Nella fiction di Rai1 interpreta Claudia, una madre coraggiosa. E dice: «Che fatica odiare Alessandro Preziosi»

È la scena più spaventosa di «Sotto copertura - La cattura di Zagaria» (e sì che ce ne sono tante): quella in cui il boss Michele Zagaria (Alessandro Preziosi) prende di mira una ragazzina sotto gli occhi della mamma, paralizzata da rabbia e terrore. E quella madre è interpretata da Bianca Guaccero. Il duello tra i due continuerà, anzi crescerà, nelle prossime puntate. «Perché Claudia, il mio personaggio» racconta l’attrice «dimostrerà di essere l’unica che osa davvero tenere testa al boss. Nonostante la paura».
• «Sotto copertura - La cattura di Zagaria»: trama, cast e storia
Eppure alla fine anche lei è una complice: con suo marito nasconde un camorrista in casa…
«Tutta la famiglia di Claudia è combattuta tra attrazione e repulsione. Loro da una parte non osano rifiutare un favore al boss. Dall’altra sono soggiogati dalla sua personalità dominante e sperano di trarre dei vantaggi dalla situazione. Ma a giocare col fuoco si rischia di bruciarsi. Claudia lo sa meglio degli altri».
Esiste davvero questa Claudia?
«Il nome è di fantasia e molte scene sono state inventate dagli sceneggiatori, ma... sì. E l’ho anche incontrata. È venuta sul set per conoscermi: ho visto la forza di una madre nel suo sguardo».
Non deve essere stato facile girare quelle scene.
«Ho provato a immaginare come reagirei se un giorno capitasse qualcosa di simile a mia figlia. E ho capito che sarei pronta a dare la vita per proteggerla».
Come è stato lavorare con Alessandro Preziosi?
«Lo ammiro moltissimo e gli sono grata per la dedizione che ha messo in quelle scene. Lui è bello e gentile, non è facile odiarlo. Ma la sua interpretazione era così intensa che non ho fatto alcuna fatica a spaventarmi».
Adesso parliamo del futuro. Cosa ci aspetta?
«Sarò la protagonista di “In punta di piedi”, un film tv molto commovente diretto da Alessandro D’Alatri. Interpreto un’insegnante di balletto: finalmente metterò a frutto i miei dieci anni di lezioni di danza».
Sanremo 2018 cade nel decennale della sua partecipazione. Le piacerebbe tornare?
«Quando riguardo quelle immagini mi faccio tenerezza, ero così giovane e incosciente. Ma proprio per questo mi sono divertita tanto. Oggi tornerei, sì, ma come concorrente. Mi sento all’inizio di una nuova fase della mia carriera e al centro potrebbe esserci la musica».
Allora scelga: meglio vincere un Oscar o Sanremo?
«Scelgo il Festival perché mi sembra un sogno più realistico ma anche più familiare: lo sognavo già da bambina».
A proposito, sua figlia già la guarda in tv o è troppo piccola? E cosa le farà vedere per prima cosa?
«Alice è ancora piccolina, ha tre anni, ma ho già cominciato con le esibizioni a “Tale e quale show” perché sono divertenti e perché anche lei ha talento per la musica. Canta tutta “Una carezza in un pugno” di Adriano Celentano. Non la so neppure io! Ho mandato il filmato a DaDa (Daniela Loi, coach nello show di Raiuno, ndr) e mi ha detto che devo assolutamente farla studiare da lei».
E «Sotto copertura»?
«Lo vedrà quando avrà 13 o 14 anni e comincerà a studiare seriamente vicende più importanti. Perché la lotta alla camorra fa parte della storia del nostro Paese».