Gli attori scelti per rappresentare un prodotto sono diventati dei veri divi del piccolo schermo. Perché appaiono a ogni ora su tutti i canali. Conosciamoli meglio

di Solange Savagnone e Antonella Silvestri

Ero l’ex fidanzato di Rosy Abate
Per tutti da tre anni a questa parte, è il volto di Trivago il motore di ricerca che confronta i prezzi degli hotel. «La gente mi riconosce ed è buffo perché vedendomi su tutti i canali mi considerano quasi uno di casa. All’inizio mi sembrava strano ma ora ci ho fatto l’abitudine e sorrido alle battute che mi fanno». In realtà, però, Paolo Bernardini, mamma belga e papà romano, è un attore doc. A gennaio l’abbiamo visto nel film «Tutti i soldi del mondo» di Ridley Scott (era un poliziotto). Mentre nella fiction «Rosy Abate» interpretava il fidanzato di Giulia Michelini, che viene ucciso. Paolo recita infatti dal 1999. Da quando, a 18 anni, ottenne un piccolo ruolo in «Gangs of New York» di Martin Scorsese.
Com’è nata la passione per la recitazione?
«Da piccolo andavo a teatro con i miei genitori, mi piacevano i musical e da lì è scattata la scintilla. Nelle recite scolastiche mi proponevano il ruolo da protagonista e mi trovavo bene sul palco e già alle superiori avevo le idee chiare: volevo recitare. Così nel 2005 mi sono diplomato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma».
Quali sono le sue passioni?
«Suono la chitarra e canto, come mio padre. Infatti sto portando avanti il progetto di un album mio, genere rock melodico. Un mio pezzo è stato scelto per il film “In search of Fellini” (visibile su Netflix Usa, ndr)».
Cosa fa nel tempo libero?
«Mi piacciono gli sport estremi, come surf e free climbing, e adoro la natura. Ho un piccolo orto con mia madre da tre anni. Coltiviamo zucchine e pomodori, ed è una gioia mangiarli perché hanno un gusto diverso rispetto a quelli che compri al supermercato. È rilassante occuparsi delle piante in mezzo al caos della città. Infine adoro gli animali. Ho due cani e un gatto, e vorrei prendere un altro cane, ma viaggiando moltissimo è complicato gestirli perché vivo da solo a Roma».
Lei che tipo è?
«Amo essere positivo, anche nelle situazioni negative e difficili. Abbiamo poco tempo per stare male e arrabbiarci. Meglio sorridere».

Sul set mi chiamavano «L’uomo aragosta…»
Attore e conduttore radiofonico, noto anche per essere stato il dottor Alberto Marotta nella soap «Un posto al sole», Riccardo Festa da anni è il volto di Viakal. Ha studiato a Milano presso la scuola di teatro «Quelli di Grock» e ha iniziato con gli spot nel 1996. «La pubblicità non è arrivata per caso e obiettivamente è il mercato più florido e attivo. Mi succede spesso che, presentandomi, la gente creda di conoscermi già» spiega Riccardo, che ci svela: «Sul set dello spot di Viakal mi chiamavano l’uomo aragosta perché per presentare il prodotto a favore di telecamera dovevo compiere una specie di circonvoluzione ginnica che ricordava un’aragosta impigliata in una rete!».

Oltre al sorriso c’è la voce di «Donnavventura»
Gli amici la chiamano Chiaretta. Laureata in Filosofia, lavora nel mondo dello spettacolo da quando nel 2006 ha partecipato a «Donnavventura» (ora è autrice e voce narrante del programma). Per tutti gli altri Chiara Babilani è il sorriso di Oral B. «Usavo questo spazzolino già prima di fare lo spot. Abbiamo girato a Varsavia e la regista americana continuava a dirmi “giggling and bubbling” per farmi ridere!».
Ma il suo futuro non è la pubblicità, che è arrivata per caso. «Un’amica autrice mi aveva detto che sarei stata perfetta per certi ruoli, così ho cercato un’agenzia specializzata che mi seguisse e ho cominciato a fare dei casting. Non ho mai pensato che gli spot potessero essere un trampolino di lancio per una carriera nel mondo dello spettacolo e non credo che il mio futuro dipenderà da questo».

