Per raccontare come e dove si formano i cognomi, nulla di meglio che quelli di noti presentatori

Per raccontare come e dove si formano i cognomi, nulla di meglio che quelli di noti presentatori. Cominciamo con Frizzi che ha origine dal nome Frizzo, accorciamento di Federico o dal tedesco Fritz (diminutivo di Friedrich). Esistono tanti ceppi di Frizzi, dato che il cognome si distribuisce in tutta Italia.
Conti di nome (ma non di fatto)
Conti corrisponde a conte, titolo di nobiltà usato come soprannome. Non tutti i Conti discendono da un conte, dunque, ma Conte fu anche nel Medioevo nome di persona, come, per esempio, Pietro o Martino. Il che spiega perché il cognome è tra i 20 più numerosi in Italia.
Scotti viene da Scotto, forma breve per Francescotto, o da Scoto, cioè scozzese o irlandese, con i valori più alti nelle province di Milano, Monza, Bergamo, Napoli.
Amadeus («Lei è uno scognomato» avrebbe commentato Totò), nato a Ravenna da famiglia di origine siciliana, si chiama Sebastiani, dal nome greco che significa «venerabile»: il cognome è abruzzese e romano.
Bonolis è un derivato di Bono con uscita latineggiante in -is; s’incontra nel Teramano, a Roma e un po’ in giro.
In Piemonte Greggio (Ezio è di Cossato, vicino Biella) deriva dall’identico comune vercellese.
Quando Baudo era Baldo
Iacchetti è variante di Iachetti da Iaco, accorciamento di Iacopo; il cognome è cremonese (Enzino infatti è di Castelleone).
Infine, Baudo ha origine dal nome Baldo con cambio della «l» in «u» davanti alla «d», tipico del siciliano (e del piemontese).
Postilla: forse «presentatore» non è il termine giusto, meglio... «conduttore»: del resto Conduttore è anch’esso un raro cognome, della zona di Ragusa.