È morta Marina Ripa di Meana

Da più di 16 anni combatteva contro un cancro. La figlia: “Un grande esempio per me”

Marina Ripa di Meana al Festival del Cinema di Venezia  Credit: © SplashNews
6 Gennaio 2018 alle 10:52

È morta a 76 anni a Roma, Marina Ripa di Meana, da oltre 50 anni protagonista di rilievo delle cronache mondane del nostro Paese. La morte, avvenuta nella sua casa, circondata dall'affetto dei suoi cari, è dovuta a un tumore contro il quale Marina Ripa di Meana combatteva da più di 16 anni, come lei stessa aveva raccontato nel maggio scorso intervistata da Barbara D'Urso a Pomeriggio Cinque.

Personaggio televisivo (ha partecipato anche a vari reality), scrittrice (dalla sua autobiografia I miei primi 40 anni è stato tratto anche un film diretto da Carlo Vanzina con Carol Alt), donna trasgressiva e provocatrice, Maria Elide Punturieri, questo il suo vero nome, era nata a Reggio Calabria nel nata il 21 ottobre 1941.

Si trasferisce giovanissima a Roma, dove apre un atelier di alta moda assieme all'amica Paola Ruffo di Calabria e diventa protagonista della vita mondana romana, frequentando artisti come Tano Festa, Renato Guttuso, Mario Schifano e soprattutto il pittore Franco Angeli, con il quale avrà una tormentata relazione che racconterà poi nel libro Cocaina a colazione. Nel 1982 sposa il marchese Carlo Ripa di Meana, e le fanno da testimoni Alberto Moravia e Goffredo Parise, mentre Bettino Craxi è il testimone dello sposo.

Dalla fine degli anni '70 ha cominciato anche ad apparire in tv e al cinema, facendo da valletta a Maurizio Costanzo (fece clamore la torta che gli tirò in faccia in diretta), partecipando come opinionista o protagonista di trasmissioni e con piccoli ruoli in film come Assassinio sul Tevere o in fiction come i Cesaroni. Dagli anni Novanta, ha rivolto il suo impegno a temi ecologisti come le campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l'uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce, contro le corride, contro gli esperimenti nucleari francesi nell'atollo di Mururoa.

?Mia madre ha combattuto la malattia come una guerriera - ricorda la figlia, Lucrezia Lante della Rovere - e sarà un grande esempio per me, per le mie figlie e per tutti noi. Mamma, mi mancherai!?.  Per suo volere - spiegano dalla famiglia - non sono previste cerimonie funebri.

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