La Camilla-bomber di Accorsi è modella e sommelier
Nello spot con Stefano Accorsi è Camilla. In realtà si chiama Debora Franchi ed è una modella. Si è diplomata al liceo artistico, all’Istituto europeo di design si è specializzata in art direction e ha studiato giurisprudenza. Ha anche un diploma da sommelier, una moto, un fidanzato e molti spot al suo attivo, tra cui Breil, Nescafé e Tuborg. Di recente ha partecipato alla serie «The Comedians» con Claudio Bisio e Frank Matano.
Ma la pubblicità della Peugeot non è arrivata per caso. «A Milano ci prepariamo per i casting quasi tutti i giorni. Per me questo spot è stata comunque una bella sorpresa! Stefano (Accorsi, ndr) ha detto che era dai tempi del Maxibon che i ragazzini non lo fermavano per strada per chiedergli: “Ma tu sei quello dello spot?”. La scena del video all’interno dell’auto è stata girata in piazzale Libia a Milano. Quando eravamo in auto io e Stefano chiacchieravamo tutto il tempo, scordandoci che i microfoni erano aperti».

Il mio mito è Benedetta Parodi
Da pochi giorni ha finito di girare, nella filiale di San Lazzaro (Bologna), i prossimi «gesti di gentilezza» dell’Uomo Conad. Roberto Di Paola, palermitano trapiantato a Roma dove vive con il suo amore di 65 chili Dalila, adottata in canile, da sei anni è il volto del famoso supermercato.
Com’è diventato l’Uomo Conad?
«Cercavano un personaggio famoso e io ho partecipato senza alcuna speranza. Invece a sorpresa sono arrivato tra i primi tre. Le nostre foto sono state mostrate a tutti i soci e proprietari Conad che all’unanimità hanno scelto me».
Questo ruolo le ha cambiato la vita?
«Sì, mi riconoscono, mi chiedono foto, autografi e selfie: mi diverte molto. Sono amato soprattutto dalle signore di una certa età e dai bambini. Alcuni pensano che sia davvero un commesso e mi chiedono in quale punto vendita lavoro…».
In realtà lei è un attore e ha recitato anche in tante fiction.
«Piccoli ruoli, come ne “I Cesaroni”, “Squadra antimafia” e “Tutti pazzi per amore”. Ma mi trasformo talmente tanto che sono irriconoscibile».
Come ha iniziato questo mestiere?
«All’inizio facevo le sfilate. A 19 anni ci siamo trasferiti da Palermo ad Anzio, vicino a Roma. E a Roma ho studiato recitazione, ma poi ho iniziato a lavorare per una società informatica e per otto anni ho abbandonato le velleità da attore. Poi quando mi hanno messo in cassa integrazione ho ripreso a studiare e a fare casting».
Ora com’è la sua vita?
«Da un anno e mezzo ho aperto un negozio di abbigliamento. Nel tempo libero vado a cavallo, mi piace la natura, la montagna. Sono single, dopo una storia di 12 anni. Adoro fare la spesa, mi rilassa. Quando sono nervoso vado nei supermercati molto grandi e mi guardo le etichette dei prodotti, con calma. Mi piace cucinare, soprattutto pesce. Sono bravo quando mi ci metto. Adoro i programmi di cucina, il mio mito è Benedetta Parodi. Sono un po’ orso, ma quando posso parto con Dalila. È la mia ombra, il mio amore di cane».

Vi ricordate di Marcellino in «Abbronzatissimi»?
Il suo «baffo» ha preso il posto, dopo 15 anni, di quello di Orso Maria Guerrini. Da un anno Pier Maria Cecchini è infatti il nuovo testimonial della birra Moretti. «Lo spot lo abbiamo girato a Montegridolfo, vicino a Rimini, in inverno. Faceva molto freddo e ho dovuto sfoderare tutte le mie doti di attore per fingere che fosse estate! I miei baffi, invece, sono veri, visto che li porto anche nella vita assieme alla barba» spiega Pier Maria, considerato un mito da tre generazioni di fan grazie al ruolo di Marcellino nel film «Abbronzatissimi», ma che ha recitato anche nella soap «Un posto al sole» e in tante fiction come «Carabinieri» e «Ris».
Cecchini oggi vive a Roma, ha una compagna e un cane, uno yorkshire nero di 17 anni di nome Dorothy: «Anche lei recita, ma gratis. Ha fatto due film con me». Appassionato di sport, ha praticato per molti anni arti marziali: «Sono istruttore di kung fu. E ora mi sono avvicinato anche al golf, uno sport più in linea con la mia età». Oltre a viaggiare, insegna recitazione a Roma. «Cerco di variare. Ho fatto anche il vigile del fuoco! Poi mi piace scrivere, commedie e sceneggiature di film. In ballo ho alcuni progetti importanti e intanto porto in giro nei teatri lo spettacolo “Non ho mai ballato il flamenco”, interpretato, scritto e diretto da me».