Il programma va in onda il 13 dicembre in prima serata su Canale 5 ed è un talent per artisti dai 4 ai 12 anni. Ma senza gara e senza giuria. Lo racconta il conduttore, che è molto amato dai ragazzini. E che in questa intervista risponde anche alle domande di una sua piccola fan

Mia figlia Corinna non vede l'ora che il 13 dicembre, in prima serata su Canale 5, inizi il nuovo programma condotto da Gerry Scotti. Si chiama «Little Big Show», ed è un talent per bambini che si esibiscono in varie discipline: musica, ballo, canto. Ma anche matematica, arte e sport, dal golf alla kick-boxing. Così, la mia piccola canaglia, che a 10 mesi davanti alla tv snobbava i «Teletubbies» e stava buona solo con «The Money Drop» dello Zio Gerry, ora che ha sei anni andrà a nanna un po' più tardi il martedì sera, anche se l'indomani va a scuola, per poter guardare, oltre a «Caduta libera», un'altra trasmissione del suo presentatore preferito.
Gerry, i bambini la adorano. E saranno i protagonisti dello show.
«Con le loro piccole, grandi passioni. Lo dice il titolo stesso del format, ?Little Big Show?: sarà un piccolo grande show. I bambini, tra i 4 e i 12 anni, porteranno in scena la loro spontaneità. Più sono semplici e diretti, più sono incantevoli. E non avranno l'ansia di essere giudicati: non c'è giuria, non c'è gara. Saranno liberi di esprimersi in ciò che a loro piace e in cui si sentono speciali. Che sia la ginnastica o il tiro con l'arco. Lo sa che le ragazzine sono bravissime nel pugilato?».
Vedremo soltanto talenti italiani o anche stranieri?
«In ogni puntata ci saranno alcuni bambini che hanno già avuto successo nel programma in altri Paesi come il Belgio e la Colombia. Lo show in America ha fatto 15 milioni di spettatori e presto debutterà in Inghilterra, Spagna, Germania e nelle Filippine. Ma, come dice Madonna, ?Italians do it better?, gli italiani fanno meglio ogni cosa: sono spiritosi, simpatici. Abbiamo scelto anche dei bambini cicciottelli che ballano benissimo».
Ha già trovato un mini-Gerry, un suo imitatore o il suo erede?
«Non ancora. Ma nella prima puntata c'è un bimbo calabrese che mi piace molto, uguale a Carmelo Bene».
E lei da piccolo, com'era?
«Timido e introverso. Da figlio unico alle elementari giocavo da solo con i miei soldatini, le macchinine e una palla fatta con i fogli di giornale che mi portava a casa il mio papà. Lui lavorava di notte alle rotative del ?Corriere della Sera?. E mamma si arrabbiava perché al pomeriggio rischiavo di svegliarlo con i palleggi. Sa, non avevo talenti particolari. Ero bravo a pattinare e ad andare in bici, niente di eccezionale. Studiavo molto, però. Tra i campioni e i secchioni io appartenevo alla seconda categoria (ride)».
Ma i suoi genitori l'avrebbero mandata a esibirsi in tv?
«Forse, se avessi saputo cantare, allo ?Zecchino d'oro?».
Ora che ha 60 anni tondi si sente ancora un po' bambino?
«Sempre. Io sono un bambinone. Continuo a giocare. Faccio le cose che facevo da ragazzino. C'è qualcosa di più bello che lanciare i sassi sul lungomare contro una boa?».
Lei ha tirato su suo figlio Edoardo assecondando le sue inclinazioni?
«Direi di sì. Guardi, mi ricordo ancora di quando faceva pallanuoto. Tre-quattro ore al giorno, nell'acqua fredda. Per non parlare di quando mi disse: ?Papà, vado a studiare regia a Los Angeles?...».
Nella sua esperienza qual è il segreto per crescere figli felici?
«Lasciarli fare, ma consigliandoli».

Mamma, ora lo intervisto io!
Quando ha saputo che avrei intervistato Gerry Scotti, mia figlia è impazzita: «Mamma, gli dici che sono una sua fan e che voglio partecipare al suo programma?». Non solo: mi ha chiesto di fargli alcune domande. «Le cose che voglio sapere io, mamma, ma di' allo Zio Gerry di stare tranquillo: non riguardano la sua privacy». Eccole.
Qual è il tuo colore preferito?
«L'arancione. Che è il colore dell'estate, dell'energia, del sole quando è caldo e al tramonto».
Hai già fatto l'albero di Natale?
«Ancora no. Mi aiuterà a farlo la mia compagna stasera. Ha già preparato le decorazioni».
E quando mangi il panettone, togli pure tu l'uvetta?
«No, e neanche i canditi. Anzi: mi mangio anche quelli che scartano gli altri!».
Ti piace fare il tuo lavoro?
«Tantissimo. Sono fortunato, perché ogni sera posso portare l'allegria a casa tua e nelle case di tutti gli italiani».
Ma davvero ti diverti quando le persone cadono a «Caduta libera»?
«La verità? Sì. Mi fa ridere. Ma stai tranquilla, non si fa male nessuno».
Quindi anche i bambini possono partecipare a «Caduta libera»?
«Negli altri Paesi sì. In Italia ancora no. Però, chissà: sto lavorando a cambiare un po' il programma, che dopo due anni ha bisogno di qualche aggiustatina. Vedremo».
Io so fare una risata speciale, di gola, uguale a quella del delfino. Posso partecipare al «Little Big Show»?
«Certo, tesoro. Anzi, diciamolo a tutte le mamme e ai papà: i casting sono ancora aperti. Basta mandare una mail a: littlebigshow@endemolshine.it o chiamare il numero 02.39297216».