in maniera chiara e concreta. Durante l’intervista al premier Renzi a «Domenica Live», lui voleva rivolgersi alla «signora Anna che sta stirando». Io gli ho spiegato che da noi si chiama “comare Cozzolino di Laurenzana”.
E lui allora si è rivolto a entrambe».

«Tra pochissimo... in esclusiva solo per voi»

«Il pubblico di Canale 5 è molto giovane e reattivo, vuole programmi ricchi e senza sosta, per questo spiego sempre che cosa accadrà “tra poco”. Anche il concetto di “esclusiva” è importante, serve a valorizzare i contenuti: i giornalisti di Videonews, la nostra testata, riescono a portare a casa delle grandi esclusive ogni giorno».

«Quando nasce la creatura? La dottoressa Giò è pronta!»

«Chi non ricorda la fantastica dottoressa Giò! Era la ginecologa che interpretavo in una serie di successo degli Anni 90, è rimasta nel cuore di molti e in tantissimi continuano a chiedermi il suo ritorno. Quando intervisto delle donne in dolce attesa non posso non citarla!».

«È una battaglia che conduco da 7 anni»

«Fin dalle prime puntate di “Mattino Cinque” e “Pomeriggio Cinque”, nel 2008, porto avanti delle battaglie legate a temi sociali: contro la violenza sulle donne, a favore dell’introduzione del reato di omicidio stradale, contro l’omofobia e per l’introduzione delle unioni civili. La tv ha il dovere di sensibilizzare il pubblico su certi argomenti».

«Non è una d'Ursintervista senza una sorpresa: guarda lì...»

«Nelle mie “d’Ursinterviste” c’è sempre almeno una sorpresa per l’ospite di turno: ingressi di persone care, videomessaggi, videolettere… E all’ospite dico “Guarda lì” indicando il monitor in cui vedere il filmato. Mi piace moltissimo emozionare le persone, anch’io vorrei tanto una “d’Ursintervista” a me stessa!».

«Anche stamattina ho strappato dei quotidiani per voi»

«Lo dico mostrando delle pagine di quotidiani che ho in mano e che riguardano le storie di cui ci occupiamo. È giusto citare la fonte da cui si attinge. E sono particolarmente felice, nell’era digitale, di dare visibilità ai cari vecchi quotidiani cartacei».

«Abbiamo molta pubblicità e ne sono orgogliosa... pubblicità!»

«Mediaset è una tv commerciale senza canone e la pubblicità è il suo sostentamento. Fortunatamente, i miei programmi sono molto amati dalle aziende che investono e quindi abbiamo molti spazi pubblicitari. Questo è motivo di orgoglio per me, e sono ancora più orgogliosa quando vedo che il pubblico, anche durante la pubblicità, resta lì incollato ad aspettarci!».

«Faccio una domanda non da giornalista ma da persona che sta a casa sul divano»

«Ospito spesso dei politici e purtroppo molti di loro preferiscono parlare in “politichese” e addentrarsi in concetti complessi, comprensibili a pochi. A me non importa dare sfoggio di cultura e termini tecnici, mi sento in dovere di riportare la conversazione su un linguaggio più popolare e di porre le domande che in quel momento il mio pubblico vorrebbe fare, o che io stessa farei dal divano di casa mia».

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