A partire da settembre, oltre all’appuntamento quotidiano della mattina con «Storie italiane», le è stata affidata la fascia del sabato pomeriggio di Rai1
Attraversa una semideserta piazza Farnese a Roma con un abito bianco di lino, i sandali bassi, i lunghi capelli biondi, la pelle leggermente abbronzata. Si girano tutti a guardarla. Eleonora Daniele è in grande forma. Seduta davanti a una tazza di caffè americano spiega: «Da quando ho smesso di lavorare e ho cominciato a dormire un po' di più, ho perso diversi chili. Il riposo fa miracoli». Eleonora è stata promossa. A partire da settembre, oltre all'appuntamento quotidiano della mattina con «Storie italiane», le è stata affidata la fascia del sabato pomeriggio di Raiuno che si chiamerà «Sabato italiano».
Cominciamo dal titolo: da «Storie vere» a «Storie italiane». Cosa cambia?
«Al quinto anno era il momento di dare una sterzata. A cominciare dal titolo. Quello di prima non era mio, mentre questo è una mia scelta».
Altre novità?
«Ci sarà ancora più spazio per l'attualità e l'informazione. Saremo aperti a qualunque tipo di evento. Poi ci saranno le mie interviste a tutto tondo a personaggi noti. E toccheremo le tematiche sociali, che sono l'elemento cardine del programma, il filo che lega tutte le storie dall'inizio alla fine dell'anno. In fondo quello che cerco è semplice».
Cosa cerca?
«Offrire ai telespettatori delle emozioni pulite, trasparenti, senza spettacolarizzazioni. Insomma, la normalità della vita. Crescendo sto cambiando la visione delle cose e spero che le persone a casa sentano il mio desiderio di mettere proprio loro al centro di quello che faccio, di renderle protagoniste. La comprensione e l'ascolto dell'altro sono il senso della vita. E vorrei portarlo anche in ?Sabato italiano?».
Come sarà «Sabato italiano»?
«Si tratta di rifondare una fascia importante. È una bella sfida. Saranno due ore in diretta con una finestra sui fatti dell'attualità. Notizie, ospiti, musica, spettacolo, gioia, interviste: sarà uno show a tutti gli effetti, ma vorrei creare un sentimento intimo, pieno di emozioni. Insomma, un bel ?sabato italiano?, per citare la canzone di Sergio Caputo».
Per anni ha lavorato anche d'estate.
«Per me il lavoro è una passione, non mi è mai pesato».
E come si rilassa?
«Io che mi rilasso? Difficile!».